Focus sull' U.S. Cremonese 1903
I prossimi avversari del Barletta vivono di alti e bassi
sabato 21 aprile 2012
10.17
Dopo i tragici eventi che non più tardi di 7 giorni fa hanno scosso le anime "pallonare" e non, si torna a giocare, riprendendo laddove il carrozzone si era arrestato per quei commuoventi attimi di silenzio e preghiera. L'addio a Piermario Morosini ha posticipato l'atteso big match tra Barletta e Spezia, che si disputerà tra 3 giorni, ma le giornate al termine della stagione restano ancora 4. Quattro giornate al termine e ancora nessun verdetto definitivo emesso; la situazione del Girone B di Prima Divisione potrà meglio definirsi già domenica sera quando si conosceranno i risultati dei molti scontri diretti in programma, a partire da Cremonese-Barletta, in programma domani pomeriggio alle 15 al "Giovanni Zini" di Cremona per la 32^ giornata del campionato di Prima Divisione, girone B. Andiamo a conoscere meglio i prossimi avversari dei biancorossi di mister Di Costanzo:
Una storia…di saliscendi
L'Unione Sportiva Cremonese è una delle poche società della Lega Pro a poter vantare una storia secolare. La sua fondazione risale infatti al lontano 24 marzo 1903. La Polisportiva Cremonese, con a capo il presidente Faia, aveva come colori sociali il bianco ed il lilla: le prime esperienze calcistiche cominciarono, però, solo nel 1910, soprattutto a livello amatoriale. La storia grigio rossa è però legata a doppio filo all'ex portiere Giovanni Zini, deceduto durante la guerra a Cividale del Friuli, a cui è dedicato lo stadio di Cremona sin dal 1919. Sin dalle prime esperienze, la Cremonese ben si destreggia tra i più importanti campionati, disputando per la prima volta la serie A nel 1922. Sarà massima serie per altre 7 volte, l'ultima nel 1995-96. È però a partire dal 1992 che la Cremonese vive gli anni più gloriosi: sulla panchina siede Gigi Simoni, che guida i suoi ad onorevoli piazzamenti in serie A, nonché alla conquista dello storico Trofeo Anglo-Italiano con una spettacolare vittoria sul Derby County per 3-1 presso il leggendario impianto londinese di Wembley. Ma è la serie B il vero e proprio "cruccio" dei lombardi: per diversi anni, i grigio rossi provano a "sbarazzarsi" della cadetteria per accedere alla serie A, ma nella seconda parte della propria storia, soprattutto dopo il 2006, la serie B diventa un'ossessione negativa che svanisce sempre ad un passo dalla realtà.
La svolta e quella B che svanisce sempre all'ultimo
Dal 27 giugno 2007 arriva alla presidenza il Cav. Giovanni Arvedi, che ripiana la situazione economica, ricostruisce la squadra portandola a livelli più che competitivi e pone le basi per la ristrutturazione dello stadio "Zini", provvedendo contestualmente alla rifondazione di un settore giovanile. La prima stagione con Arvedi al comando è esaltante: arrivano giocatori importanti (Zauli, Sirigu, Astori, Colucci, Fietta), guidati dal carismatico Mondonico, ma il progetto della Cremonese si ferma ad un passo dalla risalita in serie B, con la sconfitta nell'appendice playoff che premia il Cittadella. La stagione successiva viene conclusa nel completo anonimato, non riuscendo a smaltire lo scotto della serie B sfumata. Nel 2009-2010 la presidenza impone un profilo più basso, cercando di pervenire al risultato con umiltà e tenacia. I grigio rossi partono subito alla grande, ma ancora una volta devono arrendersi nella finale playoff contro il Varese, persa al 92' e segnata da una svista arbitrale. La penultima stagione si chiude con una salvezza tranquilla, che permette alla dirigenza lombarda di pianificare al meglio la stagione attuale.
Un annata…penalizzata: una continua rincorsa al vertice
L'avvio della stagione parte con una penalizzazione di 6 punti per responsabilità oggettiva in merito alla posizione dell'ex portiere grigio rosso Marco Paoloni. Ciononostante, la società lombarda allestisce una squadra importante in grado di risalire velocemente la china. Complice un inizio di campionato scoppiettante, la Cremonese risale posizioni su posizioni, portandosi rapidamente in zona playoff in competizione con le altre protagoniste dell'equilibrato girone B. Ma dopo un grande recupero, i lombardi vivono un periodo d'appannamento, pur rimanendo nelle zone alte. Una serie pericolosa di alti e bassi, che però permette ugualmente a Fietta e compagni di restare a stretto contatto con la zona playoff e di giocarsi il tutto per tutto nel rush finale, con la speranza di raggiungere i playoff e che gli stessi non siano di cattivo auspicio come accaduto più volte negli ultimi anni.
Brevi…sull'allenatore
Alla guida della corazzata grigio rossa c'è Oscar Brevi, ex difensore centrale che, appese la famigerate scarpette al chiodo, ha intrapreso un'importante carriera da allenatore. Dopo una breve parentesi al Como, Brevi accetta l'ambizioso progetto della Cremonese, e i risultati non tardano ad arrivare. La "cura Brevi" porta in dote 14 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte in 30 match, un ruolino piuttosto importante se si pensa che senza penalizzazione la Cremonese sarebbe terza in campionato a "soli" 6 punti dalla capolista Trapani. La Cremonese vince e diverte, anche grazie ad un gioco frizzante ma al contempo ragionato, un gioco che cerca di concedere il meno possibile agli avversari per ripartire grazie alle trame di un centrocampo tra i migliori della categoria. Vero fiore all'occhiello della formazione di Brevi è l'attacco, che può contare su tanti nomi importanti in grado di fare gol in qualsiasi momento.
Le ultimissime sulla formazione
Reduce dal deludente quanto rocambolesco pareggio casalingo contro la Triestina, il team grigio rosso prova a sfruttare il turno casalingo dopo lo stop forzato per la tragica scomparsa del centrocampista del Livorno Piermario Morosini. Sono pochi i dubbi di formazione di mister Brevi. In porta, dovrebbe essere riconfermato l'esperto Bianchi. In difesa, potrebbe ritornare dal 1' il giovane e promettente Favalli, in grande spolvero con la rappresentativa nazionale. A centrocampo, sono Degeri e Dettori i due mediani che potrebbero scombussolare lo schieramento proposto 15 giorni fa, anche se l'equilibrio garantito dalla coppia Pestrin-Fietta potrebbe essere un ottimo deterrente. Nel 4-4-2 rispolverato da Brevi, potrebbero essere lanciati Rabito e Sales come esterni in luogo gli imprevedibili Nizzetto e Filippini, entrambi appiedati per un turno dal Giudice Sportivo, mentre in avanti è aperto un vero e proprio ballottaggio, con Musetti e Possanzini favoriti su Le Noci. Assenti certi per infortunio Cremonesi, Sambugari, Riva, Coralli ed Alfonso.
Probabile formazione della Cremonese (4-4-2): Bianchi; Polenghi, Minelli, Rigione, Favalli (Semenzato); Rabito (Dettori), Fietta, Pestrin, Sales; Possanzini, Musetti (Le Noci). A disposizione: Malatesta, Cesar, Semenzato, Degeri, Dettori, Le Noci, Tacchinardi. Allenatore: Brevi
Una storia…di saliscendi
L'Unione Sportiva Cremonese è una delle poche società della Lega Pro a poter vantare una storia secolare. La sua fondazione risale infatti al lontano 24 marzo 1903. La Polisportiva Cremonese, con a capo il presidente Faia, aveva come colori sociali il bianco ed il lilla: le prime esperienze calcistiche cominciarono, però, solo nel 1910, soprattutto a livello amatoriale. La storia grigio rossa è però legata a doppio filo all'ex portiere Giovanni Zini, deceduto durante la guerra a Cividale del Friuli, a cui è dedicato lo stadio di Cremona sin dal 1919. Sin dalle prime esperienze, la Cremonese ben si destreggia tra i più importanti campionati, disputando per la prima volta la serie A nel 1922. Sarà massima serie per altre 7 volte, l'ultima nel 1995-96. È però a partire dal 1992 che la Cremonese vive gli anni più gloriosi: sulla panchina siede Gigi Simoni, che guida i suoi ad onorevoli piazzamenti in serie A, nonché alla conquista dello storico Trofeo Anglo-Italiano con una spettacolare vittoria sul Derby County per 3-1 presso il leggendario impianto londinese di Wembley. Ma è la serie B il vero e proprio "cruccio" dei lombardi: per diversi anni, i grigio rossi provano a "sbarazzarsi" della cadetteria per accedere alla serie A, ma nella seconda parte della propria storia, soprattutto dopo il 2006, la serie B diventa un'ossessione negativa che svanisce sempre ad un passo dalla realtà.
La svolta e quella B che svanisce sempre all'ultimo
Dal 27 giugno 2007 arriva alla presidenza il Cav. Giovanni Arvedi, che ripiana la situazione economica, ricostruisce la squadra portandola a livelli più che competitivi e pone le basi per la ristrutturazione dello stadio "Zini", provvedendo contestualmente alla rifondazione di un settore giovanile. La prima stagione con Arvedi al comando è esaltante: arrivano giocatori importanti (Zauli, Sirigu, Astori, Colucci, Fietta), guidati dal carismatico Mondonico, ma il progetto della Cremonese si ferma ad un passo dalla risalita in serie B, con la sconfitta nell'appendice playoff che premia il Cittadella. La stagione successiva viene conclusa nel completo anonimato, non riuscendo a smaltire lo scotto della serie B sfumata. Nel 2009-2010 la presidenza impone un profilo più basso, cercando di pervenire al risultato con umiltà e tenacia. I grigio rossi partono subito alla grande, ma ancora una volta devono arrendersi nella finale playoff contro il Varese, persa al 92' e segnata da una svista arbitrale. La penultima stagione si chiude con una salvezza tranquilla, che permette alla dirigenza lombarda di pianificare al meglio la stagione attuale.
Un annata…penalizzata: una continua rincorsa al vertice
L'avvio della stagione parte con una penalizzazione di 6 punti per responsabilità oggettiva in merito alla posizione dell'ex portiere grigio rosso Marco Paoloni. Ciononostante, la società lombarda allestisce una squadra importante in grado di risalire velocemente la china. Complice un inizio di campionato scoppiettante, la Cremonese risale posizioni su posizioni, portandosi rapidamente in zona playoff in competizione con le altre protagoniste dell'equilibrato girone B. Ma dopo un grande recupero, i lombardi vivono un periodo d'appannamento, pur rimanendo nelle zone alte. Una serie pericolosa di alti e bassi, che però permette ugualmente a Fietta e compagni di restare a stretto contatto con la zona playoff e di giocarsi il tutto per tutto nel rush finale, con la speranza di raggiungere i playoff e che gli stessi non siano di cattivo auspicio come accaduto più volte negli ultimi anni.
Brevi…sull'allenatore
Alla guida della corazzata grigio rossa c'è Oscar Brevi, ex difensore centrale che, appese la famigerate scarpette al chiodo, ha intrapreso un'importante carriera da allenatore. Dopo una breve parentesi al Como, Brevi accetta l'ambizioso progetto della Cremonese, e i risultati non tardano ad arrivare. La "cura Brevi" porta in dote 14 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte in 30 match, un ruolino piuttosto importante se si pensa che senza penalizzazione la Cremonese sarebbe terza in campionato a "soli" 6 punti dalla capolista Trapani. La Cremonese vince e diverte, anche grazie ad un gioco frizzante ma al contempo ragionato, un gioco che cerca di concedere il meno possibile agli avversari per ripartire grazie alle trame di un centrocampo tra i migliori della categoria. Vero fiore all'occhiello della formazione di Brevi è l'attacco, che può contare su tanti nomi importanti in grado di fare gol in qualsiasi momento.
Le ultimissime sulla formazione
Reduce dal deludente quanto rocambolesco pareggio casalingo contro la Triestina, il team grigio rosso prova a sfruttare il turno casalingo dopo lo stop forzato per la tragica scomparsa del centrocampista del Livorno Piermario Morosini. Sono pochi i dubbi di formazione di mister Brevi. In porta, dovrebbe essere riconfermato l'esperto Bianchi. In difesa, potrebbe ritornare dal 1' il giovane e promettente Favalli, in grande spolvero con la rappresentativa nazionale. A centrocampo, sono Degeri e Dettori i due mediani che potrebbero scombussolare lo schieramento proposto 15 giorni fa, anche se l'equilibrio garantito dalla coppia Pestrin-Fietta potrebbe essere un ottimo deterrente. Nel 4-4-2 rispolverato da Brevi, potrebbero essere lanciati Rabito e Sales come esterni in luogo gli imprevedibili Nizzetto e Filippini, entrambi appiedati per un turno dal Giudice Sportivo, mentre in avanti è aperto un vero e proprio ballottaggio, con Musetti e Possanzini favoriti su Le Noci. Assenti certi per infortunio Cremonesi, Sambugari, Riva, Coralli ed Alfonso.
Probabile formazione della Cremonese (4-4-2): Bianchi; Polenghi, Minelli, Rigione, Favalli (Semenzato); Rabito (Dettori), Fietta, Pestrin, Sales; Possanzini, Musetti (Le Noci). A disposizione: Malatesta, Cesar, Semenzato, Degeri, Dettori, Le Noci, Tacchinardi. Allenatore: Brevi