Il siracusano Davide Baiocco: «Rispettiamo il Barletta»

Il mediano ex Juventus e Catania parla del match contro i biancorossi

sabato 19 novembre 2011
A cura di Enrico Gorgoglione
Mancano circa 30 ore al match clou di Siracusa. Presso lo stadio De Simone, che si preannuncia una bolgia, si affronteranno gli aretusei di mister Sottil, reduci dal sofferto pareggio in terra toscana contro la Carrarese, e il Barletta Calcio di mister Marco Cari, reduci dalla confortevole vittoria contro il Pergocrema di mister Brini. Le due squadre arrivano allo scontro con umori differenti, soprattutto con il timore, da parte dei biancorossi, di ripetere il match della scorsa stagione, deciso all'88' da un'inzuccata del difensore Davide Moi. A poco più di un giorno dal fischio d'inizio del signor Coccia di San Benedetto del Tronto, gli aretusei continuano il lavoro di avvicinamento all' importante gara, che potrebbe cominciare a definire i primi equilibri in campionato. Al termine della seduta mattutina, l'esperto centrocampista Davide Baiocco, ex di grandi squadre come Perugia, Juventus, Brescia e Catania, si confessa ai microfoni della stampa. Il mediano, finora autore di un inizio di stagione confortante, ha parlato della settimana di lavoro degli aretusei, ma soprattutto dell'imminente sfida col Barletta:

«Calcisticamente parlando, nonostante la notizia di inizio settimana, abbiamo lavorato bene e sul campo abbiamo risposto tutti in maniera molto positiva. Per il resto aspetteremo il presidente in modo tale da avere un confronto diretto con lui, ma, preferisco parlare di calcio giocato. Domenica – continua Baiocco – affronteremo il Barletta, una squadra che rispettiamo molto per sia per i punti che ha fatto fin adesso, sia per le qualità di organico. Da parte nostra ci sarà la massima stima per il Barletta, così come per gli altri avversari, ma dobbiamo far punti».

L'obiettivo dei siracusani è quello di rispettare il ruolino di marcia casalingo, finora ampiamente positivo, ma ovviamente ci proveranno i biancorossi a mettere i bastoni tra le ruote agli uomini di Sottil.