Rotonda-Barletta 0-2, bene i tre punti. Ma a cosa può puntare questa squadra?

Sofferto successo per i biancorossi che comunque accorciano le distanze dalle prime

martedì 7 novembre 2023 12.01
A cura di Cosimo Campanella
Proprio nelle ore in cui la vittoria della Juve di Allegri a Firenze indigna i "possessopallisti" ed esalta quelli del cosiddetto calcio "pane e salame", il Barletta allenato da mister Ciro Ginestra decide di fare ancora meglio (a seconda dei punti di vista), riuscendo nell'impresa di vincere per 2-0 sul campo del Rotonda con in pratica un solo tiro nello specchio della porta lucana, arrivato peraltro da calcio piazzato, al termine di una partita che, se da un lato ha messo in mostra ancora una volta un Barletta tutt'altro che esaltante dal punto di vista della performance, dall'altro ha evidenziato una volta ancora quella grande solidità difensiva concretizzatasi in un solo gol subito (il famigerato missile di Potenza della Palmese) in sei gare e nel poter vantare, numeri alla mano, la miglior difesa del girone H di Serie D.

Certo, pur essendo i biancorossi usciti vittoriosi dal "Di Sanzo", il gioco messo in mostra dalla compagine barlettana continua a suscitare non poche perplessità, soprattutto per quel che riguarda la fase offensiva, con soli nove gol realizzati (uno in meno rispetto alla passata stagione) in dieci gare di cui: tre su rigore; due da calcio di punizione (tra cui quello splendido di Marsili); due su errori del portiere avversario (clamoroso, a dir poco, quello dell'ex Kebbah a Rotonda); uno su errore in uscita della difesa del Bitonto; ed un solo gol "normale", quello di Rizzo a Matera su assist di Marilungo.
Solo nove gol dicevamo, ma anche prestazioni decisamente altalenanti che vanno: dagli sfortunati pareggi interni contro Gallipoli e Gelbison alla vittoria a dir poco stiracchiata contro il Santa Maria Cilento; dalle convincenti affermazioni contro Bitonto e Matera al nulla cosmico di Pagani e alle sconcertanti, oltre che generose, tre sberle di Matino contro il Nardò.

Nel mezzo, il successo di domenica in Basilicata non certo onusto di gloria, contro una formazione comunque capace di fare quattro punti in trasferta con Casarano e Fasano, il pareggio al cloroformio di Manfredonia e quello ormai celebre contro la Palmese.

"Barletta è" è il titolo del nuovo inno della squadra. Già, ma che Barletta è quello di questa stagione? Ma soprattutto che Barletta sarà quello che dopo il Gravina è atteso nell'ordine da: Fidelis Andria, Team Altamura, Casarano, Martina e Fasano? E ancora: che Barletta vedremo alla chiusura del mercato di riparazione di dicembre?

Tutti interrogativi che inevitabilmente tifosi e addetti ai lavori si pongono, alla luce di una stagione sin qui davvero indecifrabile che vede un Barletta tutt'altro che continuo e brillante essere comunque non lontanissimo dalla vetta.

Tutti interrogativi ai quali può rispondere una sola persona. Forse due.