Di Costanzo: «Domenica voglio un Barletta utilitaristico»
L'allenatore biancorosso ha parlato in conferenza stampa
venerdì 2 marzo 2012
15.53
Abbottonato, come si conviene a chi si prepara ad affrontare la bora triestina. Convinto dei propri mezzi, come è d'uopo per il condottiero di una formazione ambiziosa come il Barletta. Pronto ad ingegnarsi, come dev'essere per chi si trova a navigare nel mare dell'emergenza, come sta avvenendo con il rabberciato organico biancorosso. E' questo il Nello Di Costanzo visto questa mattina nella Sala Stampa del "Cosimo Puttilli" alla prima conferenza pre-gara da allenatore del Barletta. Una "prima" assoluta per il mister, una novità anche per l'ambiente barlettano, che non si è però scaldato per la novità, come dimostrato dalla scarna risposta degli organi di stampa in termini di partecipazione all'evento. Barlettalife era presente, e ha raccolto le "pillole" più importanti rilasciate dall'allenatore biancorosso a meno di 48 ore dalla sfida agli alabardati:
Sulla formazione anti-Triestina- 4-3-3 o 4-4-2? «Preferisco tenere tutti i calciatori sulla corda. Non ho ancora preso delle scelte sulla formazione da opporre alla Triestina. Siamo in emergenza per quanto riguarda la fase difensiva, siamo in difficoltà per la squalifica di Mengoni, gli infortuni di Minieri e Pisani. Siamo contati. Sappiamo che anche in attacco non abbiamo prime punte. Abbiamo queste difficoltà, ma non ci fasciamo la testa. Possiamo compensare con il carattere che abbiamo dimostrato sin qui. Siamo contati, risicati, ma siamo vivi e desiderosi di affrontare la partita con il piglio giusto per portare a casa i tre punti . Sto valutando i calciatori che stanno meglio e valutare con loro la soluzione migliore sull'undici da mandare in campo. Per quanto riguarda la formazione, Mazzarani può essere un'alternativa a Masiero nei panni di terzino destro, per me è un jolly utilissimo». Circa la possibilità di rinfoltire il centrocampo: «E' un'ipotesi al vaglio, ma mi ripeto, non ho ancora in mente con chiarezza la formazione da impiegare contro la Triestina. Domenica non vedremo probabilmente il Barletta spumeggiante che avevo in mente, non siamo nella condizione di fare bel gioco: è necessario leggere le partite, non essere belli, ma utilitaristici».
Sulla Triestina- «E' vero, negli ultimi tempi non hanno reso al massimo, ma bisogna anche riconoscere che non avevano a disposizione diversi calciatori importanti, la loro serie negativa è dovuta anche a questo; in merito alla questione societaria molto grave, certo è un problema ma credo che sul campo non infici la loro prestazione. Ho la sensazione che la loro squadra stia cercando di dare il massimo al di là dei problemi extra-calcistici. Dovremmo dare più del massimo per superarli. Loro hanno giocatori di categoria superiore, noi dobbiamo prendere in considerazione gli avversari, dobbiamo studiarne le caratteristiche, ma dobbiamo pensare soprattutto alla nostra squadra. Sapere qualcosa dell'avversario è utile, ma ritengo che principalmente si possa pensare a noi stessi in relazione alle caratteristiche dei nostri giocatori che al momento stanno bene e sono a disposizione».
Sulla condizione fisica della rosa- «Alla luce delle ultime prestazioni, credo che la squadra possa trovare una condizione migliore di quella che ha in questo momento. C'è voglia di correre, sicuramente un pò di brillantezza è mancata, ma confido nel lavoro di tutti per ritrovare rapidità che farebbe fruttare il nostro gioco. Ci serve continuità, di gioco e mentale, il sistema di gioco è relativo e sempre condizionato dalle assenze. Ho fiducia nei nostri mezzi e nelle nostre grandi motivazioni».
Sul blackout del "Druso"- «Contro il SudTirol eravamo scesi in campo nella maniera giusta nella ripresa. Volevamo riprendere la partita in mano, e avevamo ben reagito al gol subito. Ci sono stati un paio di errori, per i quali potremmo parlare di blackout, che hanno favorito le loro marcature. La squadra ha reagito bene, è vero che loro hanno preso anche un palo su punizione, loro sono stati molto bravi a rinsaldare le linee difensive, ma siamo stati anche penalizzati dalle condizioni del manto erboso del "Druso". Abbiamo cercato di dare ampiezza al gioco nel finale, ma è stato determinante il gol subito nel primo tempo, sul finale. La partita poteva anche finire male per noi, abbiamo fatto il 3-2, abbiamo mancato il 3-3, ma siamo stati sempre in partita, senza mai mollare. Non abbiamo creato grandi palle gol nel finale, è vero, , ma ci è anche mancata la prima punta di peso; siamo tutti dispiaciuti per la sconfitta, ma abbiamo dimostrato una reazione. La squadra è viva, contro il Bassano ha dimostrato di saper far bene la fase difensiva e quella offensiva, e spero torni a dimostrarlo contro la Triestina».
Sul calendario- Triestina, poi a Trapani e Salò, infine il Portogruaro in casa: sarà decisivo il bilancio del mese di marzo? « No, io sono abituato a pensare partita dopo partita alla classifica e al futuro. Chi avrà i nervi saldi nelle 10 partite che mancano, secondo me alla fine avrà la meglio. E' auspicabile per me affrontare il torneo partita per partita, vivere tutti gli appuntamenti con coinvolgimento, pensando che saranno tutte partite decisive. Tranne il Trapani, che sta facendo un campionato a sè, dal Siracusa in giù ci sono nove squadre che si giocano 4 posizioni. Ritengo che ci sia un livellamento nel torneo, ogni partita non sarò decisiva ma sarà molto importante».
Sulla formazione anti-Triestina- 4-3-3 o 4-4-2? «Preferisco tenere tutti i calciatori sulla corda. Non ho ancora preso delle scelte sulla formazione da opporre alla Triestina. Siamo in emergenza per quanto riguarda la fase difensiva, siamo in difficoltà per la squalifica di Mengoni, gli infortuni di Minieri e Pisani. Siamo contati. Sappiamo che anche in attacco non abbiamo prime punte. Abbiamo queste difficoltà, ma non ci fasciamo la testa. Possiamo compensare con il carattere che abbiamo dimostrato sin qui. Siamo contati, risicati, ma siamo vivi e desiderosi di affrontare la partita con il piglio giusto per portare a casa i tre punti . Sto valutando i calciatori che stanno meglio e valutare con loro la soluzione migliore sull'undici da mandare in campo. Per quanto riguarda la formazione, Mazzarani può essere un'alternativa a Masiero nei panni di terzino destro, per me è un jolly utilissimo». Circa la possibilità di rinfoltire il centrocampo: «E' un'ipotesi al vaglio, ma mi ripeto, non ho ancora in mente con chiarezza la formazione da impiegare contro la Triestina. Domenica non vedremo probabilmente il Barletta spumeggiante che avevo in mente, non siamo nella condizione di fare bel gioco: è necessario leggere le partite, non essere belli, ma utilitaristici».
Sulla Triestina- «E' vero, negli ultimi tempi non hanno reso al massimo, ma bisogna anche riconoscere che non avevano a disposizione diversi calciatori importanti, la loro serie negativa è dovuta anche a questo; in merito alla questione societaria molto grave, certo è un problema ma credo che sul campo non infici la loro prestazione. Ho la sensazione che la loro squadra stia cercando di dare il massimo al di là dei problemi extra-calcistici. Dovremmo dare più del massimo per superarli. Loro hanno giocatori di categoria superiore, noi dobbiamo prendere in considerazione gli avversari, dobbiamo studiarne le caratteristiche, ma dobbiamo pensare soprattutto alla nostra squadra. Sapere qualcosa dell'avversario è utile, ma ritengo che principalmente si possa pensare a noi stessi in relazione alle caratteristiche dei nostri giocatori che al momento stanno bene e sono a disposizione».
Sulla condizione fisica della rosa- «Alla luce delle ultime prestazioni, credo che la squadra possa trovare una condizione migliore di quella che ha in questo momento. C'è voglia di correre, sicuramente un pò di brillantezza è mancata, ma confido nel lavoro di tutti per ritrovare rapidità che farebbe fruttare il nostro gioco. Ci serve continuità, di gioco e mentale, il sistema di gioco è relativo e sempre condizionato dalle assenze. Ho fiducia nei nostri mezzi e nelle nostre grandi motivazioni».
Sul blackout del "Druso"- «Contro il SudTirol eravamo scesi in campo nella maniera giusta nella ripresa. Volevamo riprendere la partita in mano, e avevamo ben reagito al gol subito. Ci sono stati un paio di errori, per i quali potremmo parlare di blackout, che hanno favorito le loro marcature. La squadra ha reagito bene, è vero che loro hanno preso anche un palo su punizione, loro sono stati molto bravi a rinsaldare le linee difensive, ma siamo stati anche penalizzati dalle condizioni del manto erboso del "Druso". Abbiamo cercato di dare ampiezza al gioco nel finale, ma è stato determinante il gol subito nel primo tempo, sul finale. La partita poteva anche finire male per noi, abbiamo fatto il 3-2, abbiamo mancato il 3-3, ma siamo stati sempre in partita, senza mai mollare. Non abbiamo creato grandi palle gol nel finale, è vero, , ma ci è anche mancata la prima punta di peso; siamo tutti dispiaciuti per la sconfitta, ma abbiamo dimostrato una reazione. La squadra è viva, contro il Bassano ha dimostrato di saper far bene la fase difensiva e quella offensiva, e spero torni a dimostrarlo contro la Triestina».
Sul calendario- Triestina, poi a Trapani e Salò, infine il Portogruaro in casa: sarà decisivo il bilancio del mese di marzo? « No, io sono abituato a pensare partita dopo partita alla classifica e al futuro. Chi avrà i nervi saldi nelle 10 partite che mancano, secondo me alla fine avrà la meglio. E' auspicabile per me affrontare il torneo partita per partita, vivere tutti gli appuntamenti con coinvolgimento, pensando che saranno tutte partite decisive. Tranne il Trapani, che sta facendo un campionato a sè, dal Siracusa in giù ci sono nove squadre che si giocano 4 posizioni. Ritengo che ci sia un livellamento nel torneo, ogni partita non sarò decisiva ma sarà molto importante».