Tennistavolo: Natale malinconico per l'ACSI ONMIC Barletta
La squadra deve ritrovare l'autostima parzialmente smarrita per centrare il nuovo traguardo
sabato 22 dicembre 2018
Sabato 15 e domenica 16 dicembre scorsi è calato il sipario sul girone di andata dell'attività agonistica a squadre FITET, sia in ambito nazionale che regionale. Sarà un Natale particolarmente mesto quello che si appresta a vivere la Polisportiva ACSI ONMIC Barletta, punita severamente da due disfatte nei due incontri che hanno visto impegnate le due compagini barlettane, partecipanti a Campionati a Squadre di differente livello.
Nella Serie Nazionale C1 (girone A), la Polisportiva ACSI Ottica Lamusta Barletta non è riuscita a fermare, tra le mura amiche, l'A.S .D. Stella del Sud Napoli (seconda forza di questo affascinante Campionato), capitolando onorevolmente per 3 a 5. Un punto è stato messo a segno dal giovane emergente Mario Sardella, uno è stato realizzato dal valente Dominique Straniero ed uno è stato firmato dal pongista Italo - francese Maurice Rotondo.A seguito del "previsto scivolone" contro la Stella del Sud Napoli, il sodalizio barlettano è sceso sul quarto gradino della classifica, quarto gradino che condivide con Ariano Irpino (Av) e con Matera.Non si poteva tentare "l'impresa" contro la compagine partenopea? Pure riconoscendo l'elevata caratura tecnica del team campano (che, tra le sue fila, annovera il Seconda Categoria ed ex giocatore di Serie A2 Gianluca Mastroberti), alla compagine ACSI Ottica Lamusta è stata imputata la colpa di avere riposto scarsa fiducia nei propri mezzi. Nello specifico, se ai giovani Straniero e Sardella nulla si può e nulla si deve rimproverare sotto il profilo sia tecnico che tattico, il rendimento agonistico di Maurice Rotondo è stato decisamente inferiore alla aspettative. Cosa è mancato al "navigato" pongista di origine transalpina? Maurice Rotondo, atleta di elevatissima caratura tecnica e con un prestigiosissimo passato (ex giocatore di Serie A in Francia ed ex pongista di Serie A2 in Italia), non riesce ad esprimere, tranne che in occasioni sempre meno frequenti (l'ultima, in ordine cronologico, nel match vinto per 5 a 4 contro l'Ariano Irpino), il suo straordinario potenziale. Spesso,troppo spesso, appare demotivato, poco determinato, mentalmente occupato dalla continua comparazione con la condicio del tennistavolo transalpino. La Federazione Francese di Tennistavolo conta oltre 250.000 tesserati, è un autentico gigante dello sport che può fare leva concretamente sul sostegno e sulla considerazione delle istituzioni. La situazione del pongismo italiano è diametralmente opposta: poco più di 14.000 tesserati, 580 società sportive distribuite sull'intero territorio nazionale, scarsa attenzione da parte dei media, scarsa sensibilità se non addirittura totale indifferenza da parte dell'intera classe politica ( la tragica situazione di Barletta è stata recentemente segnalata ai vertici della FITET).
Il confronto tra le due realtà,quella francese e quella italiana, è impari, è improponibile, è per certi versi surreale. Questa differenza abissale non può, dunque, non incidere sulla sensibilità di un atleta, Maurice Rotondo, cresciuto sportivamente in un contesto paradisiaco e catapultato,ventisei anni or sono, in una sorta di "prigione sportiva " che sminuisce le sue competenze, castra qualsivoglia suo progetto finalizzato alla crescita qualitativa e quantitativa del tennistavolo italiano. In sintesi: un giocatore ed un allenatore con un curriculum cosi' prestigioso non può essere "ignorato" altrimenti corre il rischio di "ossidarsi" e addirittura di fare registrare una preoccupante flessione agonistica (determinata non dall'ineluttabile scorrere del tempo ma da un'inadeguata valorizzazione dell'uomo in ambito sportivo). Nel Campionato Regionale di Serie C2 (girone A), l'ACSI Lamusta "A" si è dovuta arrendere all'A.S.D. Sport Centre Rutigliano (Ba), seconda classificata, per 2 a 4. Un punto è stato messo a segno da Giuseppe Damato (tra i migliori cinque pongisti di questa Serie) ed uno dal veterano Enzo Sansonne. Nonostante l'esito infausto del confronto, è apparso in evidente ripresa Giacomo Dicataldo, autore di una partita esemplare contro Giovanni Liso (Terza Categoria Nazionale ed ex pongista di Serie B2).
Grave ingenuità del già menzionato Sansonne che, al momento della compilazione del referto, ha addiruttura dimenticato di indicare i nominativi delle due riserve ( Giacomo Capuano e Presidente). Al di là del "simpaticissimo" episodio, questo organico deve assolutamente e tempestivamente allontanarsi dai "piani bassi" della classifica, ritrovare l'autostima parzialmente smarrita ed esprimere il suo effettivo valore per centrare un traguardo, quello della salvezza, tutt'altro che irraggiungibile.
Nella Serie Nazionale C1 (girone A), la Polisportiva ACSI Ottica Lamusta Barletta non è riuscita a fermare, tra le mura amiche, l'A.S .D. Stella del Sud Napoli (seconda forza di questo affascinante Campionato), capitolando onorevolmente per 3 a 5. Un punto è stato messo a segno dal giovane emergente Mario Sardella, uno è stato realizzato dal valente Dominique Straniero ed uno è stato firmato dal pongista Italo - francese Maurice Rotondo.A seguito del "previsto scivolone" contro la Stella del Sud Napoli, il sodalizio barlettano è sceso sul quarto gradino della classifica, quarto gradino che condivide con Ariano Irpino (Av) e con Matera.Non si poteva tentare "l'impresa" contro la compagine partenopea? Pure riconoscendo l'elevata caratura tecnica del team campano (che, tra le sue fila, annovera il Seconda Categoria ed ex giocatore di Serie A2 Gianluca Mastroberti), alla compagine ACSI Ottica Lamusta è stata imputata la colpa di avere riposto scarsa fiducia nei propri mezzi. Nello specifico, se ai giovani Straniero e Sardella nulla si può e nulla si deve rimproverare sotto il profilo sia tecnico che tattico, il rendimento agonistico di Maurice Rotondo è stato decisamente inferiore alla aspettative. Cosa è mancato al "navigato" pongista di origine transalpina? Maurice Rotondo, atleta di elevatissima caratura tecnica e con un prestigiosissimo passato (ex giocatore di Serie A in Francia ed ex pongista di Serie A2 in Italia), non riesce ad esprimere, tranne che in occasioni sempre meno frequenti (l'ultima, in ordine cronologico, nel match vinto per 5 a 4 contro l'Ariano Irpino), il suo straordinario potenziale. Spesso,troppo spesso, appare demotivato, poco determinato, mentalmente occupato dalla continua comparazione con la condicio del tennistavolo transalpino. La Federazione Francese di Tennistavolo conta oltre 250.000 tesserati, è un autentico gigante dello sport che può fare leva concretamente sul sostegno e sulla considerazione delle istituzioni. La situazione del pongismo italiano è diametralmente opposta: poco più di 14.000 tesserati, 580 società sportive distribuite sull'intero territorio nazionale, scarsa attenzione da parte dei media, scarsa sensibilità se non addirittura totale indifferenza da parte dell'intera classe politica ( la tragica situazione di Barletta è stata recentemente segnalata ai vertici della FITET).
Il confronto tra le due realtà,quella francese e quella italiana, è impari, è improponibile, è per certi versi surreale. Questa differenza abissale non può, dunque, non incidere sulla sensibilità di un atleta, Maurice Rotondo, cresciuto sportivamente in un contesto paradisiaco e catapultato,ventisei anni or sono, in una sorta di "prigione sportiva " che sminuisce le sue competenze, castra qualsivoglia suo progetto finalizzato alla crescita qualitativa e quantitativa del tennistavolo italiano. In sintesi: un giocatore ed un allenatore con un curriculum cosi' prestigioso non può essere "ignorato" altrimenti corre il rischio di "ossidarsi" e addirittura di fare registrare una preoccupante flessione agonistica (determinata non dall'ineluttabile scorrere del tempo ma da un'inadeguata valorizzazione dell'uomo in ambito sportivo). Nel Campionato Regionale di Serie C2 (girone A), l'ACSI Lamusta "A" si è dovuta arrendere all'A.S.D. Sport Centre Rutigliano (Ba), seconda classificata, per 2 a 4. Un punto è stato messo a segno da Giuseppe Damato (tra i migliori cinque pongisti di questa Serie) ed uno dal veterano Enzo Sansonne. Nonostante l'esito infausto del confronto, è apparso in evidente ripresa Giacomo Dicataldo, autore di una partita esemplare contro Giovanni Liso (Terza Categoria Nazionale ed ex pongista di Serie B2).
Grave ingenuità del già menzionato Sansonne che, al momento della compilazione del referto, ha addiruttura dimenticato di indicare i nominativi delle due riserve ( Giacomo Capuano e Presidente). Al di là del "simpaticissimo" episodio, questo organico deve assolutamente e tempestivamente allontanarsi dai "piani bassi" della classifica, ritrovare l'autostima parzialmente smarrita ed esprimere il suo effettivo valore per centrare un traguardo, quello della salvezza, tutt'altro che irraggiungibile.