Football Americano, per i Mad Bulls parla il presidente Marzocca
"Campionato duro, ma abbiamo voglia di sognare"
venerdì 22 febbraio 2013
1.51
Poco più di 48 ore e per i Mad Bulls BT si apriranno le danze del Campionato di Football Americano a 9: l'esordio è fissato domenica prossima, 24 febbraio, a Bari contro i quotati Patriots, nel gruppo B della South Division completato da Eagles Salerno e Dragons Salento, avversari importanti quanto storici del sodalizio barlettano all'interno di un "girone di ferro". I ragazzi a tinte nero-bianco-rosse, allenati da coach Grieco e Spencer Banks, ex-giocatore della massima serie italiana con le divise di Roma, Bari e Trani, oggi effettueranno al "Lello Simeone" l'ultimo allenamento prima dell'esordio nel torneo. Delle attese, delle ambizioni, delle basi del progetto Mad Bulls Bt abbiamo parlato con il presidente del club Manuel Marzocca (nella foto), 20 anni fa in campo nella storica squadra dalle cui ceneri oggi i "tori rossi" sono risorti.
Manuel Marzocca, quest'anno dopo 20 anni sono tornati i Mad Bulls Bt. Come è nata la voglia di riprendere in mano il progetto?
"Ci ha spinto dapprima la passione per questo sport, poi l'unione tra vecchi amici che non si è mai sciolta negli anni. Questa è stata l'occasione per tornare insieme sul campo e riformare i Mad Bulls, questa volta ognuno con i suoi figli?
Strutture, mentalità dei ragazzi e modo di vivere il football: che differenze avete trovato rispetto a 20 anni fa?
"E' uno sport che molti scambiano per una moda, e questo è un errore: è uno sport fisico, di contatto, per il quale bisogna essere costanti negli allenamenti e seguire sempre alla lettera i coach. Solo così si può diventare buoni giocatori di football".
Di quanti giocatori è oggi composto il progetto Mad Bulls Bt?
"Siamo partiti con i tepori settembrini, quando eravamo quasi 70. Con l'arrivo dell'inverno, del maltempo e qualche abbandono dovuto a motivi di gradimento per lo sport, abbiamo fatto una scrematura e oggi il nostro gruppo è formato da circa 50 ragazzi".
Quest'anno parteciperete al Cif9 con la Prima Squadra, ma puntate molto anche sulla linea verde. Come procede la crescita del Settore Giovanile?
"In gruppo abbiamo tanti Under 18 e Under 19. Questi ragazzi sono già piccoli atleti, dei quali già riusciamo a valutare velocità e caratteristiche proprie della nuova generazione. Stiamo cercando di portare avanti l'aspetto del Settore Giovanile e siamo sicuri che ce la faremo".
Voi vi allenate sul terreno del "Lello Simeone", spesso al centro di polemiche. Valutando anche il confronto con altre realtà che incrociate, a Barletta a che punto siamo come strutture?
"Possiamo dire che già siamo fortunati ad avere un campo a costi agevoli. Moltissime squadre pagano affitti elevati per il campo: ovviamente se fosse fatta una buona manutenzione su gradinate, spogliatoi e terreno di gioco, quello del "Simeone", curato con la giusta sapienza, potrebbe diventare davvero un impianto ottimo".
Siete in campo qui ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Sono ancora aperti gli arrivi in casa Mad Bulls?
"Il reclutamento è ancora aperto per tutti, dai 17 anni in su. Noi siamo qui e li aspettiamo: possono contattarci anche su Facebook o Twitter, noi siamo pronti ad accoglierli".
E' un momento di crisi per tutti, come vi state muovendo alla ricerca di sponsor? Qual è il feedback che state ricevendo?
"Ringrazieremo alla fine pubblicamente tutti coloro che hanno aderito al nostro progetto, da chi ha preso parte alla campagna 100X100, dando un contributo di 100 euro per essere nostri partners, fino a chi ci ha concesso dei finanziamenti, ha creduto nelle nostre idee e ha contribuito fattivamente alla riuscita del progetto: sono pochi ma buoni, e grazie a loro riusciremo a completare questo campionato. Aspettiamo altri sponsor, le nostre porte sono sempre aperte".
Parliamo ora del campionato che si appresta a cominciare: domenica partite dalla sfida di Bari, ma siete inseriti in un girone con avversari storici. Che sensazioni hai provato rileggendo i loro nomi?
"La prima sensazione è stata di profondo rispetto, ma non timore. Sono formazioni che ci faranno sicuramente sudare: sono tutte forti e tutte hanno raggiunto i playoff l'anno scorso. Bari ha ottenuto addirittura la semifinale del campionato nazionale, Salerno le ha sfiorate mentre i Dragons sono arrivati ai playoff. Noi siamo quasi tutti al primo anno, ma speriamo che i ragazzi si divertano e che ci sia la sportività consueta in questo sport, sempre e comunque".
Come avete studiato i Patriots, il prossimo avversario?
"E' materia che compete più ai coach, io da presidente sto studiando come mandare avanti il progetto sotto l'aspetto economico, il che oggi non è facile. Siamo aiutati da professionisti come coach Alessandro Grieco, ex-arbitro, e da Spencer Banks, che non ha bisogno di presentazioni. Andremo a Bari a giocarci la partita e con la voglia di sognare: tutto ciò che viene, lo prenderemo bene. L'importante è divertirsi tutti e portare entusiasmo ai tifosi e in questo sport".
Chiudiamo l'intervista con il motto dei Mad Bulls Bt, edizione 2012/2013.
"Direi "vue l'aleisc com vuei la freisc", vedi le alici come devi friggerle. Era il nostro inno in caso di vittoria 20 anni fa e l'abbiamo riproposto alla fine dell'amichevole vinta contro i Goblins Lanciano a novembre. Caso vuole che sia in dialetto barese. Non aggiungo altro (ride, ndr)".
E chissà, aggiungiamo noi, che proprio a Bari non possa essere ripetuto...
(Twitter: @GuerraLuca88)
Manuel Marzocca, quest'anno dopo 20 anni sono tornati i Mad Bulls Bt. Come è nata la voglia di riprendere in mano il progetto?
"Ci ha spinto dapprima la passione per questo sport, poi l'unione tra vecchi amici che non si è mai sciolta negli anni. Questa è stata l'occasione per tornare insieme sul campo e riformare i Mad Bulls, questa volta ognuno con i suoi figli?
Strutture, mentalità dei ragazzi e modo di vivere il football: che differenze avete trovato rispetto a 20 anni fa?
"E' uno sport che molti scambiano per una moda, e questo è un errore: è uno sport fisico, di contatto, per il quale bisogna essere costanti negli allenamenti e seguire sempre alla lettera i coach. Solo così si può diventare buoni giocatori di football".
Di quanti giocatori è oggi composto il progetto Mad Bulls Bt?
"Siamo partiti con i tepori settembrini, quando eravamo quasi 70. Con l'arrivo dell'inverno, del maltempo e qualche abbandono dovuto a motivi di gradimento per lo sport, abbiamo fatto una scrematura e oggi il nostro gruppo è formato da circa 50 ragazzi".
Quest'anno parteciperete al Cif9 con la Prima Squadra, ma puntate molto anche sulla linea verde. Come procede la crescita del Settore Giovanile?
"In gruppo abbiamo tanti Under 18 e Under 19. Questi ragazzi sono già piccoli atleti, dei quali già riusciamo a valutare velocità e caratteristiche proprie della nuova generazione. Stiamo cercando di portare avanti l'aspetto del Settore Giovanile e siamo sicuri che ce la faremo".
Voi vi allenate sul terreno del "Lello Simeone", spesso al centro di polemiche. Valutando anche il confronto con altre realtà che incrociate, a Barletta a che punto siamo come strutture?
"Possiamo dire che già siamo fortunati ad avere un campo a costi agevoli. Moltissime squadre pagano affitti elevati per il campo: ovviamente se fosse fatta una buona manutenzione su gradinate, spogliatoi e terreno di gioco, quello del "Simeone", curato con la giusta sapienza, potrebbe diventare davvero un impianto ottimo".
Siete in campo qui ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Sono ancora aperti gli arrivi in casa Mad Bulls?
"Il reclutamento è ancora aperto per tutti, dai 17 anni in su. Noi siamo qui e li aspettiamo: possono contattarci anche su Facebook o Twitter, noi siamo pronti ad accoglierli".
E' un momento di crisi per tutti, come vi state muovendo alla ricerca di sponsor? Qual è il feedback che state ricevendo?
"Ringrazieremo alla fine pubblicamente tutti coloro che hanno aderito al nostro progetto, da chi ha preso parte alla campagna 100X100, dando un contributo di 100 euro per essere nostri partners, fino a chi ci ha concesso dei finanziamenti, ha creduto nelle nostre idee e ha contribuito fattivamente alla riuscita del progetto: sono pochi ma buoni, e grazie a loro riusciremo a completare questo campionato. Aspettiamo altri sponsor, le nostre porte sono sempre aperte".
Parliamo ora del campionato che si appresta a cominciare: domenica partite dalla sfida di Bari, ma siete inseriti in un girone con avversari storici. Che sensazioni hai provato rileggendo i loro nomi?
"La prima sensazione è stata di profondo rispetto, ma non timore. Sono formazioni che ci faranno sicuramente sudare: sono tutte forti e tutte hanno raggiunto i playoff l'anno scorso. Bari ha ottenuto addirittura la semifinale del campionato nazionale, Salerno le ha sfiorate mentre i Dragons sono arrivati ai playoff. Noi siamo quasi tutti al primo anno, ma speriamo che i ragazzi si divertano e che ci sia la sportività consueta in questo sport, sempre e comunque".
Come avete studiato i Patriots, il prossimo avversario?
"E' materia che compete più ai coach, io da presidente sto studiando come mandare avanti il progetto sotto l'aspetto economico, il che oggi non è facile. Siamo aiutati da professionisti come coach Alessandro Grieco, ex-arbitro, e da Spencer Banks, che non ha bisogno di presentazioni. Andremo a Bari a giocarci la partita e con la voglia di sognare: tutto ciò che viene, lo prenderemo bene. L'importante è divertirsi tutti e portare entusiasmo ai tifosi e in questo sport".
Chiudiamo l'intervista con il motto dei Mad Bulls Bt, edizione 2012/2013.
"Direi "vue l'aleisc com vuei la freisc", vedi le alici come devi friggerle. Era il nostro inno in caso di vittoria 20 anni fa e l'abbiamo riproposto alla fine dell'amichevole vinta contro i Goblins Lanciano a novembre. Caso vuole che sia in dialetto barese. Non aggiungo altro (ride, ndr)".
E chissà, aggiungiamo noi, che proprio a Bari non possa essere ripetuto...
(Twitter: @GuerraLuca88)