Tante luci e qualche ombra all'inaugurazione della tensostruttura di "Parco degli Ulivi"
La consegna è avvenuta questa mattina: le parole dell'assessore Corcella
giovedì 22 marzo 2012
11.47
Oggi, a quasi un anno dalla fine dei lavori, Barletta si è arricchita di una nuova struttura sportiva polivalente in città, non senza alcune perplessità. Nella mattinata di oggi, davanti a una sparuta rappresentanza degli organi di stampa e senza alcun cittadino "curioso", complice anche l'orario (appuntamento alle 9) e il giorno lavorativo, è stata infatti consegnata ufficialmente alla cittadinanza la tensostruttura sita nei pressi del campo sportivo "Manzi – Chiapulin", all'interno del complesso "Parco Degli Ulivi" nella periferia ovest della città. All'evento era presente in rappresentanza del Comune di Barletta l'Assessore ai Lavori Pubblici Pasquale Corcella.
L'evento ha avuto luogo al termine delle operazioni di collaudo da parte dei tecnici del Settore Lavori Pubblici. La tensostruttura (dimensioni 40,60 x 21,75 m) ospiterà le attività agonistiche relative al calcio a 5, pallavolo e tennis. E' dotata di pavimento in resina sintetica, di impianto di riscaldamento e di dieci proiettori. Un neo appare però subito evidente: la mancanza degli spogliatoi, difetto al quale sarà necessario ovviare onde evitare agli sportivi che faranno uso della struttura di dover utilizzare i locali dell'attigua struttura del "Manzi-Chiapulin", il che provocherebbe evidenti disagi logistici e fisici. Di questo e altro abbiamo parlato a margine dell'evento con l'assessore Corcella.
Assessore, la consegna avviene finalmente oggi dopo una lunga attesa. A chi è destinata questa tensostruttura?
«La struttura sarà utilizzabile dai cittadini e dalle associazioni sportive che ne faranno richiesta, all'interno di un regolamento che andremo presto a disciplinare. Le attività che potranno esservi svolte sono calcio a 5, pallavolo e tennis».
Come sarà stilato questo regolamento? Quali saranno i criteri di base che adopererete?
«Noi andremo più che altro a disciplinare l'utilizzo in riferimento alle associazioni che ne faranno richiesta. Sarà abbastanza semplice usufruirne per le società in regola».
La struttura sarà anche affittabile da utenze private?
« Per quanto riguarda i privati la problematica è maggiormente complessa: ci sono una serie da adempimenti da fare, in primis l'assicurazione che il privato non ha. Trattandosi di una struttura pubblica, dovremo pensare a un modo per creare assicurazioni ad hoc per i privati. Se viene data una struttura, è normale che faccia riferimento più alle associazioni che possano dare un impulso importante allo sviluppo dello sport, perlopiù a livello giovanile, nella nostra città».
Vediamo le linee da gioco disegnate sul campo, ma al tempo stesso notiamo l'assenza di canestri: non avete pensato di allargare al basket la fruizione della struttura?
« No. E' invece prevista alle spalle della struttura la costruzione di un palazzetto in cemento nel quale si potrà giocare a pallacanestro a livello professionistico. E' per questo che qui non ci sono canestri».
Quali sono i tempi per l'erezione del nuovo palazzetto attiguo?
«I tempi saranno condizionati dai finanziamenti che arriveranno dal Ministero degli Interni: credo che i lavori potranno partire entro l'estate, e quindi nell'arco di un anno e mezzo vi sarà la consegna».
Si è molto discusso dei costi di questa tensostruttura. Possiamo renderli noti?
«La spesa totale è ammontata a 200.000 euro complessivi».
Molte società sportive hanno sollevato il problema dell'omologabilità della tensostruttura: perché non avete pensato subito a degli spogliatoi annessi alla struttura? Come agirete almeno per tamponare questa carenza?
« Non ci sono degli spogliatoi nelle immediate vicinanze, questo è vero. Ricordiamoci però che siamo all'interno di una struttura sportiva completa e moderna come il "Manzi-Chiapulin", dotata degli appositi spogliatoi. Per quanto riguarda l'omologabilità, posso assicurare che non ci saranno problemi di alcuna sorta. La struttura è pienamente utilizzabile».
Torniamo in chiusura sui costi: molte associazioni sportive, anche attraverso le nostre pagine, si sono lamentate degli alti costi di gestione di "PalaBorgia" e "PalaMarchiselli", eccessi che spesso impediscono a queste società sportive di poterne usufruire. E' previsto un abbattimento dei costi in tal senso?
«Nelle prossime giunte questo sarà un argomento sul tavolo di discussione. Dovremo rivedere il regolamento, in modo da poter dare maggiore disponibilità sui costi. Se parliamo dei costi del "PalaBorgia", ad esempio, ha costi di gestione molto superiori a questa tensostruttura. E' complicato aumentare l'offerta nel Palazzetto più grande, per questo al momento si ovvierà offrendo a costi molto minori questa tensostruttura a chi ne farà richiesta».
Un progetto, quello della tensostruttura, che certo aiuterà lo sviluppo dello sport e le opportunità di praticarlo in città. Però da solo non può essere un passo sufficiente: serve una visione complessiva della situazione delle realtà sportive cittadine, che solo attraverso una corretta regolamentazione, da tempo attesa e auspicata, potrà essere raggiunta.
L'evento ha avuto luogo al termine delle operazioni di collaudo da parte dei tecnici del Settore Lavori Pubblici. La tensostruttura (dimensioni 40,60 x 21,75 m) ospiterà le attività agonistiche relative al calcio a 5, pallavolo e tennis. E' dotata di pavimento in resina sintetica, di impianto di riscaldamento e di dieci proiettori. Un neo appare però subito evidente: la mancanza degli spogliatoi, difetto al quale sarà necessario ovviare onde evitare agli sportivi che faranno uso della struttura di dover utilizzare i locali dell'attigua struttura del "Manzi-Chiapulin", il che provocherebbe evidenti disagi logistici e fisici. Di questo e altro abbiamo parlato a margine dell'evento con l'assessore Corcella.
Assessore, la consegna avviene finalmente oggi dopo una lunga attesa. A chi è destinata questa tensostruttura?
«La struttura sarà utilizzabile dai cittadini e dalle associazioni sportive che ne faranno richiesta, all'interno di un regolamento che andremo presto a disciplinare. Le attività che potranno esservi svolte sono calcio a 5, pallavolo e tennis».
Come sarà stilato questo regolamento? Quali saranno i criteri di base che adopererete?
«Noi andremo più che altro a disciplinare l'utilizzo in riferimento alle associazioni che ne faranno richiesta. Sarà abbastanza semplice usufruirne per le società in regola».
La struttura sarà anche affittabile da utenze private?
« Per quanto riguarda i privati la problematica è maggiormente complessa: ci sono una serie da adempimenti da fare, in primis l'assicurazione che il privato non ha. Trattandosi di una struttura pubblica, dovremo pensare a un modo per creare assicurazioni ad hoc per i privati. Se viene data una struttura, è normale che faccia riferimento più alle associazioni che possano dare un impulso importante allo sviluppo dello sport, perlopiù a livello giovanile, nella nostra città».
Vediamo le linee da gioco disegnate sul campo, ma al tempo stesso notiamo l'assenza di canestri: non avete pensato di allargare al basket la fruizione della struttura?
« No. E' invece prevista alle spalle della struttura la costruzione di un palazzetto in cemento nel quale si potrà giocare a pallacanestro a livello professionistico. E' per questo che qui non ci sono canestri».
Quali sono i tempi per l'erezione del nuovo palazzetto attiguo?
«I tempi saranno condizionati dai finanziamenti che arriveranno dal Ministero degli Interni: credo che i lavori potranno partire entro l'estate, e quindi nell'arco di un anno e mezzo vi sarà la consegna».
Si è molto discusso dei costi di questa tensostruttura. Possiamo renderli noti?
«La spesa totale è ammontata a 200.000 euro complessivi».
Molte società sportive hanno sollevato il problema dell'omologabilità della tensostruttura: perché non avete pensato subito a degli spogliatoi annessi alla struttura? Come agirete almeno per tamponare questa carenza?
« Non ci sono degli spogliatoi nelle immediate vicinanze, questo è vero. Ricordiamoci però che siamo all'interno di una struttura sportiva completa e moderna come il "Manzi-Chiapulin", dotata degli appositi spogliatoi. Per quanto riguarda l'omologabilità, posso assicurare che non ci saranno problemi di alcuna sorta. La struttura è pienamente utilizzabile».
Torniamo in chiusura sui costi: molte associazioni sportive, anche attraverso le nostre pagine, si sono lamentate degli alti costi di gestione di "PalaBorgia" e "PalaMarchiselli", eccessi che spesso impediscono a queste società sportive di poterne usufruire. E' previsto un abbattimento dei costi in tal senso?
«Nelle prossime giunte questo sarà un argomento sul tavolo di discussione. Dovremo rivedere il regolamento, in modo da poter dare maggiore disponibilità sui costi. Se parliamo dei costi del "PalaBorgia", ad esempio, ha costi di gestione molto superiori a questa tensostruttura. E' complicato aumentare l'offerta nel Palazzetto più grande, per questo al momento si ovvierà offrendo a costi molto minori questa tensostruttura a chi ne farà richiesta».
Un progetto, quello della tensostruttura, che certo aiuterà lo sviluppo dello sport e le opportunità di praticarlo in città. Però da solo non può essere un passo sufficiente: serve una visione complessiva della situazione delle realtà sportive cittadine, che solo attraverso una corretta regolamentazione, da tempo attesa e auspicata, potrà essere raggiunta.