Il risveglio della Vecchia Signora: Juventus Campione d'Italia

Anche a Barletta si festeggia il titolo vinto dai bianconeri

lunedì 7 maggio 2012 2.13
A cura di Enrico Gorgoglione
La Juventus è Campione d'Italia. L'Inter vince il derby. Due eventi apparentemente distanti, due squadre soprattutto anni luce lontane, eppure mai come stasera così legate. Ma non andate a dirglielo, per carità. Perché la Juve festeggia il suo 28° titolo già stasera, con un turno d'anticipo, grazie alla contemporanea vittoria dei neroazzurri contro i " cugini ", ma state pure certi che vi risponderanno di una festa solo anticipata. E lo si evince dagli sfottò, striscioni, sciarpe, e chi più ne ha, più ne metta. Allo juventino poco importa di un Milan che lascia 6 punti fra andata e ritorno nei derby, conta essere tornati campioni dopo 9 anni. Ecco, sempre quello juventino pignolo ed orgoglioso ribatterebbe: 6 anni che non vinciamo, stagione 2005/2006. 28 o 30? Terza stella o non terza stella? Su questo ci sarà tempo per discutere, certi che una conclusione non ci sarà mai. È ora giunto il momento di festeggiare: il popolo bianconero celebra il risveglio della "vecchia Signora" del calcio italiano in una stagione quanto mai frizzante e ricca di colpi di scena. Una stagione quasi perfetta per i bianconeri, che possono vantare la miglior difesa ed una squadra mai sconfitta in campionato equilibrato e quanto mai incerto.

Proprio quando non te lo aspetti, dopo essere stato surclassato da un Parma cinico e spietato, il "biscione" neroazzurro torna a sputare il suo veleno, lo fa contro un "diavolo" spento e dimesso dai tanti infortuni e qualche macchia arbitrale qua e là mai dimenticata. Tutto questo mentre la zebra torna a correre, i tifosi con essa, armati di trombette e bandiere, per le strade di tutta Italia a cantare i propri eroi. Anche la Barletta bianconera festeggia i suoi beniamini, riversati dal fischio finale per le strade, uniti da un'unica gioia. Ancora una volta, come tante altre volte in passato, piazza Aldo Moro ed Eraclio diventano i simboli di una vittoria che in casa bianconera ha un sapore speciale. Almeno 2000 barlettani sono scesi in piazza per festeggiare con bandiere, sciarpe e magliette bianconere. Un titolo inatteso, sofferto, guadagnato, per di più meritato. Una squadra guidata da un combattente, dentro e fuori dal campo, quell'Antonio Conte che ha saputo trasformare i suoi uomini in guerrieri imbattibili dopo 41 partite stagionali. L'uomo dello scudetto è stato senza dubbio uno stratosferico Andrea Pirlo, in grado di tornare ai massimi livelli proprio in bianconero, proprio nella stagione in cui aveva salutato il suo Milan. Altro eroe è quel Buffon messo in croce dopo l' errore col Lecce, che nonostante tutto può vantare numeri da record: 19 gol subiti in 37 partite, una media di 1 gol ogni 2 partite, e allora un errore ogni tanto concediamolo pure al povero Gigi nazionale, eroe di tante battaglie anche con la maglia azzurra…

E poi il capitano: Alex Del Piero, detto Pinturicchio, detto Godot, detto "quello dell'uccellino", il numero 10 per antonomasia. È lui il più osannato nei festeggiamenti, proprio lui che con Buffon ha calcato i campi di Rimini, Crotone, Arezzo e ogni altra isola felice d'Italia viva oggi nelle divisioni più basse. Un capitano che se ne va, forse, da vincente. Dopo aver percorso la cavalcata dalla serie B al titolo più importante dello Stivale italico. E in tutto questo, dalla vicina Milano, si sente ancora una voce sussurrare: ma il gol di Muntari?

Congratulazioni ai vincitori, onore ai vinti, siano essi milanisti, interisti o di qualsiasi altra fede calcistica. La Juventus torna ad essere la squadra Campione d'Italia, proprio nel giorno in cui il Barletta dice addio al sogno playoff. Gioie e dolori si susseguono nella Città della Disfida. Ma per gran parte dei barlettani, il dolore può attendere. La Signora s'è svegliata, bisogna tenerle compagnia…

[Orazio Rotunno]
Autori dell'articolo Orazio Rotunno ed Enrico Gorgoglione.

Fonte foto: www.sport.sky.it