Due svarioni difensivi e un fuorigioco forse inesistente condannano l’Audace

Al Manzi di Barletta passa meritatamente la Fortis Altamura

domenica 5 gennaio 2020 19.54
A cura di Cosimo Campanella
Meritata affermazione della Fortis Altamura che al manzi Chiapulin super per due a zero un, Audace Barletta tanto volenterosa quanto sterile ed imprecisa. L'undici di Salvatore Maurelli ha mostrato la sua superiorità tecnico-tattica dal primo al novantesimo minuto occupando meglio il campo con una squadra cortissima, sciorinando valide trame offensive e praticando un pressing famelico che ha sovente spezzato sul nascere l'iniziativa dei padroni di casa.
Sarebbe una sconfitta netta e senza attenuanti quella dell'Audace, se non fosse che i due gol altamurani sono venuti da due colossali topiche difensive ,e soprattutto se non fosse che un gol di Rizzi al novantesimo (che sarebbe stato il gol del pareggio) è stato annullato per un fuorigioco che probabilmente non c'era. Episodio che a fine gara ha scatenato le furibonde proteste di giocatori e dirigenti dell'Audace Barletta.

Ma veniamo alla cronaca. Parte bene l'Audace con D'Onofrio che al 9°, dopo una serpentina sulla sinistra, ci prova da posizione angolata. Giannuzzi, il portiere altamurano, salva in angolo. Ma col passare dei minuti sale in cattedra la Fortis che prima colpisce una traversa con un gran tiro a giro di Portoghese al 23° e due minuti più tardi passa in vantaggio. Rizzi perde un pallone sanguinoso in fase di impostazione, la palla giunge a Ciriolo, che in perfetta solitudine da due passi batte l'incolpevole Di Candia. L'Audace subisce il colpo e qualche minuto più tardi Cannito, il capitano dei murgiani, calcia alto da ottima posizione.
L'Audace prova a reagire ma D'Onofrio – il migliore dei suoi – sembra predicare nel deserto. Sul finire del primo tempo, il numero dieci barlettano dopo l'ennesima sequenza di dribbling sulla sinistra cade in area un pò troppo vistosamente, e l'arbitro Mailardi lo ammonisce per simulazione. Poco dopo la Fortis Altamura manca ancora una volta il raddoppio. Su una corta respinta della difesa barlettana arriva Greco, il quale manda alto da distanza ravvicinata. Si va quindi al riposo sul punteggio di 1 – 0 per gli ospiti.

Alla ripresa del gioco l'Audace entra in campo più determinata e per tutta la prima parte della seconda frazione di gioco crea più di qualche grattacapo alla pur attenta difesa altamurana. Al 57° Pensa, con un gran tiro dal limite impegna severamente Giannuzzi che si salva in calcio d'angolo. Al 63° i ragazzi di Beppe Iannone hanno la più grossa occasione della partita con D'Onofrio, che tutto solo in area calcia su Giannuzzi in uscita. Pochi minuti dopo lo stesso D'Onofrio ferma fallosamente un

avversario lanciato in contropiede. L'intervento sarebbe da secondo giallo, ma il signor Mailardi grazia il fantasista barlettano tra le vivaci proteste dei calciatori ospiti. Poco dopo l'Audace, priva di mister Iannone espulso per proteste, sostituisce un opaco Albrizio con Iorio per vivacizzare la manovra offensiva, ma il cambio non sortisce gli effetti sperati. Anzi, sono gli altamurani a sfiorare più volte la seconda segnatura in contropiede. Fino al novantesimo, quando si verifica il "fattaccio". Calcio di punizione per l'Audace dalla tre quarti destra d'attacco. Sull'ennesimo lungo spiovente in area si avventa capitan Rizzi che di testa batte imparabilmente Giannuzzi. Ma sulla gioia liberatoria dei padroni di casa per un pareggio ormai insperato incombe come una mannaia la bandierina alzata del collaboratore di linea che annulla la rete del pareggio tra le veementi proteste dei giocatori di casa. In pieno recupero giunge inoltre l'ulteriore beffa del raddoppio della Fortis. Di Candia, in pieno stile Karius (ex portiere del Liverpool, famoso per i suoi gravissimi ed esiziali errori nella finale di Champions League 2018), rinvia sul corpo di un avversario. La palla giunge ad Abrescia, il quale non può far altro che depositare in rete il pallone del tutto sommato meritato 2-0 finale. Poco dopo infatti il signor Mailardi fischia la fine della partita e si avvia negli spogliatoi accompagnato da giocatori e dirigenti dell'Audace letteralmente inferociti per l'episodio del gol del pareggio forse ingiustamente annullato a Rizzi.
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