Matera-Barletta 0-1: esame pienamente superato, anche se quel finale...
Successo importantissimo dei biancorossi, che espugnano il “Salerno” dopo 48 anni, e accorciano sulle prime
martedì 17 ottobre 2023
9.01
In sede di presentazione del match tra Matera e Barletta, avevamo scritto, in merito alla stagione del nuovo Barletta targato Ginestra, di un importantissimo esame di maturità che avrebbe certamente fornito un indirizzo ben preciso riguardo alle ambizioni biancorosse nel campionato in corso.
Se guardiamo al punteggio finale, e soprattutto alla prestazione di assoluta personalità della prima frazione di gioco, il Barletta supera questa importante verifica a pieni voti. Unico neo, i troppi potenziali pericoli corsi paradossalmente, ma neanche tanto, da quando i biancorossi hanno potuto usufruire della superiorità numerica figlia della sciocchezza compiuta dal materano Cipolletta che, già ammonito, pensa bene di tentare in piena area barlettana una mal riuscita riedizione della "mano de Dios", trentasette anni dopo quella originale di Maradona a Città del Messico.
Con l'uomo in più, il Barletta, forse ha commesso l'errore di dare troppo presto per conclusa una partita che invece proprio nel finale ha riservato i maggiori brividi per la tifoseria biancorossa, con la clamorosa occasione mancata dall'ex Infantino, e con un paio di situazioni nell'area difesa da Sapri che hanno suscitato più di qualche mugugno tra la tifoseria biancazzurra e non solo.
Un errore, quello di staccare la spina su di una gara fin lì ampiamente sotto controllo, che il Barletta attuale non può e non deve permettersi, soprattutto alla luce di una fase di finalizzazione ancora ben lungi dall'essere ben oliata, se consideriamo che le uniche due segnature in campionato da parte degli attaccanti biancorossi sono arrivate una su rigore e l'altra su colossale topica difensiva degli avversari.
Ma detto di ciò che va ancora migliorato in questa squadra, c'è da prendere atto che questo Barletta, pur privo domenica del suo uomo più rappresentativo, ha confermato i progressi già visti nei match casalinghi contro Gallipoli e Bitonto e che a conti fatti, la differenza, a questo punto della stagione, tra il Barletta trascinante dello scorso anno, e quello tanto criticato e vituperato di questi mesi, sta nel non aver fatto gol contro il Gallipoli al termine di una partita per altro stradominata. Si, d'accordo, c'è stato anche il faticosissimo e forse immeritato successo interno con il Santa Maria Cilento, ma qualcuno tra i più precisini ricorda l'altrettanto immeritata vittoria dello scorso anno in casa del Bitonto (e neanche tanto, visto che si giocava a Bisceglie con larghissima prevalenza sugli spalti del tifo barlettano) arrivato solo su autorete?
Come già annunciato nei titoli, la vittoria di Matera permette al Barletta di accorciare notevolmente sulle big di questo inizio di campionato, grazie soprattutto al pareggio del "Degli Ulivi" tra Fidelis Andria e Altamura (reti di Errico per i murgiani, e di Strambelli su rigore per gli andriesi), giunto al termine di una partita piuttosto bloccata dal punto di vista delle emozioni.
Alle spalle della Team Altamura capolista ora c'è solitario il Martina, che riesce a spuntarla solo all'ultimo respiro sul campo del fanalino di coda Palmese con un pirotecnico 4-3.
A quota dodici punti, appaiate alla Fidelis Andria, troviamo ora la Paganese, che vince di misura sul campo del Bitonto grazie a un erroraccio del portiere neroverde Diamè, e il solido Fasano, che la spunta per 2-1 sul campo della quotata Gelbison, prossima avversaria del Barletta domenica prossima al Puttilli.
Dietro a Barletta e Gelbison, appaiati a quota nove troviamo ora il Casarano, reduce dall'importante successo di misura sul campo del Gravina, ed un Angri decisamente in palla, dopo un inizio piuttosto negativo, che ha sconfitto per il Rotonda a domicilio con il punteggio di 3-2.
Torna al successo anche il Nardò, che sul campo di Matino rifila al Gallipoli il medesimo trattamento riservato due settimane fa al Barletta grazie alla doppietta di Dammacco e al gol di Gentile.
Per quanto riguarda la zona calda della classifica, infine, da segnalare la grossa occasione sprecata dal Manfredonia, raggiunto sul 1-1 sul proprio campo dal Santa Maria Cilento a pochi minuti dal fischio finale.
Se guardiamo al punteggio finale, e soprattutto alla prestazione di assoluta personalità della prima frazione di gioco, il Barletta supera questa importante verifica a pieni voti. Unico neo, i troppi potenziali pericoli corsi paradossalmente, ma neanche tanto, da quando i biancorossi hanno potuto usufruire della superiorità numerica figlia della sciocchezza compiuta dal materano Cipolletta che, già ammonito, pensa bene di tentare in piena area barlettana una mal riuscita riedizione della "mano de Dios", trentasette anni dopo quella originale di Maradona a Città del Messico.
Con l'uomo in più, il Barletta, forse ha commesso l'errore di dare troppo presto per conclusa una partita che invece proprio nel finale ha riservato i maggiori brividi per la tifoseria biancorossa, con la clamorosa occasione mancata dall'ex Infantino, e con un paio di situazioni nell'area difesa da Sapri che hanno suscitato più di qualche mugugno tra la tifoseria biancazzurra e non solo.
Un errore, quello di staccare la spina su di una gara fin lì ampiamente sotto controllo, che il Barletta attuale non può e non deve permettersi, soprattutto alla luce di una fase di finalizzazione ancora ben lungi dall'essere ben oliata, se consideriamo che le uniche due segnature in campionato da parte degli attaccanti biancorossi sono arrivate una su rigore e l'altra su colossale topica difensiva degli avversari.
Ma detto di ciò che va ancora migliorato in questa squadra, c'è da prendere atto che questo Barletta, pur privo domenica del suo uomo più rappresentativo, ha confermato i progressi già visti nei match casalinghi contro Gallipoli e Bitonto e che a conti fatti, la differenza, a questo punto della stagione, tra il Barletta trascinante dello scorso anno, e quello tanto criticato e vituperato di questi mesi, sta nel non aver fatto gol contro il Gallipoli al termine di una partita per altro stradominata. Si, d'accordo, c'è stato anche il faticosissimo e forse immeritato successo interno con il Santa Maria Cilento, ma qualcuno tra i più precisini ricorda l'altrettanto immeritata vittoria dello scorso anno in casa del Bitonto (e neanche tanto, visto che si giocava a Bisceglie con larghissima prevalenza sugli spalti del tifo barlettano) arrivato solo su autorete?
Come già annunciato nei titoli, la vittoria di Matera permette al Barletta di accorciare notevolmente sulle big di questo inizio di campionato, grazie soprattutto al pareggio del "Degli Ulivi" tra Fidelis Andria e Altamura (reti di Errico per i murgiani, e di Strambelli su rigore per gli andriesi), giunto al termine di una partita piuttosto bloccata dal punto di vista delle emozioni.
Alle spalle della Team Altamura capolista ora c'è solitario il Martina, che riesce a spuntarla solo all'ultimo respiro sul campo del fanalino di coda Palmese con un pirotecnico 4-3.
A quota dodici punti, appaiate alla Fidelis Andria, troviamo ora la Paganese, che vince di misura sul campo del Bitonto grazie a un erroraccio del portiere neroverde Diamè, e il solido Fasano, che la spunta per 2-1 sul campo della quotata Gelbison, prossima avversaria del Barletta domenica prossima al Puttilli.
Dietro a Barletta e Gelbison, appaiati a quota nove troviamo ora il Casarano, reduce dall'importante successo di misura sul campo del Gravina, ed un Angri decisamente in palla, dopo un inizio piuttosto negativo, che ha sconfitto per il Rotonda a domicilio con il punteggio di 3-2.
Torna al successo anche il Nardò, che sul campo di Matino rifila al Gallipoli il medesimo trattamento riservato due settimane fa al Barletta grazie alla doppietta di Dammacco e al gol di Gentile.
Per quanto riguarda la zona calda della classifica, infine, da segnalare la grossa occasione sprecata dal Manfredonia, raggiunto sul 1-1 sul proprio campo dal Santa Maria Cilento a pochi minuti dal fischio finale.