Tennistavolo: l'ACSI ONMIC Barletta si prepara al rush finale
Le società sportive italiane di tennistavolo tornano in campo per disputare la terzultima giornata del girone di ritorno
venerdì 5 aprile 2019
Sta per concludersi il lungo stop agonistico, limitato alla sola attività a squadre, stop calendarizzato dalla Federazione Italiana Tennistavolo per dare spazio agli eventi individuali sia in ambito nazionale che regionale. Sabato 6 e domenica 7 aprile prossimi tutte le società sportive italiane di tennistavolo, partecipanti ai Campionati a Squadre Regionali e/o Nazionali, torneranno in campo per disputare la terzultima giornata del girone di ritorno.
Anche la Polisportiva ACSI ONMIC Barletta, alle prese con il suo trentottesimo anno di ininterrotta attività agonistica, si prepara ad affrontare gli ultimi tre scogli dell'attività a squadre con le sue due compagini militanti in Campionati di differente livello. Prima di esaminare i prossimi "ostacoli agonistici", è quanto mai opportuno soffermarsi ad analizzare le condizioni in cui versa il sodalizio barlettano. Attanagliata da una gravissima crisi economica, crisi determinata non da una dissennata programmazione, nè tantomeno da un'allegra gestione dell'attività ma solo ed esclusivamente da uno spaventoso decremento delle entrate, l'ACSI ONMIC Barletta si è vista costretta a ridimensionare il volume dei suoi impegni agonistici (rinuncia al Campionato Regionale di Serie D1 con conseguenti eliminazione di una squadra e migrazione di alcuni atleti verso "lidi economicamente più accattivanti") e a ricorrere ad una pesantissima autotassazione per scongiurare il rischio incombente di una brusca ed irreversibile sospensione di qualsivoglia attività.
Nel disperato tentativo di porre fine ad una sofferenza ingiusta e prolungata, la dirigenza societaria ha ripetutamente fatto appello sia all'Amministrazione Comunale che all'imprenditoria barlettana.Sconcertante, davvero sconcertante, il silenzio dello scenario politico "tutto" che, non intravedendo nel sodalizio pongistico (obiettivamente impossibilitato a produrre i numeri di discipline sportive più acclarate) quel serbatoio di consensi necessari per la salvaguardia di "confortevoli poltrone", ha ritenuto opportuno ignorare qualsivoglia richiesta di soccorso, limitandosi demagogicamente ad inoltrare semplici richieste di amicizia all'account societario presente su Facebook. Ancora più inquietante l'atteggiamento di assoluta ed immotivata indifferenza, adottato dal Primo Cittadino, incessantemente esortato dai vertici dell'ACSI ONMIC Barletta a tendere concretamente una mano alla società sportiva più anziana della città (e tra le più datate dell'intero panorama pongistico nazionale). Sfuggono, poi, all'umana comprensione la sordità e la cecità del microcosmo imprenditoriale cittadino che avrebbe tratto (se fosse intervenuto) e trarrebbe (se si rendesse disponibile ora) inimmaginabili vantaggi fiscali oltrechè d'immagine (considerando la costante presenza, in ambito nazionale, del club barlettano) nel destinare modeste risorse finanziarie ad uno sport e ad un sodalizio che, in oltre un terzo di secolo, tanto lustro hanno conferito alla Città della Disfida.
Politica ed imprenditoria sono, dunque, i principali responsabili del dissesto finanziario che ha intrappolato la società sportiva barlettana, trascinandola ad un passo dal precipizio.Con un pizzico, semplicemente con un pizzico di buona volontà e di sensibilità, i due "colpevoli" testè menzionati possono, anzi devono trasformarsi in due affidabili scialuppe di salvataggio da impiegare nel più breve tempo possibile per porre fine alle sofferenze inaudite che affliggono una società sportiva sana, seria e stimatissima in ambito nazionale. Esaurita l'analisi del momento infausto che sta vivendo il pongismo barlettano, cerchiamo di conoscere da vicino le prossime avversarie delle due compagini facenti capo all'ACSI ONMIC Barletta. Nel Campionato di Serie C1 Nazionale (girone N), l'ACSI Ottica Lamusta Barletta sarà di scena sabato 6 aprile ad Ariano Irpino (Av) per affrontare la formazione locale. Il trio Sardella - Straniero - Rotondo dovrà fare molta attenzione ad una compagine, quella campana, tecnicamente valida e particolarmente omogenea.Nel match di andata, vinto dai barlettani per 5 a 4, l'enorme esperienza agonistica e l'elevata caratura tecnica del pongista Italo - francese Maurice Rotondo rappresentarono l'arma vincente a disposizione dell'organico ACSI. In questa delicatissima trasferta, il team barlettano, ad un passo dalla matematica salvezza, dovrà essere concentrato, determinato e rigorosamente rispettoso del valore avversario. Nel Campionato di Serie C2 (girone A), domenica 7 aprile l'ACSI Ottica Lamusta "A" si giocherà (tra le mura amiche) contro l'A.S.D. Ennio Cristofaro Casamassima 1 le residue chances di accesso ai playout.
Per superare gli ostici casamassimesi sarà necessaria una prestazione superlativa di Giuseppe Damato (topscorer di questa compagine e tra i migliori pongisti di questa Serie) e sarà di fondamentale importanza il supporto agonistico di Enzo Sansonne, di Giacomo Capuano, di Giacomo Dicataldo e del Presidente.Una vittoria consentirebbe alla squadra l'accesso quasi matematico agli spareggi - salvezza, un pareggio costituirebbe un significativo passo avanti, una sconfitta ridurrebbe al lumicino le speranze di rimanere nell'Olimpo del tennistavolo pugliese. Sulle prestazioni di entrambe le compagini potrebbero influire positivamente eventuali interventi a favore del sodalizio, sia da parte delle istituzioni che del mondo imprenditoriale. Il condizionale è quanto mai doveroso se si considera lo squallore che, da tanti mesi, sta caratterizzando la vicenda.
Anche la Polisportiva ACSI ONMIC Barletta, alle prese con il suo trentottesimo anno di ininterrotta attività agonistica, si prepara ad affrontare gli ultimi tre scogli dell'attività a squadre con le sue due compagini militanti in Campionati di differente livello. Prima di esaminare i prossimi "ostacoli agonistici", è quanto mai opportuno soffermarsi ad analizzare le condizioni in cui versa il sodalizio barlettano. Attanagliata da una gravissima crisi economica, crisi determinata non da una dissennata programmazione, nè tantomeno da un'allegra gestione dell'attività ma solo ed esclusivamente da uno spaventoso decremento delle entrate, l'ACSI ONMIC Barletta si è vista costretta a ridimensionare il volume dei suoi impegni agonistici (rinuncia al Campionato Regionale di Serie D1 con conseguenti eliminazione di una squadra e migrazione di alcuni atleti verso "lidi economicamente più accattivanti") e a ricorrere ad una pesantissima autotassazione per scongiurare il rischio incombente di una brusca ed irreversibile sospensione di qualsivoglia attività.
Nel disperato tentativo di porre fine ad una sofferenza ingiusta e prolungata, la dirigenza societaria ha ripetutamente fatto appello sia all'Amministrazione Comunale che all'imprenditoria barlettana.Sconcertante, davvero sconcertante, il silenzio dello scenario politico "tutto" che, non intravedendo nel sodalizio pongistico (obiettivamente impossibilitato a produrre i numeri di discipline sportive più acclarate) quel serbatoio di consensi necessari per la salvaguardia di "confortevoli poltrone", ha ritenuto opportuno ignorare qualsivoglia richiesta di soccorso, limitandosi demagogicamente ad inoltrare semplici richieste di amicizia all'account societario presente su Facebook. Ancora più inquietante l'atteggiamento di assoluta ed immotivata indifferenza, adottato dal Primo Cittadino, incessantemente esortato dai vertici dell'ACSI ONMIC Barletta a tendere concretamente una mano alla società sportiva più anziana della città (e tra le più datate dell'intero panorama pongistico nazionale). Sfuggono, poi, all'umana comprensione la sordità e la cecità del microcosmo imprenditoriale cittadino che avrebbe tratto (se fosse intervenuto) e trarrebbe (se si rendesse disponibile ora) inimmaginabili vantaggi fiscali oltrechè d'immagine (considerando la costante presenza, in ambito nazionale, del club barlettano) nel destinare modeste risorse finanziarie ad uno sport e ad un sodalizio che, in oltre un terzo di secolo, tanto lustro hanno conferito alla Città della Disfida.
Politica ed imprenditoria sono, dunque, i principali responsabili del dissesto finanziario che ha intrappolato la società sportiva barlettana, trascinandola ad un passo dal precipizio.Con un pizzico, semplicemente con un pizzico di buona volontà e di sensibilità, i due "colpevoli" testè menzionati possono, anzi devono trasformarsi in due affidabili scialuppe di salvataggio da impiegare nel più breve tempo possibile per porre fine alle sofferenze inaudite che affliggono una società sportiva sana, seria e stimatissima in ambito nazionale. Esaurita l'analisi del momento infausto che sta vivendo il pongismo barlettano, cerchiamo di conoscere da vicino le prossime avversarie delle due compagini facenti capo all'ACSI ONMIC Barletta. Nel Campionato di Serie C1 Nazionale (girone N), l'ACSI Ottica Lamusta Barletta sarà di scena sabato 6 aprile ad Ariano Irpino (Av) per affrontare la formazione locale. Il trio Sardella - Straniero - Rotondo dovrà fare molta attenzione ad una compagine, quella campana, tecnicamente valida e particolarmente omogenea.Nel match di andata, vinto dai barlettani per 5 a 4, l'enorme esperienza agonistica e l'elevata caratura tecnica del pongista Italo - francese Maurice Rotondo rappresentarono l'arma vincente a disposizione dell'organico ACSI. In questa delicatissima trasferta, il team barlettano, ad un passo dalla matematica salvezza, dovrà essere concentrato, determinato e rigorosamente rispettoso del valore avversario. Nel Campionato di Serie C2 (girone A), domenica 7 aprile l'ACSI Ottica Lamusta "A" si giocherà (tra le mura amiche) contro l'A.S.D. Ennio Cristofaro Casamassima 1 le residue chances di accesso ai playout.
Per superare gli ostici casamassimesi sarà necessaria una prestazione superlativa di Giuseppe Damato (topscorer di questa compagine e tra i migliori pongisti di questa Serie) e sarà di fondamentale importanza il supporto agonistico di Enzo Sansonne, di Giacomo Capuano, di Giacomo Dicataldo e del Presidente.Una vittoria consentirebbe alla squadra l'accesso quasi matematico agli spareggi - salvezza, un pareggio costituirebbe un significativo passo avanti, una sconfitta ridurrebbe al lumicino le speranze di rimanere nell'Olimpo del tennistavolo pugliese. Sulle prestazioni di entrambe le compagini potrebbero influire positivamente eventuali interventi a favore del sodalizio, sia da parte delle istituzioni che del mondo imprenditoriale. Il condizionale è quanto mai doveroso se si considera lo squallore che, da tanti mesi, sta caratterizzando la vicenda.