"Sta nascendo un grande Barletta": parola di Antonio Schetter
Barlettalife intervista il fantasista biancorosso
sabato 23 luglio 2011
Un napoletano a Rumo. No, non è un riadattamento calcistico di "Totò, Peppino e...la malafemmina", celebre pellicola del 1956 che vede il "principe della risata" e Peppino De Filippo nei panni di ingenui visitatori di Milano, ma è la storia di Antonio Schetter, il primo rinforzo arrivato nell'alveo del Barletta di patron Tatò per la stagione sportiva 2011/2012. Campano originario appunto di Napoli, Schetter è un giocatore di fascia con propensione offensiva, schierabile sia in un attacco a tre e sia esterno di centrocampo nel 4-4-2 o nel 4-2-3-1. Per lui ben sette stagioni con la maglia della Cavese, inframezzate dalla positiva esperienza in serie B con il Messina. Nell'ultima stagione ha collezionato 31 presenze e 6 gol in campionato. Noi di Barlettalife l'abbiamo intercettato telefonicamente in uno dei rari momenti di pausa della preparazione nel ritiro trentino, per un bilancio dei primi 23 giorni in biancorosso:
Antonio Schetter, partiamo con un bilancio di questi primi 5 giorni di lavoro nel ritiro di Rumo…
«Stiamo facendo un gran lavoro in vista dell'esordio ufficiale, il gruppo è molto compatto, unito, nessuno si sta lamentando dei carichi di lavoro, stiamo facendo molto bene».
Che Barletta sta nascendo?
«Un grande Barletta. Al di là delle qualità tecniche che ognuno di noi ha, devo dire che la voglia di lavorare è davvero tanta; i ragazzi sono seri e mettono un grande impegno in campo».
Che differenza hai notato tra la preparazione che sta svolgendo agli ordini di mister Cari e quelle precedentemente sostenute?
«Ogni tecnico ha i suoi metodi, qui lavoriamo molto di mattina sulla fase atletica e sulla corsa e nel pomeriggio si lavora molto con la palla sulla fase tattica».
Nei primi giorni a Barletta sei stato spesso visto in compagnia di Sicignano e Mazzeo. Vi ha unito di più l'essere arrivati insieme o le vostre origini campane?
«Con Sicignano e Mazzeo ci conoscevamo già da tempo, diciamo che essendo io senza macchina ho chiesto un passaggio a loro (ride, ndr). Devo dire che comunque tra i ragazzi del vecchio gruppo dell'organico ho trovato grande disponibilità, ci hanno accolto davvero alla grande».
Con chi tra i componenti della rosa hai stretto un buon rapporto?
«Davvero con tutti, sono onesto. Sono in camera con Franchini, quindi è normale che parli di più con lui, ma con tutti i miei compagni il rapporto è già ottimo».
Come stai vivendo l'attesa per l'amichevole contro il Napoli del prossimo 29 luglio?
«Ovviamente sono carico, essendo napoletano l'attesa è tanta. Al di là del blasone dell'avversario, speriamo di arrivare all'appuntamento con un maggiore feeling negli schemi tra di noi».
C'è qualche compagno che ti ha impressionato particolarmente per le qualità tecniche?
«Ce ne sono davvero tanti, a partire da Mazzeo, fino a Franchini e Cerone. Sono giocatori di elevato tasso tecnico per la categoria, ma tutti sono disposti a lavorare unendo volontà e classe».
A proposito di compagni, Innocenti ha rescisso il suo contratto con il Barletta nelle scorse ore. Rammaricato per la scelta?
«Sicuramente perdere un calciatore importante come Riccardo dispiace. Però lui ha fatto valutazioni e scelte personali, che sono indiscutibili. Normale dire che perdiamo un gran calciatore e un'ottima persona».
Eri corteggiato da club di B, Sampdoria e Nocerina su tutti. Cosa l'ha portato a Barletta?
«Non ho avuto alcuna esitazione ad accettare la proposta del presidente Tatò. Mi hanno convinto gli obiettivi, la serietà e il progetto, oltre alle persone che costituiscono la società Barletta Calcio».
Quali sono gli obiettivi professionali di Antonio Schetter? E quelli del Barletta?
« Inutile dire che spero di far bene e contribuire ai successi della squadra, senza mai far mancare l'impegno sul campo. La squadra punta a vincere, l'organico costruito lo dimostra. Manca certo qual cosina, ma presto arriveranno i tasselli mancanti».
Cosa manca a questo Barletta?
« A livello puramente numerico siamo sguarniti nelle retrovie, ma solo sul piano numerico perché la qualità dei calciatori presenti in rosa non si discute. Con qualche innesto nel reparto difensivo saremmo davvero pronti».
Bene, siamo giunti al termine della nostra intervista. Come ci saluti e cosa prometti ai tifosi biancorossi?
« Saluto i vostri lettori e tutti i tifosi, nella promessa di dare il massimo da professionista serio, per contribuire alla vittoria finale. Noi ci crediamo».
Anche i tifosi barlettani, Antonio...
Antonio Schetter, partiamo con un bilancio di questi primi 5 giorni di lavoro nel ritiro di Rumo…
«Stiamo facendo un gran lavoro in vista dell'esordio ufficiale, il gruppo è molto compatto, unito, nessuno si sta lamentando dei carichi di lavoro, stiamo facendo molto bene».
Che Barletta sta nascendo?
«Un grande Barletta. Al di là delle qualità tecniche che ognuno di noi ha, devo dire che la voglia di lavorare è davvero tanta; i ragazzi sono seri e mettono un grande impegno in campo».
Che differenza hai notato tra la preparazione che sta svolgendo agli ordini di mister Cari e quelle precedentemente sostenute?
«Ogni tecnico ha i suoi metodi, qui lavoriamo molto di mattina sulla fase atletica e sulla corsa e nel pomeriggio si lavora molto con la palla sulla fase tattica».
Nei primi giorni a Barletta sei stato spesso visto in compagnia di Sicignano e Mazzeo. Vi ha unito di più l'essere arrivati insieme o le vostre origini campane?
«Con Sicignano e Mazzeo ci conoscevamo già da tempo, diciamo che essendo io senza macchina ho chiesto un passaggio a loro (ride, ndr). Devo dire che comunque tra i ragazzi del vecchio gruppo dell'organico ho trovato grande disponibilità, ci hanno accolto davvero alla grande».
Con chi tra i componenti della rosa hai stretto un buon rapporto?
«Davvero con tutti, sono onesto. Sono in camera con Franchini, quindi è normale che parli di più con lui, ma con tutti i miei compagni il rapporto è già ottimo».
Come stai vivendo l'attesa per l'amichevole contro il Napoli del prossimo 29 luglio?
«Ovviamente sono carico, essendo napoletano l'attesa è tanta. Al di là del blasone dell'avversario, speriamo di arrivare all'appuntamento con un maggiore feeling negli schemi tra di noi».
C'è qualche compagno che ti ha impressionato particolarmente per le qualità tecniche?
«Ce ne sono davvero tanti, a partire da Mazzeo, fino a Franchini e Cerone. Sono giocatori di elevato tasso tecnico per la categoria, ma tutti sono disposti a lavorare unendo volontà e classe».
A proposito di compagni, Innocenti ha rescisso il suo contratto con il Barletta nelle scorse ore. Rammaricato per la scelta?
«Sicuramente perdere un calciatore importante come Riccardo dispiace. Però lui ha fatto valutazioni e scelte personali, che sono indiscutibili. Normale dire che perdiamo un gran calciatore e un'ottima persona».
Eri corteggiato da club di B, Sampdoria e Nocerina su tutti. Cosa l'ha portato a Barletta?
«Non ho avuto alcuna esitazione ad accettare la proposta del presidente Tatò. Mi hanno convinto gli obiettivi, la serietà e il progetto, oltre alle persone che costituiscono la società Barletta Calcio».
Quali sono gli obiettivi professionali di Antonio Schetter? E quelli del Barletta?
« Inutile dire che spero di far bene e contribuire ai successi della squadra, senza mai far mancare l'impegno sul campo. La squadra punta a vincere, l'organico costruito lo dimostra. Manca certo qual cosina, ma presto arriveranno i tasselli mancanti».
Cosa manca a questo Barletta?
« A livello puramente numerico siamo sguarniti nelle retrovie, ma solo sul piano numerico perché la qualità dei calciatori presenti in rosa non si discute. Con qualche innesto nel reparto difensivo saremmo davvero pronti».
Bene, siamo giunti al termine della nostra intervista. Come ci saluti e cosa prometti ai tifosi biancorossi?
« Saluto i vostri lettori e tutti i tifosi, nella promessa di dare il massimo da professionista serio, per contribuire alla vittoria finale. Noi ci crediamo».
Anche i tifosi barlettani, Antonio...