Il Barletta a San Severo per tornare a volare
Riprende dopo oltre un mese di sospensione il campionato di Eccellenza pugliese
sabato 29 gennaio 2022
Ci eravamo lasciati domenica 19 dicembre con il Barletta sconfitto per la prima volta in stagione dal Città di Mola sul terreno "amico" del "San Sabino" di Canosa. Ci eravamo lasciati con una squadra, quella di mister Francesco Farina, in chiaro ed evidente (ma anche comprensibile) calo di condizione, dopo una prima parte di stagione condotta a suon di record e di vittorie e con una finale regionale di Coppa Italia appena conquistata, prima che il Covid intervenisse una volta ancora a pregiudicare, se non certo la regolarità del campionato, quanto meno la sua naturale evoluzione.
Come già accaduto lo scorso anno, quello che va a riprendere dopo oltre un mese, sarà con ogni probabilità un altro campionato, e questo – come mai ci stancheremo di ripetere – anche, se non soprattutto, a causa dello schizofrenico format del campionato di Eccellenza partorito dalle menti eccelse del Comitato Regionale, il quale, suddividendo due anni fa in due gironi il torneo - nella vana speranza che qualche anima pia a livello di Lega Nazionale Dilettanti concedesse alla Puglia la seconda promozione diretta in Serie D - ha fatto si che squadre come ad esempio il San Severo, prossimo avversario del Barletta, dopo un brillante avvio di stagione si ritrovino già a metà campionato praticamente senza obbiettivi, essendo stati aboliti i play off.
Intendiamoci, quella che il Barletta andrà a incontrare al "Ricciardelli", sarà una compagine tutt'altro che disposta a stendere tappeti rossi dinanzi a Pignataro e compagni. Ma il fatto che la stagione dei giallo granata di mister Francesco Bonetti sia praticamente in archivio dal punto di vista dell'esito finale, unito al provvidenziale mese di riposo che ha permesso al Barletta di recuperare energie, oltre ad elementi fondamentali come Russo e Pollidori, lascia pendere la bilancia del pronostico dalla parte dei biancorossi di Farina.
A tre punti di distacco scalpita il Corato, rimesso in corsa dall'importante vittoria nel recupero contro il Manfredonia e dall'imprevisto Ko del Barletta contro il Città di Mola. I neroverdi federiciani sono però attesi dalla insidiosa trasferta di Canosa. Una squadra che, dopo l'arrivo di importanti rinforzi, e soprattutto da quando in panchina siede mister Gino Zinfollino, ha decisamente cambiato passo lasciandosi definitivamente alle spalle una a dir poco inquietante prima parte di stagione caratterizzata da ben otto sconfitte iniziali consecutive.
Per il resto, data ormai per scontata l'ultima posizione in classifica della Vigor Trani (impegnata in casa contro il Team Ortanova), la lotta per evitare i play-out vede inoltre Borgorosso Molfetta, Real Siti e San Marco impegnate rispettivamente contro avversari di rango quali Manfredonia, Trinitapoli e Città di Mola.
Completa il quadro della giornata il match tra Unione Calcio Bisceglie e Atletico Vieste, che in un campionato di Eccellenza "normale" sarebbe stata un'interessantissima sfida in chiave play-off, vista anche la qualità di gioco di entrambe le compagini.
Ma a queste latitudini calcistiche, il termine "normale" pare essere ormai assurto a sinonimo di "rivoluzionario". Motivo per il quale il nostro animo di sportivi barlettani è da qualche anno diviso in due: da un lato, che è poi quello largamente preponderante, dalla voglia di vedere finalmente il nostro amato Barletta proiettato verso categorie più consone alla sua storia centenaria; dall'altro lato, da un sincero sentimento di solidarietà umana e sportiva per chi sarà costretto negli anni a venire a fare i conti con una organizzazione dei campionati dilettantistici pugliesi paragonabile ai tornei parrocchiali.
Come già accaduto lo scorso anno, quello che va a riprendere dopo oltre un mese, sarà con ogni probabilità un altro campionato, e questo – come mai ci stancheremo di ripetere – anche, se non soprattutto, a causa dello schizofrenico format del campionato di Eccellenza partorito dalle menti eccelse del Comitato Regionale, il quale, suddividendo due anni fa in due gironi il torneo - nella vana speranza che qualche anima pia a livello di Lega Nazionale Dilettanti concedesse alla Puglia la seconda promozione diretta in Serie D - ha fatto si che squadre come ad esempio il San Severo, prossimo avversario del Barletta, dopo un brillante avvio di stagione si ritrovino già a metà campionato praticamente senza obbiettivi, essendo stati aboliti i play off.
Intendiamoci, quella che il Barletta andrà a incontrare al "Ricciardelli", sarà una compagine tutt'altro che disposta a stendere tappeti rossi dinanzi a Pignataro e compagni. Ma il fatto che la stagione dei giallo granata di mister Francesco Bonetti sia praticamente in archivio dal punto di vista dell'esito finale, unito al provvidenziale mese di riposo che ha permesso al Barletta di recuperare energie, oltre ad elementi fondamentali come Russo e Pollidori, lascia pendere la bilancia del pronostico dalla parte dei biancorossi di Farina.
A tre punti di distacco scalpita il Corato, rimesso in corsa dall'importante vittoria nel recupero contro il Manfredonia e dall'imprevisto Ko del Barletta contro il Città di Mola. I neroverdi federiciani sono però attesi dalla insidiosa trasferta di Canosa. Una squadra che, dopo l'arrivo di importanti rinforzi, e soprattutto da quando in panchina siede mister Gino Zinfollino, ha decisamente cambiato passo lasciandosi definitivamente alle spalle una a dir poco inquietante prima parte di stagione caratterizzata da ben otto sconfitte iniziali consecutive.
Per il resto, data ormai per scontata l'ultima posizione in classifica della Vigor Trani (impegnata in casa contro il Team Ortanova), la lotta per evitare i play-out vede inoltre Borgorosso Molfetta, Real Siti e San Marco impegnate rispettivamente contro avversari di rango quali Manfredonia, Trinitapoli e Città di Mola.
Completa il quadro della giornata il match tra Unione Calcio Bisceglie e Atletico Vieste, che in un campionato di Eccellenza "normale" sarebbe stata un'interessantissima sfida in chiave play-off, vista anche la qualità di gioco di entrambe le compagini.
Ma a queste latitudini calcistiche, il termine "normale" pare essere ormai assurto a sinonimo di "rivoluzionario". Motivo per il quale il nostro animo di sportivi barlettani è da qualche anno diviso in due: da un lato, che è poi quello largamente preponderante, dalla voglia di vedere finalmente il nostro amato Barletta proiettato verso categorie più consone alla sua storia centenaria; dall'altro lato, da un sincero sentimento di solidarietà umana e sportiva per chi sarà costretto negli anni a venire a fare i conti con una organizzazione dei campionati dilettantistici pugliesi paragonabile ai tornei parrocchiali.