Il "Pablito" mundial arriva nella Bat per presentare "1982. Il mio mitico mondiale"
Intervista a Paolo Rossi, eroe di Spagna '82
sabato 26 maggio 2012
10.08
Aria "mundial" ieri sera nella Sesta Provincia, con l'arrivo di un campione del mondo, e che campione, della spedizione azzurra in Spagna 1982. E' successo a Trani, presso il centro sportivo "Ponte Lama", dove l'ex-attaccante di Juventus e Vicenza, Campione del mondo con la Nazionale italiana e Pallone d'Oro nel 1982, Paolo Rossi ha presentato il volume dal titolo "1982. Il mio mitico mondiale", scritto a quattro mani con Federica Cappelletti ed edito da Kowalski. L'evento, moderato dal giornalista Nico Aurora, è stato organizzato da Tranilibri in collaborazione con la scuola calcio Ponte Lama e la scuola calcio e portieri di Nicola di Leo. A fare da cornice all'evento, un'onda di passione ed entusiasmo composta dai babies delle scuole calcio tranesi, che hanno accolto con un'ovazione il "Pablito" nazionale.Se chiedi a un italiano cosa ha fatto il giorno x dell'anno y nessuno saprà risponderti con precisione. Ma se gli chiedi dov'era e cosa faceva nei giorni del Mundial di Spagna tutti sapranno raccontarti nei dettagli la loro storia. Ne ho scelte solo alcune, le più curiose, ma so bene che ogni italiano potrebbe mettere un pezzo di sé stesso in questo libro. Leggendolo lo farà lo stesso.
PABLITO
Rossi, oggi 56enne e opinionista di punta per Sky Sport nelle notti di Champions League ha ripercorso nel suo sagace racconto i giorni che hanno cambiato la sua vita a lui e all'Italia calcistica di quei tempi, e che lo hanno reso eterno nella memoria degli amanti del calcio tricolore e mondiale. Nel racconto dei mondiali di Spagna 1982, aneddoti e ricordi si intrecciano a emozioni, paure, sensazioni, passando per la tripletta al Brasile, le due reti alla Polonia in semifinale fino alla finalissima Italia-Germania, il 3-1 che ha regalato il terzo titolo mondiale della sua storia alla Nazionale italiana, nella quale Rossi andò a referto con il centro dell'1-0. A 30 anni da quei giorni e a pochi giorni dall'inizio degli Europei 2012 in Polonia e Ucraina, un viatico dal sapore mondiale per gli appassionati di calcio nella Bat.
Visibilmente soddisfatto per la trionfale accoglienza avuta in quel di Trani e dopo aver evidenziato il calore "unico" che si trova in Puglia, Paolo Rossi ha avviato l'incontro con il doveroso ricordo di Gaetano Scirea, scomparso quasi 23 anni fa orsono, il cui compleanno ricadeva proprio ieri, 25 maggio: "E' stato un grande compagno ma anche un professionista straordinario, in campo è sempre stato meraviglioso, correttissimo. E' venuto a mancare troppo presto". L'attenzione si è poi concentrata sul libro, nato "carpendo per anni le storie della gente, i racconti che mi facevano le persone sul Mundial quando mi incontravano; ho voluto raccontare i 30 giorni che caratterizzarono quel periodo attraverso aneddoti e curiosità, nati dall'entusiasmo sincero di tifosi e amici". Un'ora abbondante di incontro, protrattasi tra ricordi, ovazioni del pubblico presente e la curiosità dei tanti calciatori in erba assiepati ai piedi del palchetto allestito per l'occasione.
Ai nostri microfoni, supportati dai colleghi di Traniviva.it (domande a cura di Biagino Fanelli), Rossi ha apprezzato il pubblico tranese, ricordando poi la vittoria azzurra di 30 anni fa, passando per l'attualità, dall'Europeo che l'Italia si accinge a disputare fino allo scandalo del calcio scommesse.
Paolo Rossi, che accoglienza ha trovato a Trani?
Come sempre, al Sud e in Puglia in particolare, ho trovato un'accoglienza eccezionale. In questi posti si respira un calore unico, è sempre un piacere tornarci, lo faccio volentieri.
30 anni fa la vittoria di Spagna 1982. Un'avventura partita tra tante difficoltà e terminata con un clamoroso successo. Che ricordi ha di quell'esperienza?
I miei ricordi sono gli stessi della gente comune. Tutti si ricordano esattamente cosa facevano, cosa pensavano in quei giorni. E' un mondiale, quello del 1982, che è rimasto nei cuori di tutti gli italiani, oltre che nella loro mente. Era un'Italia che stava riemergendo anche a livello sociale, così come accadeva alla nostra nazionale, che aveva vissuto 1000 difficoltà ma ne era poi venuta fuori
1982, scandalo-calcioscommesse: vittoria mondiale. 2006, scandalo-calciopoli, vittoria mondiale. 2012, siamo invischiati in un altro scandalo riguardante il calcio scommesse. Potrebbe ripetersi la storia?
L'Italia si esprime bene proprio nelle difficoltà. Abbiamo probabilmente bisogno di essere stimolati, pungolati. Quest'anno l'Italia avrà bisogno di fondere calciatori di esperienza con i più giovani; credo che Prandelli allestirà un buon gruppo e faremo un ottimo Europeo.
Il 31 maggio partirà il processo sul calcio scommesse. Questo polverone rischia di travolgere le società? Che idea ha lei in merito?
E' giusto così, ma è bene che questo avvenga. Chi crede di poter fare il furbo e accorciare strade, percorsi non deve farla franca. Nel calcio non esistono percorsi facili: è giusto che si faccia pulizia in questo modo. Queste storie devono venire fuori per restituire credibilità al calcio: nonostante questo fango, la gente resta però ancora molto affezionata al calcio.
E lo resta anche per personaggi positivi come furono gli eroi del "Mundial" 1982…
(Twitter: @GuerraLuca88)