Perpignano story, l'atto finale?
Il n. 1 di via Vittorio Veneto promette la Lega Pro, ma con quali requisiti?
giovedì 25 giugno 2015
Giuseppe Perpignano proprio non vuole mollare. Nonostante sia nella condizione di "uomo solo al comando" (si narra che ieri si sia presentato completamente solo al "Puttilli" e che abbia raccolto personalmente le ultime carte e gli ultimi scatoloni presenti nell'impianto sportivo barlettano), l'immobiliarista genovese non ne vuol proprio sapere di gettare la spugna e lasciare il Barletta al proprio destino. In occasione dell'incontro che ha portato alla restituzione al Comune di Barletta dello stadio "Puttilli", ponendo fine ad una vicenda (l'ennesima di questa stagione) grottesca, il n.1 di via Vittorio Veneto avrebbe annunciato all'assessore Divincenzo e alla dirigente Scommegna l'intenzione di iscrivere il Barletta alla Lega Pro 2015-2016. Dopo un anno di promesse non mantenute e situazioni a dir poco discutibili, un'affermazione del genere non ha certo suscitato l'entusiasmo dell'ambiente biancorosso, ormai disilluso e privo di qualsiasi fiducia nell'uomo venuto da Genova.
Lega Pro? Sì ma come?
Questa mancanza di fiducia, è assolutamente giustificata, come giustificato e lecito è porsi la domanda, con quali requisiti Perpignano vorrebbe iscrivere la squadra? Per l'iscrizione alla Lega Pro l'unico aspetto che improrogabilmente va saldato entro il 30 giugno è la domanda con il pagamento di € 35.000, vero, ma al tempo stesso la società ha debiti verso gli enti contributivi, non ha ancora saldato gli stipendi del bimestre marzo-aprile (aspetto che andrebbe ottemperato entro la giornata di oggi) e dovrà comunque trovare il denaro necessario per la fidejussione (400mila euro). Se a tutto questo aggiungiamo che al momento l'S.S. Barletta non dispone di uno stadio il quadro è completo e se poi ci vogliamo anche mettere una bella cornice provvediamo con il ricordare che sul Barletta pendono anche gli effetti dell'inchiesta "Dirty Soccer". Nonostante tutto questo Perpignano non sembra intenzionato a mollare tanto che per la giornata di domani sarebbe fissato un incontro con Federico Trani per discutere della ricapitalizzazione, anche se a dire il vero è molto molto difficile che tale incontro avvenga.
Non ci resta che attendere
Al netto di tutto questo, non ci resta che attendere l'evolversi degli eventi e le ultime mosse di Perpignano, e ad essere con il fiato sospeso sono diverse componenti. Oltre, ovviamente, alla tifoseria ad attendere lo sviluppo della situazione ci sono gli 11 calciatori tesserati tra cui titolari dello scorso anno come De rose, Quadri, Liverani, Stendardo e Fall che nonostante possano vantare l'interesse di squadre anche di serie B devono comunque attendere di conoscere il destino della società biancorossa perchè appare difficile che un acquirente possa decidere di ingaggiarli pagando il cartellino ad una società sull'orlo del baratro. Sullo sfondo ci sarebbe anche Pasquale Di Cosola con la sua cordata, che in caso di ripartenza dalla serie D sembrerebbe voler dare il via ad un nuovo capitolo della storia calcistica barlettana, ma questa è un'altra storia. Ed allora, la Perpignano story continua, in attesa che vada in scena l'ultimo atto.
Lega Pro? Sì ma come?
Questa mancanza di fiducia, è assolutamente giustificata, come giustificato e lecito è porsi la domanda, con quali requisiti Perpignano vorrebbe iscrivere la squadra? Per l'iscrizione alla Lega Pro l'unico aspetto che improrogabilmente va saldato entro il 30 giugno è la domanda con il pagamento di € 35.000, vero, ma al tempo stesso la società ha debiti verso gli enti contributivi, non ha ancora saldato gli stipendi del bimestre marzo-aprile (aspetto che andrebbe ottemperato entro la giornata di oggi) e dovrà comunque trovare il denaro necessario per la fidejussione (400mila euro). Se a tutto questo aggiungiamo che al momento l'S.S. Barletta non dispone di uno stadio il quadro è completo e se poi ci vogliamo anche mettere una bella cornice provvediamo con il ricordare che sul Barletta pendono anche gli effetti dell'inchiesta "Dirty Soccer". Nonostante tutto questo Perpignano non sembra intenzionato a mollare tanto che per la giornata di domani sarebbe fissato un incontro con Federico Trani per discutere della ricapitalizzazione, anche se a dire il vero è molto molto difficile che tale incontro avvenga.
Non ci resta che attendere
Al netto di tutto questo, non ci resta che attendere l'evolversi degli eventi e le ultime mosse di Perpignano, e ad essere con il fiato sospeso sono diverse componenti. Oltre, ovviamente, alla tifoseria ad attendere lo sviluppo della situazione ci sono gli 11 calciatori tesserati tra cui titolari dello scorso anno come De rose, Quadri, Liverani, Stendardo e Fall che nonostante possano vantare l'interesse di squadre anche di serie B devono comunque attendere di conoscere il destino della società biancorossa perchè appare difficile che un acquirente possa decidere di ingaggiarli pagando il cartellino ad una società sull'orlo del baratro. Sullo sfondo ci sarebbe anche Pasquale Di Cosola con la sua cordata, che in caso di ripartenza dalla serie D sembrerebbe voler dare il via ad un nuovo capitolo della storia calcistica barlettana, ma questa è un'altra storia. Ed allora, la Perpignano story continua, in attesa che vada in scena l'ultimo atto.