Focus sul Gela
I siciliani hanno realizzato 36 punti, uno in meno dei biancorossi
sabato 30 aprile 2011
18.00
Gela e Barletta, comuni ambizioni di salvezza
Un solo punto divide Barletta e Gela, le due compagini che difatti domani si andranno a giocare il match-ball salvezza nel trentaduesimo turno del campionato di Prima Divisione girone B. Storia particolare quella della società gelese, nata dalla fusione tra Terranova e Juventina ormai quasi vent'anni fa (1994) e subito avvezza a frequentare con particolare costanza i campionati professionistici di C1 e C2, dopo due sole stagioni nei dilettanti. Così come il Barletta, il Gela partecipa al suo secondo campionato nella terza serie nazionale in quanto beneficiaria del massiccio ripescaggio avvenuto la scorsa estate. Tuttavia deve attualmente fare i conti con una grave crisi societaria, che a Gennaio – dopo le forti contestazioni della tifoseria - ha visto l'intero pacchetto azionario rimesso nelle mani del sindaco della città, in attesa di una cessione gratuita verso chi realmente interessato alle sorti della società.
Crisi nera, poi il recupero
Eppure l'inizio bruciante dei biancazzurri, con ben 19 punti ottenuti nelle prime dieci giornate, aveva fatto sognare ambizioni da cadetteria. Ambizioni immediatamente mortificate da uno sbandamento, societario e di squadra, che ha fatto letteralmente precipitare i gelesi nei bassi fondi della classifica. Il presidente dimissionario Tuccio ha quindi deciso in primis di smantellare una rosa svuotata negli stimoli e nella condizione atletica (elementi importanti quali Franciel e Stamilla rimpiazzati da qualche giovane di belle speranze), quindi il cambio alla guida tecnica, che dalla ventiduesima giornata ha visto avvicendarsi mister Ammirata all'ex Provenza. Il nuovo allenatore è riuscito bene o male a raddrizzare le sorti della squadra in questo campionato, ottenendo un discreto score di 12 punti nelle ultime 10 partite di campionato. Punto debole dei prossimi avversari dei biancorossi sembra essere la difesa, che in trasferta risulta essere tra le più battute del campionato con 27 reti, seconda solamente a quella del Foggia che al passivo registra 28 segnature.
Probabile formazione, 4-4-2 all'insegna della prudenza
Ammirata dispone la sua squadra con un quadrato 4-4-2, particolarmente prudente e coperto in trasferta e raramente alternato con un centrocampo a rombo. Tra i pali sicuro di una maglia titolare è il portiere Nordi. Linea difensiva composta da Porcaro, Cosentino, Cardinale e Petrassi. A centrocampo Scopelliti è in dubbio ma ha comunque preso parte alla trasferta, l'ex Barletta Carbonaro risulta invece indisponibile. Avvantaggiato, Zaminga e D'Anna andranno a completare un reparto comunque in forte emergenza, con solo tre mediani di ruolo disponibili e che deve anche fare i conti con la squalifica dell'esterno Bigazzi. In avanti spazio al tandem d'attacco Cunzi-Docente, quest'ultimo capocannoniere della squadra con 6 realizzazioni all'attivo.
Marco Bruno
Un solo punto divide Barletta e Gela, le due compagini che difatti domani si andranno a giocare il match-ball salvezza nel trentaduesimo turno del campionato di Prima Divisione girone B. Storia particolare quella della società gelese, nata dalla fusione tra Terranova e Juventina ormai quasi vent'anni fa (1994) e subito avvezza a frequentare con particolare costanza i campionati professionistici di C1 e C2, dopo due sole stagioni nei dilettanti. Così come il Barletta, il Gela partecipa al suo secondo campionato nella terza serie nazionale in quanto beneficiaria del massiccio ripescaggio avvenuto la scorsa estate. Tuttavia deve attualmente fare i conti con una grave crisi societaria, che a Gennaio – dopo le forti contestazioni della tifoseria - ha visto l'intero pacchetto azionario rimesso nelle mani del sindaco della città, in attesa di una cessione gratuita verso chi realmente interessato alle sorti della società.
Crisi nera, poi il recupero
Eppure l'inizio bruciante dei biancazzurri, con ben 19 punti ottenuti nelle prime dieci giornate, aveva fatto sognare ambizioni da cadetteria. Ambizioni immediatamente mortificate da uno sbandamento, societario e di squadra, che ha fatto letteralmente precipitare i gelesi nei bassi fondi della classifica. Il presidente dimissionario Tuccio ha quindi deciso in primis di smantellare una rosa svuotata negli stimoli e nella condizione atletica (elementi importanti quali Franciel e Stamilla rimpiazzati da qualche giovane di belle speranze), quindi il cambio alla guida tecnica, che dalla ventiduesima giornata ha visto avvicendarsi mister Ammirata all'ex Provenza. Il nuovo allenatore è riuscito bene o male a raddrizzare le sorti della squadra in questo campionato, ottenendo un discreto score di 12 punti nelle ultime 10 partite di campionato. Punto debole dei prossimi avversari dei biancorossi sembra essere la difesa, che in trasferta risulta essere tra le più battute del campionato con 27 reti, seconda solamente a quella del Foggia che al passivo registra 28 segnature.
Probabile formazione, 4-4-2 all'insegna della prudenza
Ammirata dispone la sua squadra con un quadrato 4-4-2, particolarmente prudente e coperto in trasferta e raramente alternato con un centrocampo a rombo. Tra i pali sicuro di una maglia titolare è il portiere Nordi. Linea difensiva composta da Porcaro, Cosentino, Cardinale e Petrassi. A centrocampo Scopelliti è in dubbio ma ha comunque preso parte alla trasferta, l'ex Barletta Carbonaro risulta invece indisponibile. Avvantaggiato, Zaminga e D'Anna andranno a completare un reparto comunque in forte emergenza, con solo tre mediani di ruolo disponibili e che deve anche fare i conti con la squalifica dell'esterno Bigazzi. In avanti spazio al tandem d'attacco Cunzi-Docente, quest'ultimo capocannoniere della squadra con 6 realizzazioni all'attivo.
Marco Bruno