Odissea “Puttilli”: l’ASD Barletta 1922 chiama la politica ad un’assunzione di responsabilità

Tra squalifiche del campo e questione stadio, inizia in salita l’avventura in Serie D del Barletta

giovedì 19 maggio 2022
A cura di Cosimo Campanella
Un fumogeno, 4 sassi di medie dimensioni (gli spalti del "Manlio Scopigno" di Rieti sono in metallo zincato), alcune bottigliette d'acqua (per altro lanciate all'indirizzo dei giocatori di entrambe le squadre affinchè ne facessero l'uso "tradizionale", visto il caldo intenso) e qualche parola di troppo rivolta ad un componente del direttivo della Lega Nazionale Dilettanti.

Queste le motivazioni con le quali il giudice sportivo ha comminato nei confronti dell'ASD Barletta 1922 un turno di squalifica del campo con gara da disputarsi a porte chiuse e 3000 euro di multa. Tutto questo ad appena dieci giorni dall'aggressione di tipo squadrista subita a Taranto dall'ex presidente del Barletta Francesco Sfrecola e da suo figlio, oltre che dai gravi danneggiamenti inflitti ad alcune auto di tifosi del Martina, e a quella dell'ex sindaco di Barletta Mino Cannito, per i quali non vi è stata conseguenza alcuna. Ora, d'accordo che non giocava il Taranto, ma anche un muflone sordo-muto sarebbe perfettamente in grado di capire chi, come, quando e perchè si è reso autore dei deprecabili episodi dello scorso 8 maggio nei pressi dello stadio "Iacovone".

Non inizia quindi nel migliore dei modi l'avventura in Serie D dell'ASD Barletta 1922 fresco di "triplete", anche perchè oltre al turno di squalifica del campo c'è da fare i conti con il riaffacciarsi all'orizzonte della questione "Puttilli", a proposito della quale pare si sia manifestata l'esigenza di ulteriori lavori: in particolare riguardanti le docce, l'accesso in sicurezza alla copertura della tribuna, e l'installazione della cabina elettrica.

Ad impensierire gli sportivi biancorossi e ad indispettire ulteriormente la società - tanto da costringere uno dei soci ad annunciare il proprio disimpegno - ha però contribuito soprattutto lo scarno comunicato con il quale le autorità comunali ha annunciato di aver affidato alla BarSa la gestione dello stadio per i prossimi sette mesi, menzionando inoltre la possibilità per chiunque abbia la necessità di utilizzare manto erboso e pista di atletica di presentare apposita istanza presso l'Ufficio Sport previo pagamento del ticket.

Tutto come prima insomma, nell'attesa degli ormai mitologici sopralluoghi atti all'ottenimento della tanto sospirata riapertura al pubblico dell'impianto di Via Vittorio Veneto.
Ora, al netto dei comunicati ufficiali, la sensazione, molto forte in città, è che qualche fastidioso problema ancora sussiste, e a tal proposito la società ASD Barletta 1922, allo scopo di vederci chiaro e di ottenere risposte certe, ha indetto per la giornata di venerdì una conferenza stampa alla quale sono stati invitati tutti e quattro i candidati sindaci alle elezioni del prossimo 12 giugno.

Ora, essendo la città di Barletta amministrata almeno fino a luglio dal Commissario Prefettizio, tutto questo purtroppo fa pensare che la questione Puttilli resterà di attualità per almeno altri tre mesi, visto e considerato che tra elezioni , eventuale ballottaggio, proclamazione degli eletti, insediamento del nuovo Consiglio comunale, elezione del presidente dell'assemblea e bilancio da approvare entro fine luglio, la nuova amministrazione comunale non potrà affrontare la grana "Puttilli" che dai primi di agosto.

Naturalmente, in quanto barlettani anche noi, saremmo felicissimi di sbagliarci circa i tempi, anche perchè vista l'eventualità ventilata dalla società di mollare tutto in assenza dello stadio, i tifosi sono ormai (giustamente) sul piede di guerra.