Intervista a Yonese Hanine, un napoletano acquisito all’ombra di Eraclio

Una giovane promessa dai piedi d’oro

venerdì 23 settembre 2011 17.59
A cura di Enrico Gorgoglione
Trovare tanta umiltà in un ragazzo di 21 anni non è così facile. Soprattutto se il giocatore in questione possiede doti calcistiche indiscutibili. Solo i guai fisici sono riusciti a fermare la carriera di questa promessa del calcio italiano. Cresciuto nelle giovanili del Chievo Verona, l'italo-marocchino vanta diverse apparizioni nella massima serie e in cadetteria prima dell'approdo all'ombra di Eraclio. Protagonista di un brillante inizio di stagione, Hanine si sta dimostrando utile nella sua duttilità, capace di ben figurare sia a centrocampo, sia sulla linea dei trequartisti. L'umiltà traspare da come Yonese, Ciro per gli amici, dialoga con i giornalisti, trovandosi subito a suo agio e facendosi apprezzare sin dalle prime battute. E a fine intervista, torna a casa sulla sua bicicletta gialla, felice come un bambino che sta realizzando i suoi sogni. Hanine si è confessato ai microfoni di Barlettalife, parlando dell'importante inizio di stagione del Barletta Calcio, ma anche delle sue buone prestazioni e delle aspettative per il futuro

Yonese, un inizio importante di campionato per il Barletta, nonostante forse con l'Andria si poteva fare qualcosa in più..

«Si, 7 punti in 3 gare sono una buona media, anche se è venuto a mancare il successo contro l'Andria, per il quale siamo dispiaciuti. Siamo già con la testa a Lanciano per ritornare sin da subito a vincere».

Domenica che partita ti aspetti dal Lanciano?
«Il Lanciano è un'ottima squadra, hanno ottenuto tre vittorie in altrettante gare e potranno dire la loro. Anche noi, però, siamo motivatissimi perché vogliamo ritornare alla vittoria dopo il mancato successo contro l'Andria».

Sei arrivato qui a Barletta un po' in punta di piedi. Nessuno ti aspettava titolare e invece mister Cari ti ha subito dato fiducia, sia a centrocampo accanto a Guerri o a Di Cecco, sia sulla linea dei trequartisti. Dove ti trovi meglio?
«Mi trovo bene dappertutto, mi piace essere a disposizione di tutta la squadra. Devo anche ringraziare il mister per la fiducia che mi sta dando, e spero di ripagarlo per questa fiducia in campo, con il sacrificio».

Provieni dal vivaio del Chievo Verona, hai qualche rammarico? Speri di tornare ad indossare la maglia del Chievo? Dopo una stagione non esaltante lo scorso anno a Crotone, cosa ti aspetti dal futuro?
«A Crotone ho avuto un brutto infortunio che mi ha penalizzato. Ora con la testa sto pensando solo al Barletta, e a far bene con la maglia del Barletta».

Ora ti rivolgo una domanda simpatica: sveliamo ai nostri lettori il perché i tuoi compagni di squadra e tutto lo staff tecnico, magazzinieri compresi, ti chiamano Ciro…
«Perché in squadra sono tutti napoletani, e lo sono diventato un po' anche io.. (ride ndr.

Rivolgiamo un saluto ai lettori di Barlettalife e un invito a tutti i tifosi del Barletta Calcio…
«Seguiteci sempre, serve l'appoggio di tutti i tifosi, di tutti voi, per fare una grande stagione..»

I tifosi, per ora, stanno mantenendo le promesse, ora tocca a voi onorare la maglia fino all'ultimo secondo..