Le parole di Saveriano Infantino, il granatiere di Tolve
Intervista esclusiva al bomber biancorosso
venerdì 1 aprile 2011
21.21
Ciò che più colpisce di Saveriano Infantino è la contrapposizione tra la faccia da duro, il fisico da colosso e i modi pacati, cortesi e allegri con i quali riceve l'intervistatore in sala stampa. Il bomber di Tolve, 4 gol realizzati con il Barletta in questo campionato di Prima Divisione, si è raccontato a cuore aperto ai nostri microfoni. Un colloquio gioviale, breve ma intenso, tornando con la mente alla recente doppietta nel derby contro l'Andria, parlando del rapporto con i compagni, con la piazza di Barletta e ascoltando i suoi progetti per il futuro in maglia biancorossa:
1) Dall'errore marchiano di Cosenza al magnifico uno-due contro l'Andria. Cosa è cambiato in questi 35 giorni?
« Dopo l'errore di Cosenza ero molto giù di morale, e avevo tanta voglia di riscattarmi. Purtroppo l'occasione non è arrivata subito, nelle partite nelle quali sono subentrato, poi è arrivato il derby contro l'Andria in cui ho fatto due gol, il che mi ha reso davvero molto contento».
2) Arriviamo appunto alla doppietta contro l'Andria. Quanto valgono per te le reti messe a segno domenica, considerando anche i tuoi trascorsi in biancoblù?
«Sono molto importanti per risollevarmi dal punto di vista psicologico; ero molto abbattuto per la serie di infortuni che ho affrontato, per le espulsioni a mio carico e il gol fallito nel finale della partita di Cosenza. Sono contento della doppietta, che mi ha permesso di togliermi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti dell'Andria, e forse anche del Barletta».
3) Il campionato ora offre al Barletta una chance importante, la sfida di Cava. Come la state preparando? Pensate di trovare un avversario rassegnato?
«Assolutamente no. Sicuramente troveremo un avversario combattivo, deciso a salvarsi e a raggiungere almeno i playout; sarà una battaglia vera e proprio».
4) 15 partite e 4 gol all'attivo in campionato, 5 partite e 2 gol in Coppa Italia. Ti saresti aspettato qualcosa in più dalla stagione che sta volgendo al termine?
« Non mi aspettavo la catena di infortuni che ho affrontato. Non ho giocato molto, ma considerando che è il primo anno di Prima Divisione posso accontentarmi».
5) Hai avuto poco spazio, in particolare nella prima parte di stagione. Hai mai pensato di lasciare Barletta durante il mercato di gennaio, quando si facevano i nomi di diverse squadre interessate al tuo cartellino?
«Nì (sorride, ndr)».
6) Sei a Barletta da quasi due anni. Come definiresti il tuo rapporto con la piazza e i tifosi biancorossi?
« Sono stati due anni bellissimi sinora, in una piazza fantastica. Il rapporto è stato ottimo fino allo scorso anno, dalla partita contro il Cosenza magari è cambiato qualcosina, ma spero di riscattarmi e continuare così».
7) Qual è il tuo ruolo preferito? Ti trovi meglio con un attaccante, vedi alla voce Innocenti, che ti affianca o preferisci essere prima punta?
«Per me è indifferente giostrare da centravanti puro o seconda punta, in campo mi adatto a ogni ruolo nel reparto offensivo».
8) Il tuo contratto è uno dei pochi della rosa a scadere nel 2012. Vuol dire che nella prossima stagione ti rivedremo sicuramente con questa maglia addosso?
« Sicuramente, ho un altro anno di contratto, mi trovo benissimo a Barletta, quindi penso proprio che resterò qui».
9) Come ti trovi con mister Cari?
« Benissimo. Quando il mister è arrivato a Barletta ero molto giù mentalmente e fisicamente, non vivendo un ottimo stato di forma: il mister mi ha fatto capire che voleva recuperarmi e tra noi c'è un ottimo rapporto».
10) Una squadra di calcio è un gruppo di uomini ancor prima che di atleti. C'è qualche compagno di squadra con il quale hai legato in particolare?
« Sicuramente con Michele Menicozzo: con lui si è creata un'amicizia molto forte, siamo arrivati insieme a Barletta 2 anni fa e viviamo anche insieme».
11) Restando con la mente ai tuoi compagni di squadra, per chi prevedi un futuro particolarmente luminoso?
« Sicuramente ci sono molti giovani interessanti in rosa, come Bellomo, Simoncelli e lo stesso Menicozzo. Spendo i loro nomi».
12) Sei abbastanza giovane per "sognare" a livello professionale. Con quale stella ti piacerebbe giocare un giorno?
«Se devo fare un nome dico Alessandro Del Piero, anche se considerata la non più giovane età del campione bianconero sarà difficile avverare questo sogno».
13) C'è stato un momento particolare della tua vita nel quale hai capito che saresti diventato un calciatore? Se si, quale?
« Diciamo che mi sono semplicemente sempre impegnato per dare il massimo in campo, però non c'è mai stato un momento preciso nel quale ho capito che avrei fatto precisamente questo lavoro».
14) Torniamo al presente. Non segnavi da più di quattro mesi, dal momentaneo 1-0 contro il Benevento, e spesso sei subentrato a partita in corso. Pensi che la prestazione super contro l'Andria possa rappresentare la svolta?
«Sì, a onor del vero in questi 4 mesi sono stato infortunato per più della metà del tempo; nelle partite disputate successivamente sono entrato a partita in corso, ora spero che dopo questa doppietta all'Andria riuscirò a trovare spazio con maggiore continuità».
15)Dopo la vittoria contro l'Andria, pensi che la salvezza sia più vicina? Possiamo stimare una percentuale?
« No, abbiamo fatto un piccolissimo passo, ma considerando il recupero contro la Cavese, dobbiamo ancora giocare sette partite, che valgono come sette finali. Non credo che la salvezza sia più vicina, per salvarci dobbiamo far punti in tutte le partite».
16) Siamo arrivati al termine della nostra intervista. Un saluto particolare ai lettori di Barlettalife e ai tifosi del Barletta.
« Spero di arrivare in serie B con il Barletta».
Una speranza, una promessa, forse un sogno. Per i tifosi biancorossi l'auspicio è che questa idea diventi realtà nei prossimi anni.
Domande a cura di Luca Guerra e Enrico Gorgoglione
1) Dall'errore marchiano di Cosenza al magnifico uno-due contro l'Andria. Cosa è cambiato in questi 35 giorni?
« Dopo l'errore di Cosenza ero molto giù di morale, e avevo tanta voglia di riscattarmi. Purtroppo l'occasione non è arrivata subito, nelle partite nelle quali sono subentrato, poi è arrivato il derby contro l'Andria in cui ho fatto due gol, il che mi ha reso davvero molto contento».
2) Arriviamo appunto alla doppietta contro l'Andria. Quanto valgono per te le reti messe a segno domenica, considerando anche i tuoi trascorsi in biancoblù?
«Sono molto importanti per risollevarmi dal punto di vista psicologico; ero molto abbattuto per la serie di infortuni che ho affrontato, per le espulsioni a mio carico e il gol fallito nel finale della partita di Cosenza. Sono contento della doppietta, che mi ha permesso di togliermi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti dell'Andria, e forse anche del Barletta».
3) Il campionato ora offre al Barletta una chance importante, la sfida di Cava. Come la state preparando? Pensate di trovare un avversario rassegnato?
«Assolutamente no. Sicuramente troveremo un avversario combattivo, deciso a salvarsi e a raggiungere almeno i playout; sarà una battaglia vera e proprio».
4) 15 partite e 4 gol all'attivo in campionato, 5 partite e 2 gol in Coppa Italia. Ti saresti aspettato qualcosa in più dalla stagione che sta volgendo al termine?
« Non mi aspettavo la catena di infortuni che ho affrontato. Non ho giocato molto, ma considerando che è il primo anno di Prima Divisione posso accontentarmi».
5) Hai avuto poco spazio, in particolare nella prima parte di stagione. Hai mai pensato di lasciare Barletta durante il mercato di gennaio, quando si facevano i nomi di diverse squadre interessate al tuo cartellino?
«Nì (sorride, ndr)».
6) Sei a Barletta da quasi due anni. Come definiresti il tuo rapporto con la piazza e i tifosi biancorossi?
« Sono stati due anni bellissimi sinora, in una piazza fantastica. Il rapporto è stato ottimo fino allo scorso anno, dalla partita contro il Cosenza magari è cambiato qualcosina, ma spero di riscattarmi e continuare così».
7) Qual è il tuo ruolo preferito? Ti trovi meglio con un attaccante, vedi alla voce Innocenti, che ti affianca o preferisci essere prima punta?
«Per me è indifferente giostrare da centravanti puro o seconda punta, in campo mi adatto a ogni ruolo nel reparto offensivo».
8) Il tuo contratto è uno dei pochi della rosa a scadere nel 2012. Vuol dire che nella prossima stagione ti rivedremo sicuramente con questa maglia addosso?
« Sicuramente, ho un altro anno di contratto, mi trovo benissimo a Barletta, quindi penso proprio che resterò qui».
9) Come ti trovi con mister Cari?
« Benissimo. Quando il mister è arrivato a Barletta ero molto giù mentalmente e fisicamente, non vivendo un ottimo stato di forma: il mister mi ha fatto capire che voleva recuperarmi e tra noi c'è un ottimo rapporto».
10) Una squadra di calcio è un gruppo di uomini ancor prima che di atleti. C'è qualche compagno di squadra con il quale hai legato in particolare?
« Sicuramente con Michele Menicozzo: con lui si è creata un'amicizia molto forte, siamo arrivati insieme a Barletta 2 anni fa e viviamo anche insieme».
11) Restando con la mente ai tuoi compagni di squadra, per chi prevedi un futuro particolarmente luminoso?
« Sicuramente ci sono molti giovani interessanti in rosa, come Bellomo, Simoncelli e lo stesso Menicozzo. Spendo i loro nomi».
12) Sei abbastanza giovane per "sognare" a livello professionale. Con quale stella ti piacerebbe giocare un giorno?
«Se devo fare un nome dico Alessandro Del Piero, anche se considerata la non più giovane età del campione bianconero sarà difficile avverare questo sogno».
13) C'è stato un momento particolare della tua vita nel quale hai capito che saresti diventato un calciatore? Se si, quale?
« Diciamo che mi sono semplicemente sempre impegnato per dare il massimo in campo, però non c'è mai stato un momento preciso nel quale ho capito che avrei fatto precisamente questo lavoro».
14) Torniamo al presente. Non segnavi da più di quattro mesi, dal momentaneo 1-0 contro il Benevento, e spesso sei subentrato a partita in corso. Pensi che la prestazione super contro l'Andria possa rappresentare la svolta?
«Sì, a onor del vero in questi 4 mesi sono stato infortunato per più della metà del tempo; nelle partite disputate successivamente sono entrato a partita in corso, ora spero che dopo questa doppietta all'Andria riuscirò a trovare spazio con maggiore continuità».
15)Dopo la vittoria contro l'Andria, pensi che la salvezza sia più vicina? Possiamo stimare una percentuale?
« No, abbiamo fatto un piccolissimo passo, ma considerando il recupero contro la Cavese, dobbiamo ancora giocare sette partite, che valgono come sette finali. Non credo che la salvezza sia più vicina, per salvarci dobbiamo far punti in tutte le partite».
16) Siamo arrivati al termine della nostra intervista. Un saluto particolare ai lettori di Barlettalife e ai tifosi del Barletta.
« Spero di arrivare in serie B con il Barletta».
Una speranza, una promessa, forse un sogno. Per i tifosi biancorossi l'auspicio è che questa idea diventi realtà nei prossimi anni.
Domande a cura di Luca Guerra e Enrico Gorgoglione