Premio Rotary Pietro Mennea: le voci di Inglese, Incantalupo e Disalvo
Tre riconoscimenti nel segno della Freccia del Sud
venerdì 13 giugno 2014
1.02
Da viale Giannone, dove tutto ha avuto inizio, al Castello Svevo, dove ieri se ne è celebrato l'ennesimo ricordo, ci sono poche centinaia di metri. Nel mezzo 45 anni, conditi davittorie, di successi, di corsa ma mai oltre le righe, solo davanti a tutti gli avversari. La figura di Pietro Mennea, imperitura nelle menti e nei cuori di sportivi e cittadini del mondo, oggi si perpetua anche grazie alle manifestazioni realizzate in suo ricordo. Una serata importante ieri è stata quella vissuta in Sala Rossa, dipanata tra ricordi e avvenire sotto la guida del delegato provinciale Coni Bat Isidoro Alvisi. Tre sono stati gli atleti insigniti di borse di studio da parte del Rotary Club Barletta: parliamo della campionessa italiana sui 10mila metri Veronica Inglese, il campione italiano nei 100 stile libero Francesco Disalvo e il runner Vito Incantalupo, fresco oro nei 400 metri nella prima fase regionale dei Campionati Italiani di Società Assoluti su pista
Grande orgoglio e emozioni da mascherare nelle parole dei premiati. Incantalupo, già bronzo europeo nel 2013, ha sottolineato il «valore di un premio dedicato a un'icona assoluta dello sport italiano e barlettano. Il Rotary ne onora la memoria e siamo orgogliosi di prendere parte a questa manifestazione. Si fanno spesso paragoni, parlando dei nuovi Pietro Mennea: io credo che non ci saranno nuovi Pietro Mennea, ma senza dubbio spero che ci possano essere tanti talenti di cui andare fieri. Speriamo che il premio ci porti anche fortuna, come successo agli atleti premiati nel 2014».
Concetti ribaditi da Veronica Inglese: «È un premio che ci incentiva a fare sempre meglio, riconosce i sacrifici che facciamo tutti i giorni e che ci sprona a fare sempre di più, poi essere premiati nella nostra città con un riconoscimento dedicato a Pietro Mennea è qualcosa di straordinario per noi. Sentire che Barletta ci è così vicina avvalora ulteriormente quello che facciamo: quando andiamo all'estero cerchiamo di portare sempre in alto il nome di Barletta».
Emozionato Francesco Disalvo, 16 anni, i titoli italiani sui 50 metri e sui 100 metri libero e dorso, e una forza di comunicazione pazzesca: « Sono onoratissimo di ricevere questo premio perché comunque pratico nuoto da appena due anni, e risultati per fortuna sono arrivati. È un vero onore. Voglio ringraziare di questo il mio mister, che mi sprona sempre, e i miei genitori, senza cui nulla sarebbe possibile. Pietro Mennea sicuramente è stato un grande dello sport, sono orgoglioso di questo riconoscimento intitolato a un punto di riferimento per me».
Un sogno realizzato, quello di Pietro, nato battendo sui 50 metri una Porsche color aragosta, maturato per i palcoscenici più importanti del globo terracqueo e oggi celebrato. Atleta, politico e avvocato, tre vesti per un solo habitus. Pietro Mennea correva con la mente e con il cuore. 5482 giorni "vissuti da frate trappista", come lo stesso Mennea ha spiegato in una delle sue ultime interviste, 52 volte in maglia azzurra, tantissime gioie regalate a sportivi e non. Un esempio costante, un'icona per Barletta, eppure forse Mennea è stato veramente onorato dalla sua città solo dopo la sua scomparsa, avvenuta il 21 marzo 2013. Il suo insegnamento, però, risiederà in aeternum nelle gambe e nei cuori dei suoi concittadini.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Grande orgoglio e emozioni da mascherare nelle parole dei premiati. Incantalupo, già bronzo europeo nel 2013, ha sottolineato il «valore di un premio dedicato a un'icona assoluta dello sport italiano e barlettano. Il Rotary ne onora la memoria e siamo orgogliosi di prendere parte a questa manifestazione. Si fanno spesso paragoni, parlando dei nuovi Pietro Mennea: io credo che non ci saranno nuovi Pietro Mennea, ma senza dubbio spero che ci possano essere tanti talenti di cui andare fieri. Speriamo che il premio ci porti anche fortuna, come successo agli atleti premiati nel 2014».
Concetti ribaditi da Veronica Inglese: «È un premio che ci incentiva a fare sempre meglio, riconosce i sacrifici che facciamo tutti i giorni e che ci sprona a fare sempre di più, poi essere premiati nella nostra città con un riconoscimento dedicato a Pietro Mennea è qualcosa di straordinario per noi. Sentire che Barletta ci è così vicina avvalora ulteriormente quello che facciamo: quando andiamo all'estero cerchiamo di portare sempre in alto il nome di Barletta».
Emozionato Francesco Disalvo, 16 anni, i titoli italiani sui 50 metri e sui 100 metri libero e dorso, e una forza di comunicazione pazzesca: « Sono onoratissimo di ricevere questo premio perché comunque pratico nuoto da appena due anni, e risultati per fortuna sono arrivati. È un vero onore. Voglio ringraziare di questo il mio mister, che mi sprona sempre, e i miei genitori, senza cui nulla sarebbe possibile. Pietro Mennea sicuramente è stato un grande dello sport, sono orgoglioso di questo riconoscimento intitolato a un punto di riferimento per me».
Un sogno realizzato, quello di Pietro, nato battendo sui 50 metri una Porsche color aragosta, maturato per i palcoscenici più importanti del globo terracqueo e oggi celebrato. Atleta, politico e avvocato, tre vesti per un solo habitus. Pietro Mennea correva con la mente e con il cuore. 5482 giorni "vissuti da frate trappista", come lo stesso Mennea ha spiegato in una delle sue ultime interviste, 52 volte in maglia azzurra, tantissime gioie regalate a sportivi e non. Un esempio costante, un'icona per Barletta, eppure forse Mennea è stato veramente onorato dalla sua città solo dopo la sua scomparsa, avvenuta il 21 marzo 2013. Il suo insegnamento, però, risiederà in aeternum nelle gambe e nei cuori dei suoi concittadini.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Si ringrazia per la preziosa collaborazione Enrico Gorgoglione