L'ACSI ONMIC Barletta non decolla ai Campionati Regionali Veterani
I colori del club barlettano sono stati rappresentati da Vincenzo Sansonne e da Maurice Rotondo
lunedì 8 luglio 2019
11.14
Il caldo tropicale è stato, senza ombra di dubbio, l'amico inseparabile dell'ultimo segmento della stagione agonistica FITET, segmento caratterizzato ancora una volta dall'attività individuale. Gli ultimi tre weekends dello scorso mese di giugno sono stati, non a caso, riservati allo svolgimento, in ogni regione italiana, dei Campionati Individuali di tutte le Categorie per l'assegnazione dei relativi Titoli Regionali. Anche la Puglia pongistica ha dovuto attenersi alle disposizioni federali, affidando alla società sportiva A.S.D. Ennio Cristofaro Casamassima (Ba) l'organizzazione delle gare testè menzionate.
Sabato 29 e domenica 30 giugno scorsi la città del Sud Barese, sede del sodalizio suindicato, ha ospitato i Campionati Regionali Individuali Veterani FITET, valevoli per il conferimento del titolo pugliese 2019. Se è vero che lo sport è anche tradizione, la Polisportiva Dilettantistica ACSI ONMIC Barletta, impegnata nella "marcia di avvicinamento" al prestigioso traguardo dei 40 anni d'ininterrotta attività, non poteva non rispettare una tradizione che si perpetua da oltre un terzo di secolo e,quindi, ha preso parte, anche in quest'ultimo scorcio di stagione, alla prestigiosa manifestazione. Ai Campionati Regionali Veterani in terra casamassimese i colori del club barlettano sono stati rappresentati da Vincenzo Sansonne e da Maurice Rotondo. Analizziamo il percorso agonistico compiuto dai due alfieri dell'ACSI ONMIC Barletta nella manifestazione che ha sancito la fine della corrente stagione federale. Il pongista tranese Sansonne (tornato a vestire la casacca del sodalizio barlettano nel 2015, dopo ben 24 anni di impegno agonistico in altre società italiane di tennistavolo) ha fatto registrare uno start più che rassicurante, arrendendosi nel girone di qualificazione al solo Leopoldo Crocetta (ex atleta della società barlettana nella stagione 1999 - 2000 ed attualmente tesserato con il Circolo Tennistavolo Molfetta). Approdato come secondo al tabellone eliminatorio, Sansonne ha raggiunto gli ottavi di finale dove ad attenderlo c'era Flavio Oliva, ostico avversario (con inusuale impugnatura a penna) in forza all'A.S.D. Maurizio Lembo Monopoli. Dopo avere prevalso di misura nella prima frazione di gioco, il giocatore tranese ha subito il "ritorno" di Oliva che, sostenuto a bordo campo da un tecnico "improvvisato" e di opinabilissima correttezza, è riuscito nell'impresa di ribaltare il punteggio. vincendo in maniera rocambolesca due sets consecutivi e fissando il momentaneo score sul 2 a 1.
Letteralmente inviperito dall'incessante disturbo esercitato a bordo campo contro di lui, Sansonne ha riesumato l'animus pugnandi dei giorni più fausti e ha letteralmente travolto il contendente, aggiudicandosi il quarto set per 11 a 2 e riportandosi in parità per 2 - 2. Nel quinto e decisivo segmento di gara, il portacolori dell'ACSI ONMIC ha lottato come un leone ma, al termine di una vera e propria battaglia, è stato costretto ad una onorevolissima capitolazione per 2 sets a 3. Un'occasione mancata per Sansonne e, soprattutto, tanto sconforto per non essere riuscito a proseguire l'avventura. Se avesse prevalso sul già citato Oliva, Sansonne avrebbe avuto non poche chances di conquistare la semifinale e,soprattutto, l'ambito podio. Tante, ancora troppe ombre e poche, pochissime luci nella performance offerta dal pongista italo - francese Maurice Rotondo. Dopo avere sudato "numerose camicie" per superare il girone di qualificazione (inspiegabile la sconfitta, anche se per 2 a 3, rimediata contro il conversanese Matteo Trovisi in forza all'A.S.D. Sport Centre Rutigliano e, ancora più misteriosa, la vittoria particolarmente sofferta contro il valente ma non certo irresistibile Marco Capozzo dell'A.S.D. 'Ennio Cristofaro Casamassima), l'esperta racchetta "italo - transalpina, letteralmente ossessionata dalla nuova pallina in abs, ha fatto ingresso, sia pure non brillantemente, nel tabellone eliminatorio.Il primo avversario da rispettare e da affrontare con il massimo impegno Maurice Rotondo lo ha incrociato nei sedicesimi di finale. Di chi si è trattato? Di Filippo Saponaro, esperto ed insidioso pongista in forza allo Sport Centre Rutigliano. Rotondo ha prevalso per 3 a 1 sull'avversario testè menzionato, conquistando con merito l'approdo agli ottavi di finale.Sul "sentiero agonistico" che avrebbe potuto percorrere fino in fondo Maurice Rotondo ha incontrato Domenico Di Ciolla, gladiatore tutt'altro che vulnerabile con la maglia della Fiaccola Castellana Grotte.
Il pongista dell'ACSI ONMIC è partito a spron battuto, imponendosi meritatamente nel primo set. A questa eccellente partenza ha fatto seguito un autentico black-out: Maurice Rotondo è stato travolto dall'avversario nella seconda frazione di gioco, ha messo in mostra timidi segnali di ripresa nei sets successivi ma questo non gli ha consentito di prevalere sul valentissimo avversario contro il quale ha issato bandiera bianca per 1 a 3. L'inesauribile esperienza agonistica di cui l'atleta italo - francese dispone si è rivelata inadeguata a contrastare le qualità avversarie. Per ritrovare in tempi brevi la condizione psico-fisica dei giorni migliori, Maurice Rotondo dovrà semplicemente ed urgentemente abbandonare quella vis polemica, alimentata esclusivamente dall'introduzione della nuova pallina e, quel che è peggio, dal suo rapporto belligerante con questo nuovo materiale di gioco.
Sabato 29 e domenica 30 giugno scorsi la città del Sud Barese, sede del sodalizio suindicato, ha ospitato i Campionati Regionali Individuali Veterani FITET, valevoli per il conferimento del titolo pugliese 2019. Se è vero che lo sport è anche tradizione, la Polisportiva Dilettantistica ACSI ONMIC Barletta, impegnata nella "marcia di avvicinamento" al prestigioso traguardo dei 40 anni d'ininterrotta attività, non poteva non rispettare una tradizione che si perpetua da oltre un terzo di secolo e,quindi, ha preso parte, anche in quest'ultimo scorcio di stagione, alla prestigiosa manifestazione. Ai Campionati Regionali Veterani in terra casamassimese i colori del club barlettano sono stati rappresentati da Vincenzo Sansonne e da Maurice Rotondo. Analizziamo il percorso agonistico compiuto dai due alfieri dell'ACSI ONMIC Barletta nella manifestazione che ha sancito la fine della corrente stagione federale. Il pongista tranese Sansonne (tornato a vestire la casacca del sodalizio barlettano nel 2015, dopo ben 24 anni di impegno agonistico in altre società italiane di tennistavolo) ha fatto registrare uno start più che rassicurante, arrendendosi nel girone di qualificazione al solo Leopoldo Crocetta (ex atleta della società barlettana nella stagione 1999 - 2000 ed attualmente tesserato con il Circolo Tennistavolo Molfetta). Approdato come secondo al tabellone eliminatorio, Sansonne ha raggiunto gli ottavi di finale dove ad attenderlo c'era Flavio Oliva, ostico avversario (con inusuale impugnatura a penna) in forza all'A.S.D. Maurizio Lembo Monopoli. Dopo avere prevalso di misura nella prima frazione di gioco, il giocatore tranese ha subito il "ritorno" di Oliva che, sostenuto a bordo campo da un tecnico "improvvisato" e di opinabilissima correttezza, è riuscito nell'impresa di ribaltare il punteggio. vincendo in maniera rocambolesca due sets consecutivi e fissando il momentaneo score sul 2 a 1.
Letteralmente inviperito dall'incessante disturbo esercitato a bordo campo contro di lui, Sansonne ha riesumato l'animus pugnandi dei giorni più fausti e ha letteralmente travolto il contendente, aggiudicandosi il quarto set per 11 a 2 e riportandosi in parità per 2 - 2. Nel quinto e decisivo segmento di gara, il portacolori dell'ACSI ONMIC ha lottato come un leone ma, al termine di una vera e propria battaglia, è stato costretto ad una onorevolissima capitolazione per 2 sets a 3. Un'occasione mancata per Sansonne e, soprattutto, tanto sconforto per non essere riuscito a proseguire l'avventura. Se avesse prevalso sul già citato Oliva, Sansonne avrebbe avuto non poche chances di conquistare la semifinale e,soprattutto, l'ambito podio. Tante, ancora troppe ombre e poche, pochissime luci nella performance offerta dal pongista italo - francese Maurice Rotondo. Dopo avere sudato "numerose camicie" per superare il girone di qualificazione (inspiegabile la sconfitta, anche se per 2 a 3, rimediata contro il conversanese Matteo Trovisi in forza all'A.S.D. Sport Centre Rutigliano e, ancora più misteriosa, la vittoria particolarmente sofferta contro il valente ma non certo irresistibile Marco Capozzo dell'A.S.D. 'Ennio Cristofaro Casamassima), l'esperta racchetta "italo - transalpina, letteralmente ossessionata dalla nuova pallina in abs, ha fatto ingresso, sia pure non brillantemente, nel tabellone eliminatorio.Il primo avversario da rispettare e da affrontare con il massimo impegno Maurice Rotondo lo ha incrociato nei sedicesimi di finale. Di chi si è trattato? Di Filippo Saponaro, esperto ed insidioso pongista in forza allo Sport Centre Rutigliano. Rotondo ha prevalso per 3 a 1 sull'avversario testè menzionato, conquistando con merito l'approdo agli ottavi di finale.Sul "sentiero agonistico" che avrebbe potuto percorrere fino in fondo Maurice Rotondo ha incontrato Domenico Di Ciolla, gladiatore tutt'altro che vulnerabile con la maglia della Fiaccola Castellana Grotte.
Il pongista dell'ACSI ONMIC è partito a spron battuto, imponendosi meritatamente nel primo set. A questa eccellente partenza ha fatto seguito un autentico black-out: Maurice Rotondo è stato travolto dall'avversario nella seconda frazione di gioco, ha messo in mostra timidi segnali di ripresa nei sets successivi ma questo non gli ha consentito di prevalere sul valentissimo avversario contro il quale ha issato bandiera bianca per 1 a 3. L'inesauribile esperienza agonistica di cui l'atleta italo - francese dispone si è rivelata inadeguata a contrastare le qualità avversarie. Per ritrovare in tempi brevi la condizione psico-fisica dei giorni migliori, Maurice Rotondo dovrà semplicemente ed urgentemente abbandonare quella vis polemica, alimentata esclusivamente dall'introduzione della nuova pallina e, quel che è peggio, dal suo rapporto belligerante con questo nuovo materiale di gioco.