Tiro con l'Arco, intervista...tripla all'Archery Team Barletta
Le arciere Spera, Mariotti e Filannino ai nostri microfoni
martedì 10 aprile 2012
Nell'ultima decade di aprile la città di Barletta si fregerà dello scettro simbolico di capitale italiana del tiro con l'arco. La Fitarco (Federazione Italiana Tiro con l'Arco) ha infatti accordato all'Archery Team Barletta, il team di punta della nostra città nel settore, l'organizzazione della dodicesima edizione dei campionati italiani di società (25 metri), in programma nella città della Disfida nella giornata di mercoledì 25 aprile: la location che ospiterà l'evento sarà il Fossato del Castello Svevo, prestigiosa cornice degna della manifestazione. Noi di Barlettalife vogliamo darvi un assaggio di quello che accadrà nel giorno della Festa della Liberazione, ascoltando le voci di tre arciere della società barlettana, Alessia Spera (nella foto), Chiara Filannino e Gigia Mariotti, che hanno difeso il vessillo della città di Eraclio a Padova, dove tra l'1 e il 14 marzo si sono tenuti i campionati italiani indoor di tiro con l'arco. Alessia Spera, la più giovane della "comitiva", fa parte della squadra seniores olimpico femminile per il campionato italiano indoor 2012 e detiene il record italiano a squadre con altre due compagne. Chiara Filannino, 12 anni di esperienze sportive alle spalle, è stata anche campionessa italiana nella classe allieve nell'anno 2005. Gigia Mariotti, impegnata nel tiro con l'arco dal lontano 1999 e, dopo una pausa di 7 anni, tornata a calcare le scene dell'arco a livello regionale e nazionale. Le tre hanno dato vita a un dialogo a più voci, un viaggio in questo mondo spesso sottovalutato attraverso i nostri microfoni:
Qual è stato il vostro bilancio dopo l'esibizione in terra patavina?
S: «Il bilancio non è sicuramente dei migliori. Nonostante fossimo in un periodo positivo non siamo riuscite a gestire al meglio la gara, ma tutto si aggiunge al nostro bagaglio d'esperienze quindi la prossima volta faremo ancora meno errori e sempre meglio».
M: «.Il bilancio non è certo ciò che ci si aspettava, ma personalmente posso dire di aver affrontato la gara nel modo migliore».
F: « Sicuramente non positivo..C'è ancora molto su cui lavorare e da migliorare e per questo bisogna mettersi sotto più di prima».
Come state vivendo, da protagoniste e spettatrici, l'attesa per i campionati che si terranno a Barletta in aprile?
S: «Organizzare un campionato italiano è un vero onore e comporta tantissimi sforzi e tanta tanta attenzione. Dal campo stesso a tutto quello che ruota intorno. Spero che aldilà della parte organizzativa sia una bella gara, la nostra squadra c'è!».
M: «Io con molta serenità visto ke non toccherà a me affrontarli (ride, ndr)»
F: « Di certo è un evento molto importante e soprattutto impegnativo: per questo si stanno curando tutti gli aspetti organizzativi al meglio ma non solo, anche la nostra squadra è carica e non vede l'ora di gareggiare portare a casa una bella medaglia».
Come nasce questa passione per il tiro con l'arco?
S: «Questa passione nasce per "colpa" di Chiara! L'ho seguita a ruota e non ho mai smesso».
M: « Nasce più di dieci anni fa e dalla prima volta che il nostro presidente mi ha messo un arco in mano non ho potuto più farne a meno, anche se ho dovuto fermarmi per anni».
F: «La mia storia è abbastanza strana, la passione è nata grazie a mia zia. C'è stato un periodo, quando avevo nove anni circa, in cui il mio gioco preferito era quello di piegare i cerchietti per i capelli e legare un elastico alle due estremità cosi da usarli come archi e usare le cose più impensabile come frecce. Mia zia che mi vedeva sempre con questi archetti in mano decise di informarsi e venne a sapere che c' era un' associazione di tiro con l' arco qui a Barletta, e non perse tempo a portarmici e iscrivermi. Diciamo che me la sono proprio andata a cercare (ride, ndr)».
Sebbene sia uno sport in cui si gareggia singolarmente, anche il tiro con l'arco è uno sport di squadra. Come definite il vostro rapporto con le compagne dell'Archery Team?
S: « Lo spirito di squadra è fondamentale. Ci aiuta a smorzare i toni delle competizioni più difficili. In fondo si sa che l'unione fa la forza,no?».
M: «Come in tutti i rapporti ci sono alti e bassi ma sicuramente siamo una grande famiglia.
F: « Le mie competizioni più importanti sin da quando ero piccola le ho sempre affrontate con una squadra, quindi per me ha molta importanza. Te ne rendi conto soprattutto crescendo perchè durante la gara tutti i componenti devono saper di potersi affidare e appoggiare all'altro soprattutto quando si presentano delle difficoltà in gara. Secondo me le medaglie, le soddisfaziioni vere, quelle per cui ti impegni senza sentire la fatica ma solo la gioia e il piacere di farlo, si possono vincere solo cosi: ognuno deve compensare l'altro al massimo delle sue capacità senza risparmiarsi mai».
Cosa provate durante e dopo una gara? Avete dei riti?
S: «Dei riti veri e propri no, non ce ne sono. Ho un braccialetto portafortuna e lo guardo disperata pensando che possa aiutarmi ma tanto è inutile, non è da lì che verranno le mie forze, stà tutto in me!»
M: «Riti "scaramantici" nel tiro con l'arco non ne servono. Serve invece restare concentrati ed essere sempre consapevoli di ciò che si è capaci di fare, e soprattutto non aver paura di realizzarlo»
F: «Sicuramente di emozioni se ne provano tante, soprattutto dopo una gara, quando ti tocca mettere a confronto il risultato con le aspettative iniziali e purtroppo quando il risultato è negativo spesso le emozioni sono difficili da gestire. Riti non penso di averne anche se per qualche gara il mio scaldacollo puntualmente lo usavo come fascia perchè pensavo che non mi facesse scappare la concentrazione (ride, ndr) !!!»
A Barletta e in Puglia esistono gli spazi necessari per praticare questo sport?
S: «Di spazi purtroppo ce ne sono davvero pochi e spesso questi stessi non ci sono concessi. Le difficoltà quando si tratta della stagione estiva ovviamente raddoppiano visto che si necessita di lunghe distanze!»
M: «Sfortunatamente di spazi ce ne son davvero pochi, ma per nostra fortuna quest'anno abbiamo la possibilità di allenarci all'aperto».
F: «Diciamo che in Puglia, uscendo dagli spazi di Barletta, ci sono ma non possono essere utilizzati e purtroppo questo è un vero peccato, soprattutto quando ci tocca tirare all aperto».
Quante volte alla settimana vi allenate?
S: «D'estate ogni giorno, nella stagione invernale 3-4 volte alla settimana».
M: «In estate cinque giorni più uno di gara la settimana, l'inverno invece tre giorni d'allenamento e uno di gara»
F: « Tre o quattro, dipende dai periodi: in estate anche tutti i giorni. Nel resto del tempo invece studio e frequento l' università».
Cosa suggerite a chi si approccia oggi a questa disciplina?
S: «Di metterci impegno, concentrazione ma soprattutto pazienza».
M: «Io consiglierei di prenderla sul serio e di prepararsi a dover lavorare molto su se stessi!!»
F: « Non faccio suggerimenti, piuttosto gli ricordo che ci vuole tanta passione ma anche tanta pazienza e devozione, e soprattutto tanto, tanto, tanto tempo a disposizione».
Siamo ai saluti finali per i lettori di Barlettalife...
TUTTE E 3 IN CORO: «Un saluto a tutti i lettori di Barlettalife, continuate a seguirci e a sostenerci!!!»
Questa è la squadra che parteciperà per l'Archery Team Barletta al campionato di società del 25 aprile: Dicandia Rosa; Fiorella Angela; Lanotte Carmela; Scommegna Tiziana; Spera Alessia; Zullo Maria Maddalena.
Qual è stato il vostro bilancio dopo l'esibizione in terra patavina?
S: «Il bilancio non è sicuramente dei migliori. Nonostante fossimo in un periodo positivo non siamo riuscite a gestire al meglio la gara, ma tutto si aggiunge al nostro bagaglio d'esperienze quindi la prossima volta faremo ancora meno errori e sempre meglio».
M: «.Il bilancio non è certo ciò che ci si aspettava, ma personalmente posso dire di aver affrontato la gara nel modo migliore».
F: « Sicuramente non positivo..C'è ancora molto su cui lavorare e da migliorare e per questo bisogna mettersi sotto più di prima».
Come state vivendo, da protagoniste e spettatrici, l'attesa per i campionati che si terranno a Barletta in aprile?
S: «Organizzare un campionato italiano è un vero onore e comporta tantissimi sforzi e tanta tanta attenzione. Dal campo stesso a tutto quello che ruota intorno. Spero che aldilà della parte organizzativa sia una bella gara, la nostra squadra c'è!».
M: «Io con molta serenità visto ke non toccherà a me affrontarli (ride, ndr)»
F: « Di certo è un evento molto importante e soprattutto impegnativo: per questo si stanno curando tutti gli aspetti organizzativi al meglio ma non solo, anche la nostra squadra è carica e non vede l'ora di gareggiare portare a casa una bella medaglia».
Come nasce questa passione per il tiro con l'arco?
S: «Questa passione nasce per "colpa" di Chiara! L'ho seguita a ruota e non ho mai smesso».
M: « Nasce più di dieci anni fa e dalla prima volta che il nostro presidente mi ha messo un arco in mano non ho potuto più farne a meno, anche se ho dovuto fermarmi per anni».
F: «La mia storia è abbastanza strana, la passione è nata grazie a mia zia. C'è stato un periodo, quando avevo nove anni circa, in cui il mio gioco preferito era quello di piegare i cerchietti per i capelli e legare un elastico alle due estremità cosi da usarli come archi e usare le cose più impensabile come frecce. Mia zia che mi vedeva sempre con questi archetti in mano decise di informarsi e venne a sapere che c' era un' associazione di tiro con l' arco qui a Barletta, e non perse tempo a portarmici e iscrivermi. Diciamo che me la sono proprio andata a cercare (ride, ndr)».
Sebbene sia uno sport in cui si gareggia singolarmente, anche il tiro con l'arco è uno sport di squadra. Come definite il vostro rapporto con le compagne dell'Archery Team?
S: « Lo spirito di squadra è fondamentale. Ci aiuta a smorzare i toni delle competizioni più difficili. In fondo si sa che l'unione fa la forza,no?».
M: «Come in tutti i rapporti ci sono alti e bassi ma sicuramente siamo una grande famiglia.
F: « Le mie competizioni più importanti sin da quando ero piccola le ho sempre affrontate con una squadra, quindi per me ha molta importanza. Te ne rendi conto soprattutto crescendo perchè durante la gara tutti i componenti devono saper di potersi affidare e appoggiare all'altro soprattutto quando si presentano delle difficoltà in gara. Secondo me le medaglie, le soddisfaziioni vere, quelle per cui ti impegni senza sentire la fatica ma solo la gioia e il piacere di farlo, si possono vincere solo cosi: ognuno deve compensare l'altro al massimo delle sue capacità senza risparmiarsi mai».
Cosa provate durante e dopo una gara? Avete dei riti?
S: «Dei riti veri e propri no, non ce ne sono. Ho un braccialetto portafortuna e lo guardo disperata pensando che possa aiutarmi ma tanto è inutile, non è da lì che verranno le mie forze, stà tutto in me!»
M: «Riti "scaramantici" nel tiro con l'arco non ne servono. Serve invece restare concentrati ed essere sempre consapevoli di ciò che si è capaci di fare, e soprattutto non aver paura di realizzarlo»
F: «Sicuramente di emozioni se ne provano tante, soprattutto dopo una gara, quando ti tocca mettere a confronto il risultato con le aspettative iniziali e purtroppo quando il risultato è negativo spesso le emozioni sono difficili da gestire. Riti non penso di averne anche se per qualche gara il mio scaldacollo puntualmente lo usavo come fascia perchè pensavo che non mi facesse scappare la concentrazione (ride, ndr) !!!»
A Barletta e in Puglia esistono gli spazi necessari per praticare questo sport?
S: «Di spazi purtroppo ce ne sono davvero pochi e spesso questi stessi non ci sono concessi. Le difficoltà quando si tratta della stagione estiva ovviamente raddoppiano visto che si necessita di lunghe distanze!»
M: «Sfortunatamente di spazi ce ne son davvero pochi, ma per nostra fortuna quest'anno abbiamo la possibilità di allenarci all'aperto».
F: «Diciamo che in Puglia, uscendo dagli spazi di Barletta, ci sono ma non possono essere utilizzati e purtroppo questo è un vero peccato, soprattutto quando ci tocca tirare all aperto».
Quante volte alla settimana vi allenate?
S: «D'estate ogni giorno, nella stagione invernale 3-4 volte alla settimana».
M: «In estate cinque giorni più uno di gara la settimana, l'inverno invece tre giorni d'allenamento e uno di gara»
F: « Tre o quattro, dipende dai periodi: in estate anche tutti i giorni. Nel resto del tempo invece studio e frequento l' università».
Cosa suggerite a chi si approccia oggi a questa disciplina?
S: «Di metterci impegno, concentrazione ma soprattutto pazienza».
M: «Io consiglierei di prenderla sul serio e di prepararsi a dover lavorare molto su se stessi!!»
F: « Non faccio suggerimenti, piuttosto gli ricordo che ci vuole tanta passione ma anche tanta pazienza e devozione, e soprattutto tanto, tanto, tanto tempo a disposizione».
Siamo ai saluti finali per i lettori di Barlettalife...
TUTTE E 3 IN CORO: «Un saluto a tutti i lettori di Barlettalife, continuate a seguirci e a sostenerci!!!»
Questa è la squadra che parteciperà per l'Archery Team Barletta al campionato di società del 25 aprile: Dicandia Rosa; Fiorella Angela; Lanotte Carmela; Scommegna Tiziana; Spera Alessia; Zullo Maria Maddalena.