Intervista a mister Cari: «Vogliamo vincere questa partita»

A poche ore dal match, il tecnico del Barletta carica i suoi

sabato 28 gennaio 2012 17.45
A cura di Enrico Gorgoglione
La sconfitta in un derby, si sa, lascia sempre strascichi importanti, anche a distanza di giorni. Una batosta psicologica non indifferente, soprattutto per il Barletta, che al "Degli Ulivi" non ha sfruttato l'occasione di mantenersi nel gruppo delle migliori. Una sconfitta da cancellare il prima possibile, possibilmente con una vittoria, che in casa ormai non è più un problema. L'avversario di turno, la Virtus Lanciano, non sarà certamente uno sparring partner del Barletta, e sarà anzi determinata per aggiungere altri 3 punti al proprio paniere. Analizziamo il momento del Barletta, con il tecnico del Barletta Marco Cari, che si confessa ai nostri microfoni commentando anche le mosse di mercato della dirigenza biancorossa:

Mister, analizziamo i risvolti negativi e positivi dopo il derby di Andria che ha minato le sicurezze del Barletta Calcio almeno dal punto di vista mentale, che ora dovrà riprendere con il Lanciano per una partita che sembra lo spartiacque della stagione.
Non condivido il fatto che questa partita sia uno spartiacque; condivido il fatto che questo è il momento in cui ogni punto può essere decisivo. La battuta d'arresto di Andria sicuramente ci da fastidio sia per la classifica, sia perché era un derby. Su questo non c'è dubbio. Però noi che siamo uomini di calcio già sappiamo che c'è la domenica dopo per potersi rifare. È normale che quando fai uno scivolone, poi la partita dopo diventa importante per rientrare nel gruppo delle pretendenti ai primi 5 posti. Speriamo di recuperare contro il Lanciano il terreno perso domenica.

Cosa è mancato secondo lei alla sua squadra nel derby? Un approccio alla gara sbagliato?
No, io ho visto un approccio buono. Siamo partiti determinati, decisi, sapendo che genere di partita aspettarci. Ci aspettavamo un'Andria chiusa, determinata. Sapevamo questo, potevamo essere un pochino più lucidi probabilmente. Soprattutto nel primo tempo, abbiamo giocato una partita fisica, potevamo giocare qualche pallone in più.

Subito dopo il derby perso, la Società si è proiettata verso il capitolo mercato. Sono arrivati 3 colpi importanti, Marino, Minieri e Romondini. Cosa si aspetta da questi ragazzi? Come vede il loro inserimento all'interno del già solido gruppo biancorosso? Si aspetta altri colpi in futuro?

Intanto abbiamo portato a Barletta 3 ragazzi giusti per questo spogliatoio, ragazzi seri, professionisti esemplari. Questo è già un gran punto di partenza. Avevamo due esigenze, una dell'ultimo momento dovuta all'infortunio di Sicignano, l'altra di ricoprire l'ottavo ruolo nella fase di difesa. La società ha preso due giocatori che hanno sempre giocato in B. Poi, come abbiamo detto altre volte, se ci fosse capitata l'occasione buona per fare determinate cose, il presidente ci avrebbe accontentanti. A centrocampo abbiamo giocatori abbastanza simili come caratteristiche, cercavamo un giocatore come Romondini, il classico regista. Ci fa piacere che fa parte del nostro gruppo, sicuramente ci darà qualcosina a livello di geometrie.

Tra meno di 24 ore ci sarà una partita delicata, contro una squadra forte e compatta come il Lanciano, costruita con un nuovo progetto mirato ai giovani. Come vede la partita contro questa squadra?
Il Lanciano non è esattamente una squadra costruita sui giovani. É una squadra esperta, gioca con 2 giovani in età di Lega, il minimo consentito per usufruire dei contributi. Per il resto possiede giocatori con tanti campionati alle spalle. Poi può capitare, come domenica scorsa, che tra infortuni e squalifiche, giocano tanti giovani. Però diciamo che è un gruppo abbastanza esperto per la categoria, che gioca bene. Ha qualità, soprattutto fuori casa può dare fastidio più che in casa. Dobbiamo cercare e vogliamo cercare di vincere la partita, facendo attenzione in contropiede perché lì davanti ci sono giocatori importanti.

Per tornare al successo dopo la "batosta" psicologica del derby c'è bisogno anche dell'apporto del pubblico, che si spera sia sempre così caloroso..

Ma non è mai mancato il loro apporto…abbiamo avuto qualche problemino iniziale, che poi è stato chiarito, perché si pensava che questo fosse un campionato abbordabilissimo e così non è; poi qualche mia dichiarazione è stata fraintesa o mi sono espresso male io. Da quel momento in poi il pubblico ci è stato sempre vicino. Abbiamo bisogno del "solito" pubblico. Certo, se venisse un po' più numeroso sarebbe meglio…