Le pagelle di Portogruaro-Barletta
Bene Sicignano e Di Gennaro, male Migliaccio
lunedì 7 novembre 2011
0.13
Dopo la terribile scia di sconfitte che ha portato nel baratro dell'anonimato i biancorossi di mister Cari, arriva a Porto Summaga un pareggio che lascia un po' tutti con l'amaro in bocca. Un pareggio che giunge grazie ad una squadra almeno parzialmente ritrovata, in grado di ritrovare a Sturno almeno parte dell'identità persa per strada. Una squadra in grado di reggere agli attacchi insistiti di un Porto mai domo, in grado di far male alla difesa biancorossa per l'intera gara. È Sturno la chiave di tutto: è nella ridente località dell'avellinese che i biancorossi hanno serrato i ranghi e ritrovato la concentrazione, oltre ad un paio di elementi in buona forma. È innanzitutto la serenità l'elemento che ha permesso ai biancorossi di ritrovare, almeno parzialmente, la "retta via ch'era smarrita". Una serenità che scaturisce dall'esperienza che agli uomini di Cari non manca; simboli di questa caratteristica sono Sicignano, non certo un giovane promettente, e Di Gennaro, che ritrova la via del gol. Sicignano e Di Gennaro sono lo specchio di un team che ha ritrovato la quadratura del cerchio, ma non i tre punti. Il paradosso è che si continuano a subire gol assurdi.
Nel reparto difensivo, dove l'esperienza non dovrebbe mancare, riesce a farla franca il giovane (e promettente) Corazza, che infila in contropiede Migliaccio (ma non eravamo in vantaggio sull'ostico terreno del Portogruaro…?). Un gol che al Barletta costa ancora una volta caro, anzi carissimo, perché con due punti in più il sodalizio di via Vittorio Veneto si troverebbe ad un solo punto dalle capoliste Carrarese e Sud Tirol. Ma come, questa squadra non era in crisi? Eppure, si trova ancora a "soli" 3 punti dalla vetta, anche se al momento è addirittura fuori dai playoff. È dunque l'equilibrio a continuare a tenere in vita i sogni della squadra e di tutto l'ambiente biancorosso, con la speranza che la tanto conclamata crisi non offuschi tali sogni in risultati non all'altezza della situazione. Intanto, il pareggio del "Mecchia" è un buon passo in avanti. È pur sempre fieno in cascina, è il classico bicchiere mezzo pieno. Analizziamo nel dettaglio le prestazioni dei biancorossi nel match contro gli oro granata:
Sicignano 7: torna a ruggire tra i pali nonostante la non più tenera età. Dimostra a tutti, Pane compreso, che con lui la vita non è così facile. Spesso decisivo, peccato che sulla rete del pareggio di Corazza può solo sfiorare. RITROVATO
Mazzarani 6: ritrova la maglia da titolare, sfoderando la solita prestazione di contenuto, corsa e cuore. La grinta non gli manca, e sulla fascia l'attenzione non gli manca mai. Bene in fase difensiva, ma da lui ci si aspetta anche qualche incursione in più. VIGILE
Pisani 6: doveva essere il punto debole della difesa vista l'assenza di Mengoni, ma contro la sua ex squadra dimostra attenzione e grinta, nonostante si trovi di fronte attaccanti che non danno tanti punti di riferimento. Per di più, quando si affaccia in area avversaria prova a rendersi pericoloso. Potrebbe essere riconfermato anche al fianco del rientrante Mengoni. IN PALLA
Migliaccio 5 (IL PEGGIORE): Cari per forza di cose deve assegnargli le chiavi della difesa, ma quando Migliaccio viene caricato di tali responsabilità, cade in errori che da lui non si attendono. Per 90' è in affanno, e anche quando arriva per primo sulla palla lascia tutti sul chi va la. In occasione del gol si fa letteralmente sovrastare dal giovane Corazza. Meriterebbe un turno di riposo, per ritrovare energie fisiche e mentali. SOTTOTONO
Angeletti 6: recupera a Sturno le giuste energie psicofisiche per reagire al periodo che stava attraversando, fatto di prestazioni decisamente non all'altezza della situazione. Contro gli orogranata gioca con ritrovata attenzione patendo in ogni caso D'Amico, spina nel fianco della difesa biancorossa. Buona invece la sua spinta offensiva: i suoi cross sono spesso pericolosi. Quando arriva sul fondo diventa pericoloso. RIGENERATO
Zappacosta 6: gioca solo metà primo tempo, poi è costretto a dare forfait. In quei primi 23' mette in campo la solita grinta. È sempre tra i più positivi del Barletta, peccato per l'infortunio che, si spera, non penalizzi eccessivamente il buon Jack. SFORTUNATO
Guerri 5,5: sostituisce Zappacosta, ma non è alla sua altezza. La grinta e il cuore non gli mancano, e nella seconda frazione, nonostante la buona volontà, trovandosi in inferiorità, non riesce a gestire le esuberanze avversarie. Nel finale un suo tiro mette in palese difficoltà Bavena. SOTTOTONO
Hanine 5,5: il buon Ciro risulta spesso confuso. Non si trova particolarmente a suo agio da mediano, lui che nasce trequartista puro, e contro gli oro granata si inceppa spesso. I suoi passaggi vengono intercettati frequentemente. Per una volta non si dimostra all'altezza della situazione. CONFUSO
Schetter 6: meno incisivo del solito, il capitano dei biancorossi è sempre tra i più in forma. Generosamente, catalizza su di se le attenzioni degli avversari, permettendo ad Angeletti pericolose incursioni. Non si gioca però tantissimo dalla sua parte, e spesso l'ex Cavese non viene servito. In ogni caso, la corsa, la grinta e la generosità non gli mancano. INTELLIGENTE
Masiero 5,5: entra per difendere il vantaggio, che svanisce non per colpa sua. Ma Mattia per una volta palesa la sua imperfetta condizione fisica, che lo costringe ad interventi spesso poco precisi. Ritrovando la condizione, potrà dire la sua. IN RIPRESA
Cerone 6: certamente non ha tra le sue caratteristiche corse a perdifiato sulla fascia di 40-60 metri evitano avversari. Il suo ritmo compassato contribuisce a restituire calma e precisione alla manovra biancorossa, e i suoi assist al bacio servono al meglio i compagni d'attacco. Suo il calcio d'angolo pennellato sulla testa di Di Gennaro, che consente all'ex Lanciano di sbloccarsi. RIFINITORE
Franchini 6: sguscia tra le maglie avversarie creando pericolosità e apprensione. Spesso fa salire la squadra con i suoi slalom speciali, anche se si nota la sua poca precisione nel passaggio decisivo. Sta ritrovando la forma e la voglia di fare "disperse" nelle ultime uscite. PERICOLOSO
Menicozzo sv: entra nel finale per difendere il vantaggio.
Di Gennaro 7 (IL MIGLIORE): tonico, voglioso, rabbioso. Super attivo in fase d'attacco. Le prende tutte (o quasi), e quando c'è bisogno guadagna metri preziosi difendendo palle pesanti. Riceve da Cerone una palla interessante, e come Re Mida la trasforma in oro colato. DECISIVO
Cari 6: sprona i suoi verso il cambio di rotta, che arriva con un gioco ancora non scintillante, ma pratico ed efficace. Cambia 6/11 rispetto alla debacle con la FeralpiSalò, con coraggio rinuncia a Mazzeo e, fino al 76' ha ragione. Poi, ancora una volta, sbaglia i cambi, preferendo difendere il prezioso punto in Veneto piuttosto che provare a vincere. IMPAURITO
Arbitro Bietolini della sezione di Firenze 6: dirige con attenzione e giustezza una gara mai nervosa e dall'andamento tranquillo.
Le pagelle del Portogruaro: Bavena 6; Regno 6, Fedi 6, Pondaco 5,5, Radi 6; D'Amico 6.5 (82' De Sena sv), Coppola 5,5 (61' Herzan 6), Cunico 6, Salzano 5 (55' Luppi 6,5); Della Rocca 5,5, Corazza 6,5. Allenatore: Rastelli 6.
Nel reparto difensivo, dove l'esperienza non dovrebbe mancare, riesce a farla franca il giovane (e promettente) Corazza, che infila in contropiede Migliaccio (ma non eravamo in vantaggio sull'ostico terreno del Portogruaro…?). Un gol che al Barletta costa ancora una volta caro, anzi carissimo, perché con due punti in più il sodalizio di via Vittorio Veneto si troverebbe ad un solo punto dalle capoliste Carrarese e Sud Tirol. Ma come, questa squadra non era in crisi? Eppure, si trova ancora a "soli" 3 punti dalla vetta, anche se al momento è addirittura fuori dai playoff. È dunque l'equilibrio a continuare a tenere in vita i sogni della squadra e di tutto l'ambiente biancorosso, con la speranza che la tanto conclamata crisi non offuschi tali sogni in risultati non all'altezza della situazione. Intanto, il pareggio del "Mecchia" è un buon passo in avanti. È pur sempre fieno in cascina, è il classico bicchiere mezzo pieno. Analizziamo nel dettaglio le prestazioni dei biancorossi nel match contro gli oro granata:
Sicignano 7: torna a ruggire tra i pali nonostante la non più tenera età. Dimostra a tutti, Pane compreso, che con lui la vita non è così facile. Spesso decisivo, peccato che sulla rete del pareggio di Corazza può solo sfiorare. RITROVATO
Mazzarani 6: ritrova la maglia da titolare, sfoderando la solita prestazione di contenuto, corsa e cuore. La grinta non gli manca, e sulla fascia l'attenzione non gli manca mai. Bene in fase difensiva, ma da lui ci si aspetta anche qualche incursione in più. VIGILE
Pisani 6: doveva essere il punto debole della difesa vista l'assenza di Mengoni, ma contro la sua ex squadra dimostra attenzione e grinta, nonostante si trovi di fronte attaccanti che non danno tanti punti di riferimento. Per di più, quando si affaccia in area avversaria prova a rendersi pericoloso. Potrebbe essere riconfermato anche al fianco del rientrante Mengoni. IN PALLA
Migliaccio 5 (IL PEGGIORE): Cari per forza di cose deve assegnargli le chiavi della difesa, ma quando Migliaccio viene caricato di tali responsabilità, cade in errori che da lui non si attendono. Per 90' è in affanno, e anche quando arriva per primo sulla palla lascia tutti sul chi va la. In occasione del gol si fa letteralmente sovrastare dal giovane Corazza. Meriterebbe un turno di riposo, per ritrovare energie fisiche e mentali. SOTTOTONO
Angeletti 6: recupera a Sturno le giuste energie psicofisiche per reagire al periodo che stava attraversando, fatto di prestazioni decisamente non all'altezza della situazione. Contro gli orogranata gioca con ritrovata attenzione patendo in ogni caso D'Amico, spina nel fianco della difesa biancorossa. Buona invece la sua spinta offensiva: i suoi cross sono spesso pericolosi. Quando arriva sul fondo diventa pericoloso. RIGENERATO
Zappacosta 6: gioca solo metà primo tempo, poi è costretto a dare forfait. In quei primi 23' mette in campo la solita grinta. È sempre tra i più positivi del Barletta, peccato per l'infortunio che, si spera, non penalizzi eccessivamente il buon Jack. SFORTUNATO
Guerri 5,5: sostituisce Zappacosta, ma non è alla sua altezza. La grinta e il cuore non gli mancano, e nella seconda frazione, nonostante la buona volontà, trovandosi in inferiorità, non riesce a gestire le esuberanze avversarie. Nel finale un suo tiro mette in palese difficoltà Bavena. SOTTOTONO
Hanine 5,5: il buon Ciro risulta spesso confuso. Non si trova particolarmente a suo agio da mediano, lui che nasce trequartista puro, e contro gli oro granata si inceppa spesso. I suoi passaggi vengono intercettati frequentemente. Per una volta non si dimostra all'altezza della situazione. CONFUSO
Schetter 6: meno incisivo del solito, il capitano dei biancorossi è sempre tra i più in forma. Generosamente, catalizza su di se le attenzioni degli avversari, permettendo ad Angeletti pericolose incursioni. Non si gioca però tantissimo dalla sua parte, e spesso l'ex Cavese non viene servito. In ogni caso, la corsa, la grinta e la generosità non gli mancano. INTELLIGENTE
Masiero 5,5: entra per difendere il vantaggio, che svanisce non per colpa sua. Ma Mattia per una volta palesa la sua imperfetta condizione fisica, che lo costringe ad interventi spesso poco precisi. Ritrovando la condizione, potrà dire la sua. IN RIPRESA
Cerone 6: certamente non ha tra le sue caratteristiche corse a perdifiato sulla fascia di 40-60 metri evitano avversari. Il suo ritmo compassato contribuisce a restituire calma e precisione alla manovra biancorossa, e i suoi assist al bacio servono al meglio i compagni d'attacco. Suo il calcio d'angolo pennellato sulla testa di Di Gennaro, che consente all'ex Lanciano di sbloccarsi. RIFINITORE
Franchini 6: sguscia tra le maglie avversarie creando pericolosità e apprensione. Spesso fa salire la squadra con i suoi slalom speciali, anche se si nota la sua poca precisione nel passaggio decisivo. Sta ritrovando la forma e la voglia di fare "disperse" nelle ultime uscite. PERICOLOSO
Menicozzo sv: entra nel finale per difendere il vantaggio.
Di Gennaro 7 (IL MIGLIORE): tonico, voglioso, rabbioso. Super attivo in fase d'attacco. Le prende tutte (o quasi), e quando c'è bisogno guadagna metri preziosi difendendo palle pesanti. Riceve da Cerone una palla interessante, e come Re Mida la trasforma in oro colato. DECISIVO
Cari 6: sprona i suoi verso il cambio di rotta, che arriva con un gioco ancora non scintillante, ma pratico ed efficace. Cambia 6/11 rispetto alla debacle con la FeralpiSalò, con coraggio rinuncia a Mazzeo e, fino al 76' ha ragione. Poi, ancora una volta, sbaglia i cambi, preferendo difendere il prezioso punto in Veneto piuttosto che provare a vincere. IMPAURITO
Arbitro Bietolini della sezione di Firenze 6: dirige con attenzione e giustezza una gara mai nervosa e dall'andamento tranquillo.
Le pagelle del Portogruaro: Bavena 6; Regno 6, Fedi 6, Pondaco 5,5, Radi 6; D'Amico 6.5 (82' De Sena sv), Coppola 5,5 (61' Herzan 6), Cunico 6, Salzano 5 (55' Luppi 6,5); Della Rocca 5,5, Corazza 6,5. Allenatore: Rastelli 6.