Lega Pro, 1^ Divisione, girone B, il Piacenza è rassegnato al fallimento

La nota ufficiale del club emiliano

giovedì 22 marzo 2012
A cura di Luca Guerra
«Con mio grande rammarico informo che, nonostante gli innumerevoli sforzi, non solo economici, fatti in questi ultimi mesi, la società Piacenza Calcio, all'udienza odierna, non ha potuto ragionevolmente opporsi alle istanze di fallimento pendenti contro la stessa». Così Paolo Garilli, rappresentante della società di calcio emiliana, esordisce nel comunicato emesso dai "Lupi" di Piacenza ierimattina: parole che sanciscono, nei fatti, il fallimento del club biancorosso, sebbene al termine della terza udienza tenuta ieri sul caso dal giudice Boselli, la Corte ha annunciato che si riserverà ancora qualche giorno prima di dichiarare il fallimento ufficiale del Piacenza Football Club 1919.

«Purtroppo, come ben noto- prosegue Garilli nel comunicato- la richiesta di un pronto intervento rivolta alle autorità e alle Istituzioni Comunali e Provinciali, nonché alla classe imprenditoriale locale, per consentire alla squadra e alla città di Piacenza, di continuare la propria presenza nel panorama calcistico italiano, del quale, pur con alterne fortune, è stata protagonista, anche grazie agli ingenti sforzi profusi da mio padre, dalla mia famiglia e da ultimo dal sottoscritto, non ha ricevuto l'esito sperato, in quanto nessun imprenditore si è reso anche solo disponibile ad esaminare l'ipotesi di supportare il piano di rilancio della società sotto la vigilanza del Tribunale. Infatti, l'aumento di capitale deliberato dall'assemblea dei soci del Piacenza Calcio lo scorso mese di gennaio 2012, dopo la copertura delle perdite pregresse effettuata con la rinunzia a crediti miei e della mia famiglia per più di 3 milioni di euro (risorse finanziarie effettivamente versate nel corso del 2011) non è stato sottoscritto da alcun soggetto: i contatti coltivati con gli interlocutori interessati nel periodo in questione (tra cui la società danese Propreco) si sono rivelati poi non percorribili per diverse ragioni, ben note al Tribunale».

«Nemmeno la politica di efficientemente e rinnovamento societario (quali da titolo esemplificativo e non esaustivo l'abbattimento dei costi del personale, l'incremento delle entrate tramite cessioni di calciatori con contratti troppo onerosi per la categoria disputata, il contestuale rafforzamento della squadra, la sostituzione del socio Italiana Srl)- aggiunge Garilli- perseguita con la pazienza dei fornitori e soprattutto, il prezioso aiuto di tutti, i collaboratori e i dipendenti della Società, a cui va il mio personale ringraziamento, oltre ai risultati sportivi ottenuti nell'ultimo periodo dalla squadra con grande spirito di dedizione e grazie al costante supporto della tifoseria che non ha mai fatto mancare la sua presenza, sono stati in grado di stimolare l'intervento finanziario di soggetti terzi, indispensabile per garantire la continuità aziendale e con essa, la progressiva soluzione dei problemi.

Non resta così che un'amara conclusione: «Alla luce di ciò, non potendo né io né la mia famiglia fare, da soli, ulteriori sforzi economici (da ultimo il sottoscritto, per il tramite di un'ulteriore indebitamento bancario personale, nella giornata di ieri, si è fatto carico del pagamento dell'ultima rata degli stipendi arretrati della squadra) tali da garantire alla Società e alla squadra, sin dall'immediato, un futuro degno della sua storia e permanenza almeno nell'attuale divisone, non mi è restato che prendere atto della situazione, offrendo la mia piena collaborazione a chi mi sostituirà».

Si attende ora il verdetto definitivo circa il destino del club emiliano, già "graziato" dalla Corte in due occasioni: prima il 21 dicembre e poi l'1 febbraio, fornendo di fatto altro tempo alla società biancorossa per scongiurare l'ipotesi di fallimento. I rinvii erano giunti dopo i segnali positivi dati dall'amministratore unico Fabrizio Garilli, che a fine gennaio aveva saldato parte del debito e raggiunto un accordo con i giocatori in rosa. Sforzi evidentemente non sufficienti come il colpo di spugna ufficializzato da Garilli ieri ha testimoniato. Il Piacenza è attualmente quintultimo nel girone B del campionato di Prima Divisione, alla pari con il Prato a quota 29 punti.