Spirito Santo, la Mundialito Cup 2014 va alla Spagna
Battuta per 5-2 l'Olanda, sul podio anche la Germania
lunedì 4 agosto 2014
10.06
E' stata la Spagna dell'ex capitano biancorosso Savino Daleno a sollevare la coppa al cielo di Barletta: una scena distinta da quella vista al "Maracanà" di Rio de Janeiro il 13 luglio, quando a esultare era stata la Germania di Neuer e compagni in un Mondiale che aveva visto le "Furie Rosse" come principale delusione, ma alla pari quanto a verve e voglia di divertirsi vista in campo. La serata di ieri ha ospitato presso i campi del centro sportivo "Spirito Santo" la finale della Mundialito Cup 2014, torneo organizzato da Tonio Russo, Claudio Minincleri e Marco Vitrani: 150 atleti divisi in 16 squadre, nella quale amatori, talenti e semi-professionisti si sono dati battaglia durante l'estate sui terreni in erba sintetica di via Boggiano, alternando sano agonismo, belle giocate e tanta passione per il mondo del pallone.
L'atto finale, Spagna campione
Nella "finalina" per il terzo posto è stata la Germania a conquistare la medaglia di bronzo tra due squadre che ben hanno figurato nel torneo: la Russia è stata già finalista della Coppa Silver nel Torneo "Lega Pro", mentre la Germania capitanata da Mimmo Laboragine è tra le sorprese del torneo. I "teutonici" hanno avuto la meglio sui "russi" per 2-0, grazie alle reti messe a segno nel primo tempo da Alessio Davanzante (gran destro dai 20 metri) e da Nicola Musti. Nel finale la Russia ha anche spedito sul palo un calcio di rigore, in un match denso di agonismo e scontri duri, ma terminato tra grandi abbracci tra i protagonisti. La finale per il bronzo è stata l'antipasto prima della grande sfida tra l'Olanda di capitan De Lorenzo e la Spagna di capitan Daleno. Dopo l'iniziale vantaggio "orange" firmato da Savio Curci, abile ad incunearsi nella difesa avversaria al termine di un contropiede veloce, le "furie rosse" cambiano marcia, chiudendo sull'1-1 la prima frazione grazie alla rete firmata da Pinto. La ripresa è un vero monologo "iberico": nel giro di tre minuti, la doppietta di Delvecchio e la rete di Albanese chiudono i conti. La ciliegina sulla torta è griffata ancora Albanese, per la gioia dei sostenitori del team spagnolo. Inutili, nel finale, il forcing olandese, che porta alla bella rete di De Lorenzo, e le tante proteste per alcuni episodi dubbi in area di rigore spagnola.
Le squadre si sono qualificate vincendo i rispettivi gironi: agli ottavi poi i vincitori hanno continuato il mondiale e i perdenti hanno partecipato ad un'altra competizione chiamata appunto Mundialito Cup. Al termine della kermesse premiazioni anche per i singoli: nella finalina il miglior portiere è risultato Giovanni Morgese (Russia), con Alessio Davanzante (Germania) miglior giocatore. Per quanto riguarda la finalissima il miglior portiere è stato Saverio Dicandia (Spagna), compagno di squadra di Angelo Delvecchio, miglior giocatore del torneo. Il premio Fair-Play è andato invece al Cile di Angelo Monterisi; miglior allenatore è risultato Nicola Grimaldi (Olanda), mentre i tre migliori dirigenti sono stati Michele Capuano (Olanda), Mimmo Papeo (Spagna) e Ruggero Damato (Russia).
L'atto finale, Spagna campione
Nella "finalina" per il terzo posto è stata la Germania a conquistare la medaglia di bronzo tra due squadre che ben hanno figurato nel torneo: la Russia è stata già finalista della Coppa Silver nel Torneo "Lega Pro", mentre la Germania capitanata da Mimmo Laboragine è tra le sorprese del torneo. I "teutonici" hanno avuto la meglio sui "russi" per 2-0, grazie alle reti messe a segno nel primo tempo da Alessio Davanzante (gran destro dai 20 metri) e da Nicola Musti. Nel finale la Russia ha anche spedito sul palo un calcio di rigore, in un match denso di agonismo e scontri duri, ma terminato tra grandi abbracci tra i protagonisti. La finale per il bronzo è stata l'antipasto prima della grande sfida tra l'Olanda di capitan De Lorenzo e la Spagna di capitan Daleno. Dopo l'iniziale vantaggio "orange" firmato da Savio Curci, abile ad incunearsi nella difesa avversaria al termine di un contropiede veloce, le "furie rosse" cambiano marcia, chiudendo sull'1-1 la prima frazione grazie alla rete firmata da Pinto. La ripresa è un vero monologo "iberico": nel giro di tre minuti, la doppietta di Delvecchio e la rete di Albanese chiudono i conti. La ciliegina sulla torta è griffata ancora Albanese, per la gioia dei sostenitori del team spagnolo. Inutili, nel finale, il forcing olandese, che porta alla bella rete di De Lorenzo, e le tante proteste per alcuni episodi dubbi in area di rigore spagnola.
Le squadre si sono qualificate vincendo i rispettivi gironi: agli ottavi poi i vincitori hanno continuato il mondiale e i perdenti hanno partecipato ad un'altra competizione chiamata appunto Mundialito Cup. Al termine della kermesse premiazioni anche per i singoli: nella finalina il miglior portiere è risultato Giovanni Morgese (Russia), con Alessio Davanzante (Germania) miglior giocatore. Per quanto riguarda la finalissima il miglior portiere è stato Saverio Dicandia (Spagna), compagno di squadra di Angelo Delvecchio, miglior giocatore del torneo. Il premio Fair-Play è andato invece al Cile di Angelo Monterisi; miglior allenatore è risultato Nicola Grimaldi (Olanda), mentre i tre migliori dirigenti sono stati Michele Capuano (Olanda), Mimmo Papeo (Spagna) e Ruggero Damato (Russia).