Focus sul Piacenza
Sulla strada che porta ai play-off c'è un ultimo, difficile ostacolo da superare
sabato 5 maggio 2012
12.16
La nobile decaduta
Sarà un Piacenza ben lontano dalla dimensione da cadetteria quello che il Barletta affronterà domani al "Leonardo Garilli" nella gara, l'ultima di questo pazzo campionato, che vale tutta una stagione per entrambe le compagini. Si può tranquillamente affermare che con questo campionato gli emiliani, costretti a vincere per evitare brutte sorprese in coda alla classifica, abbiano vissuto il momento più buio della loro storia calcistica da qui a quasi trent'anni. Ossia da quando proprio l'ex presidente Leonardo Garilli rilevò la società per intraprendere una scalata che vide il suo apice con il raggiungimento della serie A alla fine degli anni '90. Nella massima serie i "papaveri" riuscirono a disputare ben 7 campionati, intervallati da una sola retrocessione. Quindi, dalla stagione 2002-03, iniziò inesorabile una lunga parabola discendente conclusasi(?) con la retrocessione in Lega Pro. Quindi l'abbandono e poi l'immediato ritorno di Fabrizio Garilli alla presidenza della società biancorossa nel corso dello scorso inverno. Nel mezzo una situazione critica, fatta di risultati deludenti, stipendi non pagati e una dura contestazione della tifoseria. Quindi, a chiudere un quadro dalle tinte decisamente fosche, la sentenza che dichiara ufficialmente fallito il Piacenza Calcio giunta lo scorso 22 Marzo.
Tutto in 90'
E le difficoltà societarie non hanno potuto che riverberarsi anche in classifica, dove la squadra emiliana è stata costretta a scontare una penalizzazione di ben 9 punti a causa delle varie inadempienze nella corresponsione delle mensilità ai propri giocatori. Senza questo fardello è facile comprendere come il Piacenza, ora invischiato nella lotta per non retrocedere a quota 33, sarebbe salvo in tutta tranquillità in nona posizione, mentre adesso si trova costretto a vincere sia per sperare nella salvezza diretta e sia per scongiurare una pericolosissima retrocessione diretta distante solo due punti. A testimoniare un rendimento non proprio consono a una squadra che lotta per salvarsi ci sono alcuni numeri interessanti: il Piacenza ha infatti totalizzato ben 10 vittorie, 12 pareggi e "solo" 11 sconfitte. Nell'ottica del match di domani occhio alla legge dei grandi numeri. Si, perché gli uomini di Monaco non sono propriamente abbonati alla vittoria in casa, avendone collezionate solo 3 in tutto il campionato, con l'ultima che risale addirittura allo scorso 11 Dicembre. L'attacco ha messo a segno 39 reti in totale, solo due in meno del Barletta, mentre la difesa è la seconda più battuta del torneo con 47 reti al passivo, seconda solo alla retroguardia della Triestina che di gol ne ha subiti 50.
Un "Garilli" infuocato
Non sarà sicuramente un ambiente tranquillo quello che caratterizzerà la domenica di calcio al "Garilli". Evitare la retrocessione diretta significherebbe per i padroni di casa risultare più appetibili a nuovi acquirenti che volessero rilevare la società dalle aule di tribunale, motivo per il quale la tifoseria piacentina cercherà di essere il dodicesimo uomo in campo per spingere la propria squadra alla vittoria . "Speriamo di vedere uno stadio gremito" ha affermato il giovane Lussardi in una recente intervista. "Crediamo molto nella salvezza diretta, dipende molto da noi. Se riusciamo a fare bottino pieno abbiamo buone probabilità di salvarci direttamente dal momento che comunque le altre squadre in lotta con noi saranno impegnate in partite difficili".
Ultime di formazione
In ottica formazione buone notizie dal campo di allenamento per l'allenatore biancorosso Francesco Monaco: in settimana l'attaccante esterno Gavilan è rientrato in gruppo e potrebbe scendere in campo dal 1' al fianco di Giovio nella sfida di domani. Per quanto riguarda l'undici da schierare titolare il mister piacentino medita il rilancio di Giorgi in difesa in luogo di Ruggeri, mentre sono praticamente ridotte al lumicino le speranze di recuperare l'arcigno stopper Massimo Melucci. A centrocampo corsa per due maglie sugli esterni, con Lisi (acciaccato ma arruolabile) e Volpe in pole su Foglia. Il programma pre partita vedrà il Piacenza allenarsi fino a questa mattina, quando sarà sostenuta la rifinitura che darà il via al ritiro in vista della sfida al Barletta.
Marco Bruno
(twitter: @ilmerk)
Sarà un Piacenza ben lontano dalla dimensione da cadetteria quello che il Barletta affronterà domani al "Leonardo Garilli" nella gara, l'ultima di questo pazzo campionato, che vale tutta una stagione per entrambe le compagini. Si può tranquillamente affermare che con questo campionato gli emiliani, costretti a vincere per evitare brutte sorprese in coda alla classifica, abbiano vissuto il momento più buio della loro storia calcistica da qui a quasi trent'anni. Ossia da quando proprio l'ex presidente Leonardo Garilli rilevò la società per intraprendere una scalata che vide il suo apice con il raggiungimento della serie A alla fine degli anni '90. Nella massima serie i "papaveri" riuscirono a disputare ben 7 campionati, intervallati da una sola retrocessione. Quindi, dalla stagione 2002-03, iniziò inesorabile una lunga parabola discendente conclusasi(?) con la retrocessione in Lega Pro. Quindi l'abbandono e poi l'immediato ritorno di Fabrizio Garilli alla presidenza della società biancorossa nel corso dello scorso inverno. Nel mezzo una situazione critica, fatta di risultati deludenti, stipendi non pagati e una dura contestazione della tifoseria. Quindi, a chiudere un quadro dalle tinte decisamente fosche, la sentenza che dichiara ufficialmente fallito il Piacenza Calcio giunta lo scorso 22 Marzo.
Tutto in 90'
E le difficoltà societarie non hanno potuto che riverberarsi anche in classifica, dove la squadra emiliana è stata costretta a scontare una penalizzazione di ben 9 punti a causa delle varie inadempienze nella corresponsione delle mensilità ai propri giocatori. Senza questo fardello è facile comprendere come il Piacenza, ora invischiato nella lotta per non retrocedere a quota 33, sarebbe salvo in tutta tranquillità in nona posizione, mentre adesso si trova costretto a vincere sia per sperare nella salvezza diretta e sia per scongiurare una pericolosissima retrocessione diretta distante solo due punti. A testimoniare un rendimento non proprio consono a una squadra che lotta per salvarsi ci sono alcuni numeri interessanti: il Piacenza ha infatti totalizzato ben 10 vittorie, 12 pareggi e "solo" 11 sconfitte. Nell'ottica del match di domani occhio alla legge dei grandi numeri. Si, perché gli uomini di Monaco non sono propriamente abbonati alla vittoria in casa, avendone collezionate solo 3 in tutto il campionato, con l'ultima che risale addirittura allo scorso 11 Dicembre. L'attacco ha messo a segno 39 reti in totale, solo due in meno del Barletta, mentre la difesa è la seconda più battuta del torneo con 47 reti al passivo, seconda solo alla retroguardia della Triestina che di gol ne ha subiti 50.
Un "Garilli" infuocato
Non sarà sicuramente un ambiente tranquillo quello che caratterizzerà la domenica di calcio al "Garilli". Evitare la retrocessione diretta significherebbe per i padroni di casa risultare più appetibili a nuovi acquirenti che volessero rilevare la società dalle aule di tribunale, motivo per il quale la tifoseria piacentina cercherà di essere il dodicesimo uomo in campo per spingere la propria squadra alla vittoria . "Speriamo di vedere uno stadio gremito" ha affermato il giovane Lussardi in una recente intervista. "Crediamo molto nella salvezza diretta, dipende molto da noi. Se riusciamo a fare bottino pieno abbiamo buone probabilità di salvarci direttamente dal momento che comunque le altre squadre in lotta con noi saranno impegnate in partite difficili".
Ultime di formazione
In ottica formazione buone notizie dal campo di allenamento per l'allenatore biancorosso Francesco Monaco: in settimana l'attaccante esterno Gavilan è rientrato in gruppo e potrebbe scendere in campo dal 1' al fianco di Giovio nella sfida di domani. Per quanto riguarda l'undici da schierare titolare il mister piacentino medita il rilancio di Giorgi in difesa in luogo di Ruggeri, mentre sono praticamente ridotte al lumicino le speranze di recuperare l'arcigno stopper Massimo Melucci. A centrocampo corsa per due maglie sugli esterni, con Lisi (acciaccato ma arruolabile) e Volpe in pole su Foglia. Il programma pre partita vedrà il Piacenza allenarsi fino a questa mattina, quando sarà sostenuta la rifinitura che darà il via al ritiro in vista della sfida al Barletta.
Marco Bruno
(twitter: @ilmerk)