Focus sull'avversario: l'A.S. Andria
Dal preannunciato ritiro dal campionato a possibile outsider della Prima Divisione, girone b
sabato 17 settembre 2011
L'avvio di stagione
L'Andria si appresta ad affrontare il delicato derby della BAT consapevole di aver raccolto in questo avvio di campionato meno punti, solo uno a dire il vero, di quelli che avrebbe meritato per il gioco espresso. I bianco- azzurri hanno affrontato due delle squadre in lizza per la vittoria finale del campionato di Prima Divisione e non hanno demeritato, anzi. Se a La Spezia sono state fondamentali le parate di Spadavecchia e le conclusioni sbilenche degli attaccanti di casa, nel match con la Cremonese gli uomini di mister Di Meo hanno concesso pochissime palle goal, perdendo il match anche a causa di un arbitraggio francamente mediocre.
La vera pecca registrata in questo avvio di stagione, però, è la difficoltà nel creare palle goal: urgono cambiamenti, probabilmente anche di natura tattica. Più che positiva, invece, il reparto arretrato, in particolare grazie alle prestazioni dell'ultimo arrivato Cossentino.
Campionato a rischio
Al di là degli aspetti tecnici, però, è fondamentale ricordare che l'Andria ha "rischiato" di non partecipare a questo campionato. Iscritta in netto anticipo rispetto alle scadenze previste dalla lega Pro, i dirigenti bianco- azzurri non hanno assolutamente digerito la composizione dei gironi della Prima Divisione ritenendoli "assurdi e senza criterio". La società bianco- azzurra stimò in circa 300.000 euro i danni derivati da quel tipo di suddivisione, a causa di un numero elevatissimo di trasferte, auspicandosi un dietrofront da parte della Lega per non ricorrere al ritiro della squadra dal campionato. Tutto ciò, per fortuna dei tanti tifosi andriesi che hanno seguito con ansia la vicenda, non è avvenuto; si è preferito giocare e sicuramente è stata la decisione migliore.
Sul campo, infatti, questa squadra può ambire a traguardi sicuramente più prestigiosi rispetto alla risicata salvezza ottenuta un anno fa all'ultimo minuto dell'ultima giornata, allo stadio "Liberati" con la Ternana.
Gli obiettivi con mister Di Meo
Non si è parlato esplicitamente di obiettivo play-off, ma i bianco- azzurri non appaiono sicuramente inferiori a tante delle diciotto squadre del girone b, escludendo dal gruppo Spezia, Barletta e Frosinone che hanno organici di caratura diversa. Fondamentale sarà la consapevolezza dei propri mezzi: l'Andria, nel corso degli ultimi anni, non ha mai giocato in maniera offensiva e propositiva: come si dice in gergo " ha sempre aspettato l'avversario". La scelta di Di Meo, tecnico dalla poca esperienza in panchina (solo due stagioni in Lega Pro con Pro Vasto e Giulianova) ma, a detta dello stesso presidente Fusiello, cultore del bel gioco, rappresenta quindi un cambiamento rispetto al passato. Vedremo se la scelta intrapresa sortirà gli effetti sperati…
L'Andria anti-Barletta
Potrebbe vedersi un'Andria con un atteggiamento più accorto rispetto alle ultime sfide: in luogo di un attaccante o di un esterno (Del Core o l'acciaccato Minesso ) potrebbe trovar spazio un centrocampista che dia manforte ad Arini e Paolucci in mezzo al campo: Caremi e Berretti in pole. In difesa, invece, il tecnico sembra avere più sicurezza con De Giorgi, a suo avviso più tattico e bravo in copertura rispetto a Contessa, più a suo agio in fase offensiva. Panchina per Cipriani e Comini.
Marco Bruno
L'Andria si appresta ad affrontare il delicato derby della BAT consapevole di aver raccolto in questo avvio di campionato meno punti, solo uno a dire il vero, di quelli che avrebbe meritato per il gioco espresso. I bianco- azzurri hanno affrontato due delle squadre in lizza per la vittoria finale del campionato di Prima Divisione e non hanno demeritato, anzi. Se a La Spezia sono state fondamentali le parate di Spadavecchia e le conclusioni sbilenche degli attaccanti di casa, nel match con la Cremonese gli uomini di mister Di Meo hanno concesso pochissime palle goal, perdendo il match anche a causa di un arbitraggio francamente mediocre.
La vera pecca registrata in questo avvio di stagione, però, è la difficoltà nel creare palle goal: urgono cambiamenti, probabilmente anche di natura tattica. Più che positiva, invece, il reparto arretrato, in particolare grazie alle prestazioni dell'ultimo arrivato Cossentino.
Campionato a rischio
Al di là degli aspetti tecnici, però, è fondamentale ricordare che l'Andria ha "rischiato" di non partecipare a questo campionato. Iscritta in netto anticipo rispetto alle scadenze previste dalla lega Pro, i dirigenti bianco- azzurri non hanno assolutamente digerito la composizione dei gironi della Prima Divisione ritenendoli "assurdi e senza criterio". La società bianco- azzurra stimò in circa 300.000 euro i danni derivati da quel tipo di suddivisione, a causa di un numero elevatissimo di trasferte, auspicandosi un dietrofront da parte della Lega per non ricorrere al ritiro della squadra dal campionato. Tutto ciò, per fortuna dei tanti tifosi andriesi che hanno seguito con ansia la vicenda, non è avvenuto; si è preferito giocare e sicuramente è stata la decisione migliore.
Sul campo, infatti, questa squadra può ambire a traguardi sicuramente più prestigiosi rispetto alla risicata salvezza ottenuta un anno fa all'ultimo minuto dell'ultima giornata, allo stadio "Liberati" con la Ternana.
Gli obiettivi con mister Di Meo
Non si è parlato esplicitamente di obiettivo play-off, ma i bianco- azzurri non appaiono sicuramente inferiori a tante delle diciotto squadre del girone b, escludendo dal gruppo Spezia, Barletta e Frosinone che hanno organici di caratura diversa. Fondamentale sarà la consapevolezza dei propri mezzi: l'Andria, nel corso degli ultimi anni, non ha mai giocato in maniera offensiva e propositiva: come si dice in gergo " ha sempre aspettato l'avversario". La scelta di Di Meo, tecnico dalla poca esperienza in panchina (solo due stagioni in Lega Pro con Pro Vasto e Giulianova) ma, a detta dello stesso presidente Fusiello, cultore del bel gioco, rappresenta quindi un cambiamento rispetto al passato. Vedremo se la scelta intrapresa sortirà gli effetti sperati…
L'Andria anti-Barletta
Potrebbe vedersi un'Andria con un atteggiamento più accorto rispetto alle ultime sfide: in luogo di un attaccante o di un esterno (Del Core o l'acciaccato Minesso ) potrebbe trovar spazio un centrocampista che dia manforte ad Arini e Paolucci in mezzo al campo: Caremi e Berretti in pole. In difesa, invece, il tecnico sembra avere più sicurezza con De Giorgi, a suo avviso più tattico e bravo in copertura rispetto a Contessa, più a suo agio in fase offensiva. Panchina per Cipriani e Comini.
Marco Bruno