Lega Pro, la rabbia di Ghirelli sulla lotta alle frodi sportive
«La criminalità non è un gioco»
giovedì 5 aprile 2012
15.21
Si allarga a macchia d'olio lo scandalo-calcioscommesse, e dalla giornata di ieri, altre 4 partite dei campionati di Lega Pro 2010/2011, stando a quanto riportato nell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, sono nel mirino della Procura Federale. Pronta è arrivata la replica della dirigenza della lega con sede a Firenze: «Da ieri circolano partite di Lega Pro dell'attuale campionato – dichiara Francesco Ghirelli, direttore della Lega Pro, sul sito ufficiale della Lega - e sono derivazione prevalente del lavoro di Sportradar, l'agenzia con cui lavoriamo nel contrastare le bande criminali che cercano di contraffare le scommesse sportive. Tutte le partite di Lega Pro sono sotto controllo, quelle tre/quattro di cui si parla sono da esaminare da parte degli organi preposti. Tirare, ora, una conclusione sarebbe prematuro. C' è un elemento preoccupante – dichiara Ghirelli - e lo voglio denunciare pubblicamente. Come avviene la catena di segnalazione sulle partite da attenzionare? Sportradar lo comunica a me, comunico il primo alert a chi FIGC/UISS mi ha indicato. Poi, se segue rapporto dettagliato di Sportradar, ripeto l'invio. Escono le notizie sulle partite attenzionate sui giornali o attraverso TV, o sono stato io o qualcuno nei passaggi successivi».
E' un Ghirelli teso e arrabbiato per il procedimento delle indagini, soprattutto per le "fughe di notizie": «E' bene chiarire una cosa, se qualcuno passa le notizie e non si individua, dalla prossima volta lo farò io. Sono il primo a saperlo e perché dovrei fare il "fesso" con i giornalisti? Io lo so perchè non devo farlo e, quindi, non lo farò nonostante quanto successo: a) le indagini sono in corso e avvantaggerei i delinquenti nel caso ci fosse il dolo o accenderei una cattiva luce, se gli accertamenti si concludessero senza aver rilevato il reato, b) noi abbiamo istituito un Integrity Office con lo scopo di combattere le frodi anche offrendo una sponda riservata per chi volesse collaborare, ovviamente trasferendo in tempo reale all'Autorita' preposta. Il danno di far circolare questi dati (non mi riferisco ai giornalisti, fanno il loro lavoro)è serio. La lotta alle frodi non è un gioco e nemmeno un modo per fare relazioni o pubblicità! Spero che qualcuno almeno si renda conto di quanto siamo irritati».
E' un Ghirelli teso e arrabbiato per il procedimento delle indagini, soprattutto per le "fughe di notizie": «E' bene chiarire una cosa, se qualcuno passa le notizie e non si individua, dalla prossima volta lo farò io. Sono il primo a saperlo e perché dovrei fare il "fesso" con i giornalisti? Io lo so perchè non devo farlo e, quindi, non lo farò nonostante quanto successo: a) le indagini sono in corso e avvantaggerei i delinquenti nel caso ci fosse il dolo o accenderei una cattiva luce, se gli accertamenti si concludessero senza aver rilevato il reato, b) noi abbiamo istituito un Integrity Office con lo scopo di combattere le frodi anche offrendo una sponda riservata per chi volesse collaborare, ovviamente trasferendo in tempo reale all'Autorita' preposta. Il danno di far circolare questi dati (non mi riferisco ai giornalisti, fanno il loro lavoro)è serio. La lotta alle frodi non è un gioco e nemmeno un modo per fare relazioni o pubblicità! Spero che qualcuno almeno si renda conto di quanto siamo irritati».