Marcio Josè Dalcin: «Sono tornato in Italia per vincere»

Il portiere brasiliano pronto per la nuova esperienza con la Futsal Barletta

lunedì 14 settembre 2015 0.00
Primo colpo di mercato del ds Angelo Chisena, Marcio Josè Dalcin è nato a Carazinho il 7 settembre 1982 e proviene dalla GEA Gremio Esportivo America (Serie A brasiliana). Elemento di comprovata esperienza per la serie cadetta, dove il club barlettano si prepara alla quarta stagione consecutiva ed è reduce dal brillante campionato 2014/2015, l'estremo difensore carioca ha rilasciato alcune dichiarazioni dalle colonne del sito ufficiale fra presente, passato e futuro.

Marcio, benvenuto nella Città della Disfida. Cosa ti ha spinto a lasciare il Brasile per tornare a giocare nel nostro Paese?
«Innanzitutto vorrei ringraziare la società e tutti i ragazzi per la straordinaria accoglienza e per la fiducia che hanno riposto in me. Per quanto riguarda la scelta di tornare qui, decisiva è stata la voglia di vincere un campionato italiano visto che i miei titoli sono stati conquistati tutti in Brasile. Importanti sono state anche le ottime referenze giunte dal mio amico Rafinha, che mi ha parlato di un progetto serio ed ambizioso. Poi dopo una chiacchierata con il Direttore Sportivo Angelo Chisena non ho più avuto dubbi e ho capito che questa era un'occasione da cogliere al volo».

Che tipo di gruppo hai trovato? E cosa pensi dell'ambiente e della città?
«Tutto molto bello e non sono frasi di circostanza. Il gruppo è forte e unito, sembra davvero di essere in una grande famiglia. Con il giusto atteggiamento Cc sono tutte le condizioni per disputare una stagione importante. Non mi posso lamentare neanche della città, mi sono appassionato a prima vista. La definirei incantevole».

L'anno scorso in Brasile hai disputato un campionato di grandissimo livello nelle fila del GEA Gremio Esportivo America. Quali differenze noti tra il futsal carioca e quello italiano?
«Sono reduce da una stagione entusiasmante nella quale ho vinto il campionato della Serie Oro del futsal gaucho Rio Grande Do Sul, ma ho ancora voglia di vincere. Non penso ci siano grandi differenze tra il futsal italiano e quello carioca, parliamo in entrambi i casi di campionati molto fisici in cui spesso la grinta e la determinazione fanno la differenza».

Il Futsal Barletta ha dimostrato di voler fare le cose in grande affiancandoti Leopoldo Mastrorilli, un portiere ben conosciuto nell'ambiente barlettano per la straordinaria stagione disputata tre anni fa nelle fila biancorosse. Che rapporto hai con il tuo collega?
«Nella mia carriera ho sempre avuto un buon rapporto con gli altri portieri. Credo questo sia fondamentale per essere sereni e per rendere al massimo. Poi avere accanto un portiere forte come Leopoldo è assolutamente un valore aggiunto».