Ripresa Campionato di Eccellenza: arriva il parere positivo del CONI
Adesso, si attende il prossimo consiglio federale
giovedì 25 febbraio 2021
12.46
Si torna in campo quindi. La notizia è giunta in tarda serata con una nota della FIGC che annunciava il riconoscimento del tanto sospirato "interesse nazionale" per i campionati regionali di Eccellenza, al termine di una giornata non certo priva di tensioni ed equivoci manifestatisi a suon di comunicati e controcomunicati tra CONI e FIGC.
Nel pomeriggio, una nota apparsa nel sito del comitato olimpico nazionale si concludeva con un inequivocabile: "nessuna decisione sul Campionato di Eccellenza può essere attribuita al CONI che si limita a recepire quanto deciso e trasmesso dalle singole Federazioni Sportive Nazionali, quindi nel caso in questione dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio." Il che lasciava presupporre un mancato invio da parte della FIGC della richiesta formale di riconoscimento del famigerato "interesse nazionale" del campionato di Eccellenza. Tant'è vero che in molti siti che trattano le vicende del calcio dilettantistico già si iniziava a parlare di decisione rimandata alla riunione del CONI di metà marzo, il che con ogni probabilità avrebbe significato un ulteriore stucchevole rinvio della ripresa dell'attività agonistica nei massimi campionati dilettantistici regionali.
Alla nota del CONI hanno poi fatto seguito due comunicati della FIGC. Nel primo la federcalcio "conferma di aver inviato formale richiesta al CONI al fine di condividere la 'preminenza di interesse nazionale' per il Campionato di Eccellenza, con l'obiettivo di far ripartire l'attività agonistica. Ciò in virtù del fatto che, come evidenziato da una specifica richiesta del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, suddetto campionato ha diretti collegamenti con il Campionato Interregionale e prevede le fasi finali nazionali."
Nel secondo comunicato la FIGC annuncia che: "il CONI ha condiviso che il Campionato di Eccellenza può considerarsi di preminente interesse nazionale, al fine di una sua ripresa dell'attività. Per dare riscontro definitivo sulle indicazioni e sulle modalità della eventuale ripresa, l'argomento sarà posto all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Federale, in programma nei primi giorni di marzo."
Non essendo fisicamente presenti né negli uffici della FIGC, né tantomeno in quelli del CONI, naturalmente non possiamo attribuire con certezza né all'una, né all'altro le responsabilità dell'ennesimo rinvio del massimo campionato dilettantistico pugliese.
"In media stat virtus", dicevano i latini, anche se è difficile parlare di virtù quando da un lato si annuncia in pratica di non aver ricevuto idonea documentazione per poi affermare in fretta e furia di "condividere" lo status di interesse nazionale, mentre dall'altro di rivendica l'invio di suddetta documentazione per poi definire il tutto nel prossimo consiglio federale un qualcosa che – tra promozioni, retrocessioni e protocolli sanitari agevolati - era già definito nei fatti da oltre un mese.
In conclusione, non abbiamo voglia di approfondire oltre modo su chi ha sbagliato di più tra FIGC e CONI, anche perché ci sarebbe da scrivere non articoli, ma veri e propri trattati. Non fosse altro perché metteremmo a dura prova la pazienza del lettore. Quindi ci limitiamo a prendere il buono di questa vicenda, e cioè il fatto che presto torneremo a raccontarvi da bordo campo le vicende del calcio giocato. Le uniche per le quali forse vale la pena scrivere di sport
Nel pomeriggio, una nota apparsa nel sito del comitato olimpico nazionale si concludeva con un inequivocabile: "nessuna decisione sul Campionato di Eccellenza può essere attribuita al CONI che si limita a recepire quanto deciso e trasmesso dalle singole Federazioni Sportive Nazionali, quindi nel caso in questione dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio." Il che lasciava presupporre un mancato invio da parte della FIGC della richiesta formale di riconoscimento del famigerato "interesse nazionale" del campionato di Eccellenza. Tant'è vero che in molti siti che trattano le vicende del calcio dilettantistico già si iniziava a parlare di decisione rimandata alla riunione del CONI di metà marzo, il che con ogni probabilità avrebbe significato un ulteriore stucchevole rinvio della ripresa dell'attività agonistica nei massimi campionati dilettantistici regionali.
Alla nota del CONI hanno poi fatto seguito due comunicati della FIGC. Nel primo la federcalcio "conferma di aver inviato formale richiesta al CONI al fine di condividere la 'preminenza di interesse nazionale' per il Campionato di Eccellenza, con l'obiettivo di far ripartire l'attività agonistica. Ciò in virtù del fatto che, come evidenziato da una specifica richiesta del Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti, suddetto campionato ha diretti collegamenti con il Campionato Interregionale e prevede le fasi finali nazionali."
Nel secondo comunicato la FIGC annuncia che: "il CONI ha condiviso che il Campionato di Eccellenza può considerarsi di preminente interesse nazionale, al fine di una sua ripresa dell'attività. Per dare riscontro definitivo sulle indicazioni e sulle modalità della eventuale ripresa, l'argomento sarà posto all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Federale, in programma nei primi giorni di marzo."
Non essendo fisicamente presenti né negli uffici della FIGC, né tantomeno in quelli del CONI, naturalmente non possiamo attribuire con certezza né all'una, né all'altro le responsabilità dell'ennesimo rinvio del massimo campionato dilettantistico pugliese.
"In media stat virtus", dicevano i latini, anche se è difficile parlare di virtù quando da un lato si annuncia in pratica di non aver ricevuto idonea documentazione per poi affermare in fretta e furia di "condividere" lo status di interesse nazionale, mentre dall'altro di rivendica l'invio di suddetta documentazione per poi definire il tutto nel prossimo consiglio federale un qualcosa che – tra promozioni, retrocessioni e protocolli sanitari agevolati - era già definito nei fatti da oltre un mese.
In conclusione, non abbiamo voglia di approfondire oltre modo su chi ha sbagliato di più tra FIGC e CONI, anche perché ci sarebbe da scrivere non articoli, ma veri e propri trattati. Non fosse altro perché metteremmo a dura prova la pazienza del lettore. Quindi ci limitiamo a prendere il buono di questa vicenda, e cioè il fatto che presto torneremo a raccontarvi da bordo campo le vicende del calcio giocato. Le uniche per le quali forse vale la pena scrivere di sport