Lega Pro, poste ieri le basi per un torneo a 60 squadre

Interessante incontro presso l'Ara Pacis di Roma

mercoledì 22 febbraio 2012 10.55
A cura di Luca Guerra
Dopo i tanti e annosi rumors, la Lega Pro a 60 squadre pare avvicinarsi a piccoli passi a diventare una solida realtà. All'Auditorium dell'Ara Pacis di Roma si sono riunite nella giornata di ieri le istituzioni del calcio italiano, dello sport e i club di Lega Pro. Dopo i saluti del presidente del Coni, Giovanni Petrucci e del presidente Figc, Giancarlo Abete si sono susseguiti gli interventi di esperti del settore economico-finanziario e di gestioni di aziende. Al convegno erano presenti anche Maurizio Beretta, Andrea Abodi, Antonio Matarrese, Franco Carraro, Umberto Calcagno, Stefano Farina, Francesco Tagliente, Roberto Massucci oltre ai presidenti e dirigenti dei club di Lega Pro.

"Più che un convegno - ha dichiarato Mario Macalli, presidente della Lega Pro, sul sito ufficiale della Lega - e' stato un momento di confronto e condivisione sulla gestione dei club, in relazione alla crisi e al contesto attuale. Il calcio non puo' più reggere costi alti. I tempi sono cambiati e la crisi economico-finanziaria che colpisce, inducono a riflettere e a pensare ad una tipologia innovativa per far accedere i giovani, del tipo apprendistato/formazione".

La Lega Pro ha affidato ad un gruppo di lavoro denominato "Comitato Tecnico Scientifico", presieduto dal Prof. Victor Uckmar e composto da professionisti esperti aziendalisti con conoscenza del settore, il compito di svolgere una indagine sullo stato delle società appartenenti alla Lega stessa, Le indagini sono state rivolte soprattutto alle strutture delle società, alla loro funzionalità ed alle attività sociali collegate a quella sportiva, con particolare riferimento a quelle che hanno avuto come soggetti i giovani ed il territorio.

"Abbiamo creato un'occasione con il convegno -questo il commento a margine dell'evento del raggiante Francesco Ghirelli, direttore Lega Pro - per passare dalle riflessioni ad azioni strategiche concrete: partiamo da questi punti per raggiungere l'obiettivo. La crisi ci "offre" un'opportunita': agire per cambiare e per attuare la riforma del calcio".