Gianni Cefola: «Il settore giovanile è il nostro punto di forza, soddisfatti della stagione»
Il presidente dell’ASD Volley Barletta traccia un primo bilancio della stagione
giovedì 15 maggio 2014
7.29
Con gli ultimi scampoli di stagione ancora in corso e con i playout di serie C e di serie D alle porte, in casa ASD Volley Barletta il finale di stagione è senza dubbio ricco e ancora teso. È stata una stagione impegnativa, ricca di appuntamenti da non sbagliare. A fare il punto della situazione è il presidente del sodalizio biancorosso, Gianni Cefola, che traccia un primo bilancio stagionale con un occhio di riguardo per il Campionato Italiano Under 14 che la società ospiterà a Barletta a partire dal 26 maggio.
Presidente, tra qualche giorno partiranno i playout di serie D. Queste ragazze sono arrivate in alto partendo proprio dal settore giovanile. Siete soddisfatti della loro stagione?
«Senz'altro sono soddisfatto. Le ragazze della serie D hanno dimostrato innanzitutto di poter tenere il passo della categoria. Hanno però pagato lo scotto di giocare una serie D, perché abbiamo trovato una serie di squadre non tanto dotate tecnicamente ma molto esperte. Le nostre ragazze hanno peccato di concentrazione e di continuità, pagando la volontà di giocare sempre al massimo, di tentare sempre le giocate più particolari. Speriamo che anche loro si rifacciano ai playout. Il nostro obiettivo, a questo punto del campionato, è raggiungere la doppia salvezza per consolidare la nostra posizione».
Al di là del verdetto del campo, si ripeterà anche l'anno prossimo il doppio campionato?
«Questo è stato un progetto fatto solo quest'anno. Da pochi anni il regolamento ci ha permesso di premiare un gruppo che aveva vinto il campionato di Prima Divisione Giovani. Abbiamo messo alla prova un gruppo in un campionato tecnicamente un po' più valido. L'anno prossimo credo torneremo a fare un solo campionato, ma non abbiamo ancora deciso quale. Decideremo quale disputare».
In prospettiva, crede che qualche ragazza che ha disputato la serie C possa fare il salto di categoria?
«Certo, ci sono 4-5 ragazze che senz'altro possono far parte anche del gruppo della serie C e credo che l'anno prossimo possano far parte del progetto tecnico».
Parliamo ora da vicino del settore giovanile. Probabilmente non avete ottenuto i risultati sperati per una serie di problematiche. Ad inizio stagione le ragazze hanno dovuto affrontare tanti impegni ravvicinati, dando comunque tanto alla causa. La delusione maggiore arriva dall'Under 14. Siete soddisfatti o resta il rammarico?
«Dei tre campionati, quello che abbiamo sottovalutato dal punto di vista dei risultati è stato l'Under 16, che però è coinciso con impegni famigliari ben più importanti di Sossio Rotondo. Durante le prime partite la squadra non ha reso al meglio senza il suo allenatore. Nell'under 18, siamo riusciti ad arrivare alle semifinali. Purtroppo noi abbiamo un grosso handicap: contiamo solo su ragazze della nostra società, non potrei dire nemmeno della nostra città. Assistiamo addirittura a società che allestiscono squadre con altre società di città limitrofe per cercare di contrastarci in campionato. Usufruendo della possibilità di contare su tutte le ragazze di Barletta, probabilmente avremmo avuto la possibilità di disputare qualche fase in più. In provincia abbiamo raggiunto un livello importante, solo Bisceglie riesce a competere con noi. A livello regionale impattiamo contro Altamura, che ha una tradizione di tanti anni e può contare sulle migliori ragazze di Puglia. Forse la delusione personale arriva dall'Under 14. Pur con tanta scaramanzia, ho sempre pensato che una delle squadre partecipanti al campionato italiano (che si terrà a Barletta dal 26 maggio al 1 giugno ndr) potesse essere la nostra. Purtroppo abbiamo trovato una giornata negativa. Se pensiamo che 3 ragazze fanno parte della rappresentativa provinciale che è arrivata ai primi posti alle fasi regionali, questo la dice lunga sulle potenzialità inespresse dalla nostra squadra. Abbiamo perso una partita in malo modo, tant'è che le due finaliste della Puglia sono squadre tranquillamente alla nostra altezza, visto che ci abbiamo già giocato. Questo acuisce il rammarico, avevamo la qualificazione in tasca e ce la siamo fatta sfuggire».
In Under 13, a ridosso delle finali provinciali, avete fissato degli obiettivi?
«Dopo una prima fase dominata, l'Under 13 non ha un obiettivo ben preciso. Abbiamo raggiunto la finale provinciale, ma non sappiamo bene che squadre troveremo di fronte. Abbiamo provato, sia in Under 13 che in Under 12 a fare più squadre possibile, per dare la possibilità a tutte le nostre giovani di giocare. Dopo i risultati raggiunti l'anno scorso con il marchio di qualità e con la scuola federale di pallavolo abbiamo capito che la nostra forza sono i giovani. Quindi, ancora di più facciamo attenzione al settore giovanile. Possiamo senz'altro anticipare che il primo obiettivo per il prossimo anno è quello di potenziare ulteriormente il settore giovanile, in modo da trasformarlo in una base assoluta».
Parliamo, in chiusura, dell'evento che si terrà a fine mese. La Bat, nelle città di Barletta e Trani, ospiterà il Campionato Italiano Under 14, motivo di vanto per il territorio, che creerà sicuramente indotto facendo apprezzare le bellezze del territorio. Un modo importante per unire sport e turismo nell'anno in cui la Puglia ospita i mondiali di volley.
«Innanzitutto ringrazio il presidente della provincia Ventola che sin da subito ha notato il potenziale dell'iniziativa, coinvolgendo i sindaci delle città di Trani e Barletta. Purtroppo siamo in un momento politico e tecnico/amministrativo difficile a causa dell'approvazione del bilancio. Anche se la manifestazione si farà, credo che non tutti abbiano capito il reale potenziale di una manifestazione del genere. Avremo qui a Barletta ben 28 squadre, ci saranno squadre che si affronteranno ogni giorno, sia di mattina che di pomeriggio, girando per le città. Si giocherà contemporaneamente in quattro palazzetti. Ci sarà anche molto indotto, visto che molti genitori, approfittando del weekend e della festività, raggiungeranno le proprie figlie, soprattutto nei match più importanti, e potranno ammirare le bellezze del territorio. Mi sto adoperando personalmente affinché l'evento possa avere tutta la risonanza possibile e possa andare al massimo».
Presidente, tra qualche giorno partiranno i playout di serie D. Queste ragazze sono arrivate in alto partendo proprio dal settore giovanile. Siete soddisfatti della loro stagione?
«Senz'altro sono soddisfatto. Le ragazze della serie D hanno dimostrato innanzitutto di poter tenere il passo della categoria. Hanno però pagato lo scotto di giocare una serie D, perché abbiamo trovato una serie di squadre non tanto dotate tecnicamente ma molto esperte. Le nostre ragazze hanno peccato di concentrazione e di continuità, pagando la volontà di giocare sempre al massimo, di tentare sempre le giocate più particolari. Speriamo che anche loro si rifacciano ai playout. Il nostro obiettivo, a questo punto del campionato, è raggiungere la doppia salvezza per consolidare la nostra posizione».
Al di là del verdetto del campo, si ripeterà anche l'anno prossimo il doppio campionato?
«Questo è stato un progetto fatto solo quest'anno. Da pochi anni il regolamento ci ha permesso di premiare un gruppo che aveva vinto il campionato di Prima Divisione Giovani. Abbiamo messo alla prova un gruppo in un campionato tecnicamente un po' più valido. L'anno prossimo credo torneremo a fare un solo campionato, ma non abbiamo ancora deciso quale. Decideremo quale disputare».
In prospettiva, crede che qualche ragazza che ha disputato la serie C possa fare il salto di categoria?
«Certo, ci sono 4-5 ragazze che senz'altro possono far parte anche del gruppo della serie C e credo che l'anno prossimo possano far parte del progetto tecnico».
Parliamo ora da vicino del settore giovanile. Probabilmente non avete ottenuto i risultati sperati per una serie di problematiche. Ad inizio stagione le ragazze hanno dovuto affrontare tanti impegni ravvicinati, dando comunque tanto alla causa. La delusione maggiore arriva dall'Under 14. Siete soddisfatti o resta il rammarico?
«Dei tre campionati, quello che abbiamo sottovalutato dal punto di vista dei risultati è stato l'Under 16, che però è coinciso con impegni famigliari ben più importanti di Sossio Rotondo. Durante le prime partite la squadra non ha reso al meglio senza il suo allenatore. Nell'under 18, siamo riusciti ad arrivare alle semifinali. Purtroppo noi abbiamo un grosso handicap: contiamo solo su ragazze della nostra società, non potrei dire nemmeno della nostra città. Assistiamo addirittura a società che allestiscono squadre con altre società di città limitrofe per cercare di contrastarci in campionato. Usufruendo della possibilità di contare su tutte le ragazze di Barletta, probabilmente avremmo avuto la possibilità di disputare qualche fase in più. In provincia abbiamo raggiunto un livello importante, solo Bisceglie riesce a competere con noi. A livello regionale impattiamo contro Altamura, che ha una tradizione di tanti anni e può contare sulle migliori ragazze di Puglia. Forse la delusione personale arriva dall'Under 14. Pur con tanta scaramanzia, ho sempre pensato che una delle squadre partecipanti al campionato italiano (che si terrà a Barletta dal 26 maggio al 1 giugno ndr) potesse essere la nostra. Purtroppo abbiamo trovato una giornata negativa. Se pensiamo che 3 ragazze fanno parte della rappresentativa provinciale che è arrivata ai primi posti alle fasi regionali, questo la dice lunga sulle potenzialità inespresse dalla nostra squadra. Abbiamo perso una partita in malo modo, tant'è che le due finaliste della Puglia sono squadre tranquillamente alla nostra altezza, visto che ci abbiamo già giocato. Questo acuisce il rammarico, avevamo la qualificazione in tasca e ce la siamo fatta sfuggire».
In Under 13, a ridosso delle finali provinciali, avete fissato degli obiettivi?
«Dopo una prima fase dominata, l'Under 13 non ha un obiettivo ben preciso. Abbiamo raggiunto la finale provinciale, ma non sappiamo bene che squadre troveremo di fronte. Abbiamo provato, sia in Under 13 che in Under 12 a fare più squadre possibile, per dare la possibilità a tutte le nostre giovani di giocare. Dopo i risultati raggiunti l'anno scorso con il marchio di qualità e con la scuola federale di pallavolo abbiamo capito che la nostra forza sono i giovani. Quindi, ancora di più facciamo attenzione al settore giovanile. Possiamo senz'altro anticipare che il primo obiettivo per il prossimo anno è quello di potenziare ulteriormente il settore giovanile, in modo da trasformarlo in una base assoluta».
Parliamo, in chiusura, dell'evento che si terrà a fine mese. La Bat, nelle città di Barletta e Trani, ospiterà il Campionato Italiano Under 14, motivo di vanto per il territorio, che creerà sicuramente indotto facendo apprezzare le bellezze del territorio. Un modo importante per unire sport e turismo nell'anno in cui la Puglia ospita i mondiali di volley.
«Innanzitutto ringrazio il presidente della provincia Ventola che sin da subito ha notato il potenziale dell'iniziativa, coinvolgendo i sindaci delle città di Trani e Barletta. Purtroppo siamo in un momento politico e tecnico/amministrativo difficile a causa dell'approvazione del bilancio. Anche se la manifestazione si farà, credo che non tutti abbiano capito il reale potenziale di una manifestazione del genere. Avremo qui a Barletta ben 28 squadre, ci saranno squadre che si affronteranno ogni giorno, sia di mattina che di pomeriggio, girando per le città. Si giocherà contemporaneamente in quattro palazzetti. Ci sarà anche molto indotto, visto che molti genitori, approfittando del weekend e della festività, raggiungeranno le proprie figlie, soprattutto nei match più importanti, e potranno ammirare le bellezze del territorio. Mi sto adoperando personalmente affinché l'evento possa avere tutta la risonanza possibile e possa andare al massimo».