Giro d'Italia 2013, l'eredità di Barletta dopo la sesta tappa

Alvisi (Coni Bat): "Soddisfatti per l'organizzazione, gli occhi di Pietro Mennea sull'evento"

sabato 11 maggio 2013
A cura di Luca Guerra
La sesta tappa della 96esima edizione del Giro d'Italia sarà difficilmente dimenticata da Barletta e i suoi abitanti: giovedì pomeriggio, intorno alle 15, per pochi ma intensi minuti la nostra città è stata attraversata da un cordone rosa su due ruote, con i volti più noti del ciclismo mondiale che hanno toccato via Andria, via d'Aragona e via Alvisi, con una folla festante per strade e balconi a incitarli. La Mola di Bari-Margherita di Savoia ha visto trionfare l'inglese Mark Cavendish in volata su Elia Viviani, ha rappresentato per la nostra città il ritorno del Giro a 13 anni dall'ultima volta, nonchè l'esordio nella Sesta Provincia pugliese, un dato evidenziato da Isidoro Alvisi, delegato provinciale del Coni, insieme alla soddisfazione derivante dal buon esito dell'avvenimento: "Lo sport ha trionfato e per questo, a nome del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, desidero ringraziare l'Amministrazione Comunale della Città di Barletta, la Polizia locale, le Forze dell'ordine, le Associazioni di volontari ed il Corpo Forestale che hanno vigilato sull'intero percorso. Il debutto della Bat al Giro è stato salutato dalla folla delle grandi occasioni, in tutte le città attraversate la cornice di pubblico è stata spettacolare. A Barletta, in particolar modo, il tracciato segnato dagli organizzatori è stato trasformato in un perfetto percorso cittadino, che grazie all'ampiezza delle strade, ben sistemate per l'occasione, ha permesso al numerosissimo pubblico di assieparsi ordinato lungo le corsie".

La lite Hunter-Gavazzi, la caduta di Howard con conseguente rottura della clavicola per l'australiano, la dedica di Cavendish al collega Wouter Weylandt, il collega tragicamente scomparso due anni prima nella discesa del Passo del Bosco: la tappa pugliese del Giro non è mancata di episodi palpitanti, tutto trasmesso in diretta tv. "Il colpo d'occhio offerto dal centro cittadino della città di Barletta- sottolinea Alvisi- è stato degno di un grande evento, quale e appunto il Giro d'Italia, valorizzato anche dalle riprese televisive offerte in diretta da Rai ed Eurosport".

La tappa barlettana ha avuto una dedica speciale, per il campionissimo Pietro Mennea, orgoglio di un'intera città prematuramente scomparso il 21 marzo 2013: "Il serpentone dei corridori, per niente frenato dal centro urbano, le ammiraglie e tutta la colonna degli automezzi dell'organizzazione "rosa", sfrecciando, hanno potuto apprezzare il calore della gente, sotto gli occhioni del Grande Pietro Mennea- conclude Alvisi- immortalato in foto e striscione lungo il percorso, per uno spettacolo sportivo da brividi che rimarrà impresso nella memoria di chi ha partecipato a questa festa". Sullo sfondo restano due impressioni: la segreta speranza di vedere sempre strade pulite e regolari in città, come avvenuto grazie al profondo restyling pre-Giro, e la sensazione che per rivedere il passaggio della Carovana Rosa a Barletta non bisognerà attendere un'altra dozzina di anni.
(Twitter: @GuerraLuca88)