Team Altamura-Barletta 2-1, ovvero la tristezza del perdere quasi tra l’indifferenza
Il raggiungimento dei playout, al momento, è l’unico obiettivo rimasto ai biancorossi
mercoledì 10 aprile 2024
12.42
Dovessimo limitarci alla fredda cronaca di Team Altamura-Barletta 2-1 sarebbe sufficiente scrivere l'ovvio: cioè che la squadra più forte ha semplicemente battuto quella più debole. Per carità il Barletta ha disputato al "D'Angelo" una gara anche dignitosa, il problema è però che la sconfitta non ha suscitato nell'ambiente la benché minima reazione: né di rabbia, né di speranza, né di delusione, né tanto meno di rammarico per un pareggio prezioso, più per il morale che per la classica, sfuggito a pochi minuti dalla fine.
Ed è proprio questo sentimento di totale apatia da parte di molta parte della tifoseria biancorossa il miglior termometro per descrivere l'attuale situazione che si vive in città: con una società che ormai da mesi sembra aver perso la voce e la cui unica tangibile prova di esistenza in vita è data dall'aver disattivato i commenti sui profili social; con la fila(sic) di compratori o presunti tali di cui da tempo non si hanno più notizie, compresi quelli più illustri (con tanto di foto e roboanti proclami al seguito) allo stato attuale paragonabili a quelle belle ragazze che sono fidanzate ma non sanno di esserlo; e infine con giocatori che rescindono accompagnati da un misto tra indifferenza e parolacce, e altri (il portiere Guido) che fanno il loro esordio quasi a fine stagione, non facendo per altro rimpiangere chi lo ha preceduto.
Certo, in termini di lotta per la salvezza per il Barletta non tutto è ancora perduto, e una grossa potenziale ancora di salvezza alla disastrata zattera biancorossa l'ha fornita l'Angri pareggiando in casa contro un quasi condannato ma dignitosissimo Santa Maria Cilento. Un Angri sul quale il Barletta dovrà gioco forza fare la corsa sia in vista dello scontro diretto che si disputerà all'ultima giornata in casa della compagine grigiorossa, sia soprattutto in ragione del fatto che il Barletta deve porsi come obiettivo quello di evitare a tutti costi un terzultimo posto che, visto il rendimento da zona promozione nelle ultime partite di un Gravina per altro agevolato da un calendario piuttosto favorevole, rischia seriamente di comportare la retrocessione diretta in Eccellenza.
In tutto questo c'è poi da preparare la sfida decisiva di domenica pomeriggio contro un Casarano reduce dal sofferto pari interno contro quel Gallipoli che allo stato attuale potrebbe essere il probabile avversario del Barletta (in Salento) in un ipotetico playout. Un playout il cui raggiungimento è al momento l'obiettivo primario per il Barletta.
Ed è proprio questo sentimento di totale apatia da parte di molta parte della tifoseria biancorossa il miglior termometro per descrivere l'attuale situazione che si vive in città: con una società che ormai da mesi sembra aver perso la voce e la cui unica tangibile prova di esistenza in vita è data dall'aver disattivato i commenti sui profili social; con la fila(sic) di compratori o presunti tali di cui da tempo non si hanno più notizie, compresi quelli più illustri (con tanto di foto e roboanti proclami al seguito) allo stato attuale paragonabili a quelle belle ragazze che sono fidanzate ma non sanno di esserlo; e infine con giocatori che rescindono accompagnati da un misto tra indifferenza e parolacce, e altri (il portiere Guido) che fanno il loro esordio quasi a fine stagione, non facendo per altro rimpiangere chi lo ha preceduto.
Certo, in termini di lotta per la salvezza per il Barletta non tutto è ancora perduto, e una grossa potenziale ancora di salvezza alla disastrata zattera biancorossa l'ha fornita l'Angri pareggiando in casa contro un quasi condannato ma dignitosissimo Santa Maria Cilento. Un Angri sul quale il Barletta dovrà gioco forza fare la corsa sia in vista dello scontro diretto che si disputerà all'ultima giornata in casa della compagine grigiorossa, sia soprattutto in ragione del fatto che il Barletta deve porsi come obiettivo quello di evitare a tutti costi un terzultimo posto che, visto il rendimento da zona promozione nelle ultime partite di un Gravina per altro agevolato da un calendario piuttosto favorevole, rischia seriamente di comportare la retrocessione diretta in Eccellenza.
In tutto questo c'è poi da preparare la sfida decisiva di domenica pomeriggio contro un Casarano reduce dal sofferto pari interno contro quel Gallipoli che allo stato attuale potrebbe essere il probabile avversario del Barletta (in Salento) in un ipotetico playout. Un playout il cui raggiungimento è al momento l'obiettivo primario per il Barletta.