Una pista di possibilità dal crowfunding
L’iniziativa lanciata da Obama potrebbe arrivare anche nella BAT
mercoledì 16 aprile 2014
01.10
Nonostante un'accoglienza "tiepida" da parte della città, si è tenuto ieri mattina presso il Giovani Open Space l'incontro con Marcella Loporchio, esperta in consulenze del lavoro e crowdfunding. Andando con ordine e partendo dall'inizio, la parola significa letteralmente folla (crowd) e finanziamento (funding). Si tratta in soldoni di una colletta online, il cui obiettivo principale è quello di raccogliere denaro da piccoli investitori per finanziare il proprio progetto. All'atto pratico: ho un'idea in mente che può abbracciare qualsiasi settore, ma non ho a disposizione il capitale per poter metterla in atto. Una scena vista e rivista al giorno d'oggi. L'unione fa la forza, così decido di affidarmi al web per una soluzione, cercando siti specifici per poter portare a compimento il mio piano grazie all'aiuto di altre persone. Da quel momento in poi partono le donazioni spontanee che mi permetteranno, al raggiungimento del capitale minimo, di poter mettere in atto ciò che sembrava pura utopia. Semplice, no?
All'estero, in particolare negli Stati Uniti d'America, il crowdfunding sta prendendo sempre più piede. Il primo ad utilizzare questa sorta di azionariato popolare fu proprio il presidente Barack Obama, che ha sostenuto l'intera campagna elettorale del 2008 con questo tipo di "finanziamento".
Vi starete chiedendo quali tipi di benefici possa portare il crowdfunding nella nostra cittadina. Come ben sappiamo, a Barletta ci sono troppi campi da calcio e quasi nessuna struttura per chi pratica uno sport come la pallavolo, il basket o l'atletica leggera. Si potrebbe pensare di lanciare un'iniziativa del genere. Naturalmente non sarà semplicissimo, ci sarà bisogno dell'aiuto di un professionista del settore e l'idea dovrà essere comunicata in maniera originale, così da colpire gli "investitori". Ad esempio, potremmo sfruttare la figura di Pietro Mennea per il rifacimento della pista d'atletica del "Puttilli" o, addirittura, cercare fondi per una nuova struttura all'avanguardia.
Il vecchio concetto di capitale sociale, basato sulla partecipazione, è rinforzato dal Web 2.0 e dai sociale network, che permettono grazie al semplice passaparola di creare fra gli individui un rapporto di fiducia. Nel Nord Italia pare che la cosa si stia diffondendo a macchia d'olio, mentre nel profondo Sud vige ancora un pizzico di scetticismo.
(Twitter: @Massi_dipa)
All'estero, in particolare negli Stati Uniti d'America, il crowdfunding sta prendendo sempre più piede. Il primo ad utilizzare questa sorta di azionariato popolare fu proprio il presidente Barack Obama, che ha sostenuto l'intera campagna elettorale del 2008 con questo tipo di "finanziamento".
Vi starete chiedendo quali tipi di benefici possa portare il crowdfunding nella nostra cittadina. Come ben sappiamo, a Barletta ci sono troppi campi da calcio e quasi nessuna struttura per chi pratica uno sport come la pallavolo, il basket o l'atletica leggera. Si potrebbe pensare di lanciare un'iniziativa del genere. Naturalmente non sarà semplicissimo, ci sarà bisogno dell'aiuto di un professionista del settore e l'idea dovrà essere comunicata in maniera originale, così da colpire gli "investitori". Ad esempio, potremmo sfruttare la figura di Pietro Mennea per il rifacimento della pista d'atletica del "Puttilli" o, addirittura, cercare fondi per una nuova struttura all'avanguardia.
Il vecchio concetto di capitale sociale, basato sulla partecipazione, è rinforzato dal Web 2.0 e dai sociale network, che permettono grazie al semplice passaparola di creare fra gli individui un rapporto di fiducia. Nel Nord Italia pare che la cosa si stia diffondendo a macchia d'olio, mentre nel profondo Sud vige ancora un pizzico di scetticismo.
(Twitter: @Massi_dipa)