Tre gol, tre punti del Barletta dei giovani, con tanto di allungo in classifica
Marangi, Nannola e Cafagna trascinano i biancorossi contro un combattivo Canosa
domenica 20 febbraio 2022
18.37
Tre reti anche ad un più che dignitoso Canosa, così, in scioltezza, giusto per mantenere l'impressionante media gol che il Barletta di mister Farina sta tenendo in questo campionato. Tre gol, di cui due che vedono splendidi protagonisti i giovani. Quegli under da schierare obbligatoriamente a queste latitudini calcistiche che costituiscono un vero cruccio, quando non aperto fastidio in queste categorie. Non per il Barletta, dove i vari Cafagna, Marangi, Nannola ecc. costituiscono forse uno dei più importanti punti di forza in questo campionato di Eccellenza pugliese. E mentre quello che per i vari Morra, Manzari, Pignataro, Vicedomini è stato un pomeriggio tutto sommato di normalissima amministrazione - viste anche le più che appaganti fatiche infrasettimanali - , quello dei ragazzini terribili di Farina è stato un pomeriggio quasi primaverile vissuto da protagonisti assoluti.
Dal canto suo il Canosa ha disputato una gran bella gara, venedo forse punito oltre misura dal punteggio finale. Come accaduto giovedì sera, a destare le maggiori perplessità, per fortuna senza rilevanti conseguenze circa l'andamento della gara, è stata invece la terna arbitrale, fattasi notare più che altro per due macroscopici errori in occasione sia del rigore non concesso ai biancorossi a inizio gara, sia in occasione di quello concesso nella ripresa su Pignataro.
Al termine della gara, un'ulteriore buona notizia giunge per i biancorossi dagli altri campi, dove il Trinitapoli ha fermato sullo zero a zero il Corato permettendo così al Barletta di allungare in classifica sui nero verdi federiciani. La gara ha inizio con un Canosa molto intraprendente che al 9' su una bella azione di rimessa sfiora il vantaggio con l'esperto Siclari, il cui diagonale da destra sfiora il palo della porta difesa da Tucci. Al 11' il primo dei due episodi controversi della gara, con Manzari che in piena area viene chiaramente e platealmente atterrato in area da un difensore rossoblu, per quello che pare a tutti un rigore solare. A tutti, tranne che al direttore di gara Aratri della sezione di Bari, il quale lascia correre con Manzari letteralmente infuriato.
Ma al 15' è gia tutto dimenticato grazie ad una poderosa sgroppata di Marangi che crossa dal fondo per l'incornata di Nannola sulla quale nulla può l'estremo canosino Tabordi. Una volta sbloccato il punteggio, il Barletta pianta letteralmente le tende nella metà campo ospite e al 27' sfiora la seconda rete con Morra, che su splendida imbeccata del sempre più convincente Cafagna, spara alto da buona posizione. Il 2-0 è però posticipato di soli otto minuti. Al 35', infatti, altro meraviglioso assist di Marangi, questa volta per l'accorrente Sante Russo che non lascia scampo a Tabordi e torna al gol dopo due mesi.
Il Canosa torna a farsi vivo dalle parti di Tucci sul finire della prima frazione di gioco, ancora una volta con Siclari, il cui colpo di testa da buona posizione si spegne sull'esterno della rete. Nella ripresa il Barletta, in comprensibile calo fisico, dopo una grande occasione fallita sotto misura da Manzari al 51', lascia l'iniziativa al Canosa, che però non andrà oltre un bel tiro al lato di Portoghese.
Al 28' il Barletta chiude definitivamente la contesa, grazie al secondo grosso errore arbitrale di giornata, quando Pignataro - entrato al posto proprio al posto di Manzari - lanciato in contropiede solitario davanti a Taborda, nel tentativo di superare anche il portiere stringe troppo il dribbling franandogli letteralmente addosso. Il signor Aratri vede un fallo di Taborda e concede la massima punizione che lo stesso Pignataro trasforma per il 3-0 finale.
Dal canto suo il Canosa ha disputato una gran bella gara, venedo forse punito oltre misura dal punteggio finale. Come accaduto giovedì sera, a destare le maggiori perplessità, per fortuna senza rilevanti conseguenze circa l'andamento della gara, è stata invece la terna arbitrale, fattasi notare più che altro per due macroscopici errori in occasione sia del rigore non concesso ai biancorossi a inizio gara, sia in occasione di quello concesso nella ripresa su Pignataro.
Al termine della gara, un'ulteriore buona notizia giunge per i biancorossi dagli altri campi, dove il Trinitapoli ha fermato sullo zero a zero il Corato permettendo così al Barletta di allungare in classifica sui nero verdi federiciani. La gara ha inizio con un Canosa molto intraprendente che al 9' su una bella azione di rimessa sfiora il vantaggio con l'esperto Siclari, il cui diagonale da destra sfiora il palo della porta difesa da Tucci. Al 11' il primo dei due episodi controversi della gara, con Manzari che in piena area viene chiaramente e platealmente atterrato in area da un difensore rossoblu, per quello che pare a tutti un rigore solare. A tutti, tranne che al direttore di gara Aratri della sezione di Bari, il quale lascia correre con Manzari letteralmente infuriato.
Ma al 15' è gia tutto dimenticato grazie ad una poderosa sgroppata di Marangi che crossa dal fondo per l'incornata di Nannola sulla quale nulla può l'estremo canosino Tabordi. Una volta sbloccato il punteggio, il Barletta pianta letteralmente le tende nella metà campo ospite e al 27' sfiora la seconda rete con Morra, che su splendida imbeccata del sempre più convincente Cafagna, spara alto da buona posizione. Il 2-0 è però posticipato di soli otto minuti. Al 35', infatti, altro meraviglioso assist di Marangi, questa volta per l'accorrente Sante Russo che non lascia scampo a Tabordi e torna al gol dopo due mesi.
Il Canosa torna a farsi vivo dalle parti di Tucci sul finire della prima frazione di gioco, ancora una volta con Siclari, il cui colpo di testa da buona posizione si spegne sull'esterno della rete. Nella ripresa il Barletta, in comprensibile calo fisico, dopo una grande occasione fallita sotto misura da Manzari al 51', lascia l'iniziativa al Canosa, che però non andrà oltre un bel tiro al lato di Portoghese.
Al 28' il Barletta chiude definitivamente la contesa, grazie al secondo grosso errore arbitrale di giornata, quando Pignataro - entrato al posto proprio al posto di Manzari - lanciato in contropiede solitario davanti a Taborda, nel tentativo di superare anche il portiere stringe troppo il dribbling franandogli letteralmente addosso. Il signor Aratri vede un fallo di Taborda e concede la massima punizione che lo stesso Pignataro trasforma per il 3-0 finale.