Michele Dibenedetto: «Riparto con il progetto Audace, fatto il possibile per prendere il Barletta»
L'imprenditore barlettano in conferenza stampa
giovedì 6 giugno 2024
18.46
«Ho fatto tutto quanto era possibile per acquisire il Barletta 1922 che è la mia squadra del cuore, ma non è bastato. Ora profonderò tutte le mie energie con questo nuovo progetto che non è alternativo alla prima squadra della città, ma voglio portarlo il più in alto possibile». Domani sarebbe scaduto il suo ultimatum a Mario Dimiccoli per l'acquisto del Barletta 1922, l'ex presidente onorario ha deciso però di cedere la maggioranza del club a Marco Arturo Romano e per Michele Dibenedetto si apre un'altra strada: quella della presidenza dell'Audace Barletta. L'imprenditore barlettano, titolare di Sicur.a.l.a. ha lanciato in conferenza stampa la sua nuova sfida.
«Quello che nasce oggi - ha spiegato Dibenedetto - è un progetto nuovo non alternativo al Barletta 1922, ma con l'ambizione di raggiungere traguardi importanti. Auguro il meglio al club biancorosso, noi andiamo avanti per la nostra strada in assoluta serenità». A proposito del Barletta, inevitabile il riferimento all'esito delle trattative. Lo scorso 2 giugno Dibenedetto incontrava Dimiccoli per provare a trovare un accordo, ma il 30 maggio l'onorario aveva già ratificato la cessione a Romano: «questo - ha spiegato Dibenedetto - fa parte del gioco, delle trattative. Evidentemente la società ha scelto qualcosa di diverso, io posso dirvi di aver fatto tutto il possibile per chiudere l'acquisto del Barletta 1922 e forse l'esito non è stato positivo per me perchè volevo rilevare il 100% delle quote. Posso dirvi che la nuova proprietà ha contattato qualcuno di noi, ma non c'è verso di collaborare: concentriamo le nostre risorse su un unico progetto, quello che rinasce oggi».
A proposito del nuovo progetto Audace, Dibenedetto ha evidenziato la multidisciplinarità che vedrà partecipi atleti come Eusebio Haliti ed ha comunicato che la squadra «giocherà le partite interne allo stadio "Puttilli" auspicando un ripescaggio in Promozione». Per i nomi dei soci e dello staff tecnico bisognerà attendere «la prossima settimana».
Questa l'intervista integrale a Michele Dibenedetto
«Quello che nasce oggi - ha spiegato Dibenedetto - è un progetto nuovo non alternativo al Barletta 1922, ma con l'ambizione di raggiungere traguardi importanti. Auguro il meglio al club biancorosso, noi andiamo avanti per la nostra strada in assoluta serenità». A proposito del Barletta, inevitabile il riferimento all'esito delle trattative. Lo scorso 2 giugno Dibenedetto incontrava Dimiccoli per provare a trovare un accordo, ma il 30 maggio l'onorario aveva già ratificato la cessione a Romano: «questo - ha spiegato Dibenedetto - fa parte del gioco, delle trattative. Evidentemente la società ha scelto qualcosa di diverso, io posso dirvi di aver fatto tutto il possibile per chiudere l'acquisto del Barletta 1922 e forse l'esito non è stato positivo per me perchè volevo rilevare il 100% delle quote. Posso dirvi che la nuova proprietà ha contattato qualcuno di noi, ma non c'è verso di collaborare: concentriamo le nostre risorse su un unico progetto, quello che rinasce oggi».
A proposito del nuovo progetto Audace, Dibenedetto ha evidenziato la multidisciplinarità che vedrà partecipi atleti come Eusebio Haliti ed ha comunicato che la squadra «giocherà le partite interne allo stadio "Puttilli" auspicando un ripescaggio in Promozione». Per i nomi dei soci e dello staff tecnico bisognerà attendere «la prossima settimana».
Questa l'intervista integrale a Michele Dibenedetto