Simone Guerri, la "diga" biancorossa ai microfoni di Barlettalife

"Nella prossima stagione bisognerà costruire un gruppo vincente"

mercoledì 8 giugno 2011 17.53
E' da poco terminato l'ultimo allenamento della stagione e a Barletta il caldo comincia a farsi sentire in quelle che sono le prime giornate estive. Tra i pochi giocatori rimasti e lo staff tecnico si respira un aria da ultimo giorno di scuola. Simone Guerri ci concede i suoi ultimi minuti di permanenza nella città della Disfida, prima di partire per le meritate vacanze. Un colloquio breve ma ricco di spunti, in cui il biondo centrocampista di Arezzo ci manifesta tutta la soddisfazione per il rinnovo contrattuale e la voglia di far parte di un gruppo vincente in vista della prossima stagione.

1) Simone, sei uno dei pochi "reduci" rimasti dopo il termine della regular season. Contento del rinnovo per la prossima stagione?
"Sono molto contento, con la società abbiamo trovato l'accordo pochi giorni fa. Essere scelto per la riconferma all'interno di una rosa di 28 giocatori è veramente gratificante per me".

2) Sei arrivato a Barletta con qualche acciacco di troppo, e dopo tanto duro lavoro hai guadagnato la stima di Sciannimanico prima e di Cari poi. Ti aspettavi di meglio da questa annata o ti ritieni soddisfatto?

"All'inizio stavo male, sia psicologicamente che fisicamente. Dovendo recuperare da un infortunio al ginocchio non potevo conquistare la fiducia del mister. Poi per fortuna le cose si sono sistemate e ho ripreso a giocare con continuità. È
stata una stagione dai due volti insomma".

3) "Una vita da mediano" è quella che meglio ti calza sul campo da gioco o hai anche rivestito altri ruoli in carriera?
"Ho quasi sempre giocato nel centrocampo a 4 oppure da interno in quello a 3. Diciamo che gli scorsi anni segnavo un po' di più, questa è l'unica differenza ma per il resto mi trovo bene davanti alla difesa".

4) Preferisci giocare al fianco di centrocampisti tecnici come Rajcic o di incontristi come Zappacosta?
"Con Rajcic sai che c'è uno che imposta e di conseguenza sei sgravato dal compito di regista. Con Zappacosta le cose sono un po' diverse. Ad ogni modo mi sono trovato molto bene con entrambi".

5) Chi è il compagno con cui hai legato di più nello spogliatoio?
"Non ce n'è solo uno. Con Simoncelli, D'Allocco e Masiero ho stretto un legame molto forte. Abbiamo passato tutte le giornate insieme".

6) Che voto daresti alla stagione tua e del Barletta Calcio?
"Un sette"

7) Chi è il tuo idolo calcisticamente parlando?
"Essendo milanista ti direi Ambrosini. Però da bambino anche l'Almeida della Lazio era un punto di riferimento".

8) Aretino di nascita, poi da giocatore sei stato a Firenze, Castelnuovo, Pistoia, Figline. A quale campanile rimani più affezionato?
"Alla Fiorentina sicuramente. Lì Ho fatto tutta la trafila delle giovanili da quando avevo 10 anni, vivendo anche gli anni bui del fallimento. Per forza di cose ci sono molto legato".

9) Il sogno nel cassetto di Simone Guerri.
"Vorrei riuscire ad arrivare in serie B".

10) Adesso il momento delle meritate vacanze, sai già dove le passerai?
"Sicuramente trascorrerò sei giorni a Dubai con mio padre, poi magari qualche altro giorno di vacanza ma ancora non so dove".

11) Che Barletta ti aspetti di ritrovare al ritiro del 13 Luglio in Trentino?

"Mah piacerebbe scoprirlo anche a me. Seguirò via internet le notizie sulla squadra e mi sentirò con la società. Il mister ha detto che dobbiamo costruire un gruppo vincente e noi stessi dovremo trasmettere questa mentalità a i nuovi che arriveranno".

12) Un saluto ai lettori di Barlettalife.
"Buone vacanze a tutti i tifosi biancorossi!"


Marco Bruno
si ringrazia Enrico Gorgoglione per la collaborazione
Intervista a Simone Guerri © Luca Guerra
Intervista a Simone Guerri © Luca Guerra
Intervista a Simone Guerri © Luca Guerra
Intervista a Simone Guerri © Luca Guerra
Intervista a Simone Guerri © Luca Guerra
Intervista a Simone Guerri © Luca Guerra
Intervista a Simone Guerri © Luca Guerra
Intervista a Simone Guerri © Luca Guerra
Intervista a Simone Guerri © Luca Guerra
Intervista a Simone Guerri © Luca Guerra