Lega Pro, 1^ Divisione, la Flop 11 del turno numero 20
Piacenza, buio totale. A picco Bassano Virtus e Triestina
mercoledì 25 gennaio 2012
0.51
E' andato in archivio nello scorso weekend il turno numero 20 del campionato di Prima Divisione, girone B: giornata all'insegna del testacoda, che ha prodotto una piccola "frattura", pari a 5 punti, tra la prima e la seconda metà della graduatoria. Con il terzo turno del girone di ritorno arriva anche la puntata numero 20 di Flop 11, l'esclusivo contenitore targato Barlettalife che raccoglie settimanalmente i nomi dei calciatori meno in forma del weekend nel campionato in corso. Esultano e risalgono la china Cremonese e Spezia, colpaccio del Sud Tirol a Frosinone, davanti ai canarini "spennati", rallentano tra le mura amiche Virtus Lanciano e Pergocrema, l'Andria sgambetta il Barletta nel derby della Bat, allungano in vetta Siracusa e Trapani, mentre il Portogruaro subisce il sorpasso della Carrarese. Colpaccio del Sud Tirol a Frosinone, davanti ai canarini "spennati", mentre esultano e risalgono la china Spezia e Cremonese sui terreni di Piacenza e Bassano del Grappa. Proprio i giallorossi di mister Osvaldo Jaconi, peggior allenatore della settimana e seduto quindi sulla panchina della Flop 11, sono il team più rappresentato con 3 elementi, seguiti da Piacenza e Triestina a quota 2. Jaconi, a dispetto della sua esperienza, non riesce ancora a trovare il bandolo della matassa per uscire dalla crisi e accusa il quinto ko consecutivo. E ora la sua panchina balla...
Flop disposta con un 4-4-2 a trazione anteriore: tra i pali seconda presenza consecutiva per Vincenzo Grillo del Bassano Virtus. L'esperto portiere classe 1977, dopo aver "toppato" la prestazione nella sconfitta interna con il Pergocrema della scorsa settimana, denuncia diverse incertezze nel ko del "Mercante" contro la Cremonese, risultando poco preciso sulle reti che indirizzano la gara verso il fortino grigiorosso della Cremonese, messe a segno da Rigione e Bocalon. C'è purtroppo anche il suo zampino nell'ultima posizione dei veneti...
Retroguardia con centinaia di presenze in serie B, ma la domenica appena trascorsa ha dimostrato che il curriculum vale ben poco sui terreni di Lega Pro: sulla corsia di destra Dario D'Ambrosio della Triestina, gemello del Danilo di proprietà del Torino, che al "Di Simone" di Siracusa manda in campo la sua brutta copia, a tratti "scherzata" da Longoni e Mancosu quando gli aretusei attaccavano a sinistra. Nel cuore della difesa due atleti sulla trentina come Massimo Melucci del Piacenza, che l'ha superata da 3 anni, e Nicholas Guidi, 29enne stopper del Frosinone, che vedono aumentare a dismisura lo spread tra età e rendimento sul campo: in bambola sul centro di Marotta lo stopper piacentino, preso d'infilata a più riprese dal rapido attacco altoatesino il centrale del Frosinone, che provoca anche un rigore (poi fallito da Fischnaller) e lascia i suoi in 10 a 30' dalla fine, decretando di fatto con largo anticipo il termine delle speranze di rimonta ciociare. Completa la linea arretrata a 4 Roberto Cortellini della Feralpisalò: perde il confronto diretto con il trapanese Caccetta, che lo brucia in occasione del centro che vale il pareggio granata, e conferma che i bei tempi di Brescia sono ben lontani.
La matita rossa domina nel settore mediano, infarcito di calciatori che hanno visto la loro domenica sportiva costellata di errori: davanti alla difesa Simone Guerri, capitano di un Barletta che va alla deriva al "Degli Ulivi" di Andria, complice un finale di partita disastroso. Il duello a distanza con il biancazzurro Paolucci spiega perchè il secondo sia passato al Cittadella, in serie B, all'indomani del match. Da un toscanaccio di nascita a uno che la regione di Dante la porta...nel cognome: è Cristian Lucca, centrocampista difensivo classe 1990 in forza al Bassano Virtus, a distinguersi in negativo nella sfida del "Mercante" contro la Cremonese, dove gli avversari Pestrin e Dettori lo portano a scuola spesso e volentieri. Se al centro non si ride va peggio sulle fasce: a destra Cesar Tamayo Pinares della Triestina, non pervenuto in quel di Siracusa dove si interstardisce inutilmente alla ricerca del dribbling anzichè giocare semplice e merita la sostituzione con Motta. Una "vecchia volpe" dei campi di A e B, al ritorno in Lega Pro quest'anno, blinda il centrocampo: è Andrea Pisanu l'indiziato numero 1 per il pareggio del Prato in quel di Lanciano, dove i biancoblù di Esposito non portano via i tre punti per l'errore dell'ex bolognese, che fallisce una palla d'oro cincischiando a lungo a tu per tu con l'estremo frentano Aridità: arrugginito.
Attacco che vede protagonisti due attaccanti emergenti, sommersi dalle difese avversarie per una domenica: il tandem offensivo è infatti composto da Simone Guerra, attaccante del Piacenza che nella sfida interna persa dagli emiliani contro lo Spezia si trasforma da valore aggiunto in peso da rimorchiare per il suo compagno Guzman. Forse le voci di mercato, forse la tempesta societaria in casa dei "lupi", sta di fatto che la promettente punta classe 1989 sta attraversando un periodo di evidente appannamento. Al suo fianco un altro centravanti sul punto di spiccare le ali verso la serie B, ma con le polveri bagnate nell'ultimo turno: parliamo di Devis Curiale della Triestina, incapace di pungere e offrire sostegno a Godeas in quel di Siracusa, dove sbatte contro la difesa siciliana con annessi dolori (sportivi) che neanche la Bora...
Il poco onorevole gagliardetto di maglia nera, priva delle bande tricolore che ne adornano le divise in questa stagione, tra i direttori di gara va al signor Francesco Borriello della sezione di Mantova, inopinato one-man-show nel derby della Sesta Provincia tra Andria e Barletta. Prima non convince sul metro della direzione, prima permissiva poi eccessivamente spigolosa, poi "sale in cattedra" al minuto 65 quando vede un dubbio quanto impercettibile tocco con il braccio del barlettano Mazzeo su corner di Minesso, assegnando ai biancoblù di casa il penalty che vale l'1-0 che apre le danze del match. Non va proprio bene negli ultimi tempi al Barletta con i figli d'arte, ricordando quanto successo due settimane fa a Frosinone con Pairetto di Nichelino, figlio del celebre Pierluigi: Borriello è infatti figlio di Gennaro, glorioso arbitro della Can A tra il 1992 e il 2002.
FLOP 11 BARLETTALIFE (4-4-2): Grillo (Bassano Virtus); D'Ambrosio (Triestina), Melucci (Piacenza), Guidi (Frosinone), Cortellini (Feralpisalò); Pinares (Triestina), Lucca (Bassano Virtus), Guerri (Barletta), Pisanu (Prato); Guerra (Piacenza), Curiale (Triestina).
ALLENATORE FLOP 11: Osvaldo Jaconi (Bassano Virtus).
ARBITRO: Signor Fabio Borriello della sezione di Mantova ( Andria-Barletta).
Flop disposta con un 4-4-2 a trazione anteriore: tra i pali seconda presenza consecutiva per Vincenzo Grillo del Bassano Virtus. L'esperto portiere classe 1977, dopo aver "toppato" la prestazione nella sconfitta interna con il Pergocrema della scorsa settimana, denuncia diverse incertezze nel ko del "Mercante" contro la Cremonese, risultando poco preciso sulle reti che indirizzano la gara verso il fortino grigiorosso della Cremonese, messe a segno da Rigione e Bocalon. C'è purtroppo anche il suo zampino nell'ultima posizione dei veneti...
Retroguardia con centinaia di presenze in serie B, ma la domenica appena trascorsa ha dimostrato che il curriculum vale ben poco sui terreni di Lega Pro: sulla corsia di destra Dario D'Ambrosio della Triestina, gemello del Danilo di proprietà del Torino, che al "Di Simone" di Siracusa manda in campo la sua brutta copia, a tratti "scherzata" da Longoni e Mancosu quando gli aretusei attaccavano a sinistra. Nel cuore della difesa due atleti sulla trentina come Massimo Melucci del Piacenza, che l'ha superata da 3 anni, e Nicholas Guidi, 29enne stopper del Frosinone, che vedono aumentare a dismisura lo spread tra età e rendimento sul campo: in bambola sul centro di Marotta lo stopper piacentino, preso d'infilata a più riprese dal rapido attacco altoatesino il centrale del Frosinone, che provoca anche un rigore (poi fallito da Fischnaller) e lascia i suoi in 10 a 30' dalla fine, decretando di fatto con largo anticipo il termine delle speranze di rimonta ciociare. Completa la linea arretrata a 4 Roberto Cortellini della Feralpisalò: perde il confronto diretto con il trapanese Caccetta, che lo brucia in occasione del centro che vale il pareggio granata, e conferma che i bei tempi di Brescia sono ben lontani.
La matita rossa domina nel settore mediano, infarcito di calciatori che hanno visto la loro domenica sportiva costellata di errori: davanti alla difesa Simone Guerri, capitano di un Barletta che va alla deriva al "Degli Ulivi" di Andria, complice un finale di partita disastroso. Il duello a distanza con il biancazzurro Paolucci spiega perchè il secondo sia passato al Cittadella, in serie B, all'indomani del match. Da un toscanaccio di nascita a uno che la regione di Dante la porta...nel cognome: è Cristian Lucca, centrocampista difensivo classe 1990 in forza al Bassano Virtus, a distinguersi in negativo nella sfida del "Mercante" contro la Cremonese, dove gli avversari Pestrin e Dettori lo portano a scuola spesso e volentieri. Se al centro non si ride va peggio sulle fasce: a destra Cesar Tamayo Pinares della Triestina, non pervenuto in quel di Siracusa dove si interstardisce inutilmente alla ricerca del dribbling anzichè giocare semplice e merita la sostituzione con Motta. Una "vecchia volpe" dei campi di A e B, al ritorno in Lega Pro quest'anno, blinda il centrocampo: è Andrea Pisanu l'indiziato numero 1 per il pareggio del Prato in quel di Lanciano, dove i biancoblù di Esposito non portano via i tre punti per l'errore dell'ex bolognese, che fallisce una palla d'oro cincischiando a lungo a tu per tu con l'estremo frentano Aridità: arrugginito.
Attacco che vede protagonisti due attaccanti emergenti, sommersi dalle difese avversarie per una domenica: il tandem offensivo è infatti composto da Simone Guerra, attaccante del Piacenza che nella sfida interna persa dagli emiliani contro lo Spezia si trasforma da valore aggiunto in peso da rimorchiare per il suo compagno Guzman. Forse le voci di mercato, forse la tempesta societaria in casa dei "lupi", sta di fatto che la promettente punta classe 1989 sta attraversando un periodo di evidente appannamento. Al suo fianco un altro centravanti sul punto di spiccare le ali verso la serie B, ma con le polveri bagnate nell'ultimo turno: parliamo di Devis Curiale della Triestina, incapace di pungere e offrire sostegno a Godeas in quel di Siracusa, dove sbatte contro la difesa siciliana con annessi dolori (sportivi) che neanche la Bora...
Il poco onorevole gagliardetto di maglia nera, priva delle bande tricolore che ne adornano le divise in questa stagione, tra i direttori di gara va al signor Francesco Borriello della sezione di Mantova, inopinato one-man-show nel derby della Sesta Provincia tra Andria e Barletta. Prima non convince sul metro della direzione, prima permissiva poi eccessivamente spigolosa, poi "sale in cattedra" al minuto 65 quando vede un dubbio quanto impercettibile tocco con il braccio del barlettano Mazzeo su corner di Minesso, assegnando ai biancoblù di casa il penalty che vale l'1-0 che apre le danze del match. Non va proprio bene negli ultimi tempi al Barletta con i figli d'arte, ricordando quanto successo due settimane fa a Frosinone con Pairetto di Nichelino, figlio del celebre Pierluigi: Borriello è infatti figlio di Gennaro, glorioso arbitro della Can A tra il 1992 e il 2002.
FLOP 11 BARLETTALIFE (4-4-2): Grillo (Bassano Virtus); D'Ambrosio (Triestina), Melucci (Piacenza), Guidi (Frosinone), Cortellini (Feralpisalò); Pinares (Triestina), Lucca (Bassano Virtus), Guerri (Barletta), Pisanu (Prato); Guerra (Piacenza), Curiale (Triestina).
ALLENATORE FLOP 11: Osvaldo Jaconi (Bassano Virtus).
ARBITRO: Signor Fabio Borriello della sezione di Mantova ( Andria-Barletta).