Delvecchio: «Manteniamo questo spirito in campo, guardiamo a una punta sul mercato»

Il responsabile dell'area tecnica biancorossa tra il pari di Cosenza e trattative

lunedì 26 gennaio 2015
A cura di Luca Guerra
«Non abbiamo fatto ancora nulla: sarebbe sbagliato guardarci indietro, dobbiamo guardare sempre in avanti con la stessa umiltà». Non ha dubbi Gennaro Delvecchio: ai microfoni di BarlettaViva.it, il responsabile dell'area tecnica del Barletta Calcio commenta il pareggio di Cosenza, un 1-1 che sta stretto a Liverani e compagni, figlio della sfortunata autorete di Quadri e dell'eurogol di Venitucci. Un pareggio condito da un palo e un salvataggio sulla linea calabrese, dati che hanno fatto sì che i biancorossi sfiorassero la quarta vittoria consecutiva fuori casa. I risultati utili messi in fila diventano otto, e la classifica recita quota 30 punti, con le acque agitate dei playout a debita distanza. «Dobbiamo continuare così, è nel momento in cui si abbassa la tensione che si rischia di non ottenere più risultati-spiega Delvecchio-dobbiamo restare compatti e pensare al campionato partita per partita. Sin qui è stata questa la forza di questo gruppo, fatto di uomini, compatto e maturo».

Barletta figlio del gruppo, vulnus che ha generato un filotto di otto risultati utili consecutivi: «Tutti si sentono utili e coinvolti, è questa la forza del gruppo. Mi soffermo su Zammuto, al quale voglio fare grandi complimenti: ha giocato poco, ma è un professionista straordinario. Ha un ruolo fondamentale nello spogliatoio, è uno dei ragazzi più saggi della rosa. Al "San Vito" si è visto anche l'esordio di Gianluca Turchetta, in campo nella seconda parte di gara e subito coinvolto negli schemi di Sesia: «Sono contento per il suo esordio, ci ha fatto vedere buone cose-spiega Delvecchio-si è inserito alla grande, anche avvantaggiato dal fatto che questi ragazzi l'hanno fatto sentire a casa». Sugli scudi Venitucci, autore di un gran gol a Cosenza: «Non mi piace parlare dei singoli, ma senza dubbio Dario è in un ottimo momento di forma. Il suo contributo c'è sempre stato: è chiaro che, essendo una punta esterna e non facendo gol, vedeva Floriano maggiormente esaltato. Ha giocato un girone di andata da grandissimo giocatore e grandissimo professionista: lo sta continuando a fare, e ora stanno arrivando anche i gol. E' un ragazzo che merita tutto il bene».

Barletta atteso ora da un doppio turno interno, contro Juve Stabia prima e Reggina poi: «Guai a pensare a più partite per volta-ammonisce Delvecchio-abbiamo solo una partita nel mirino, quella contro la Juve Stabia. Dovremo lavorare in maniera perfetta in settimana, così la Juve Stabia avrà rispetto del Barletta. Sicuramente per noi quella di domenica è una partita fondamentale, che vorremo giocare dando filo da torcere all'avversario. Sarebbe bello giocare in un "Puttilli" pieno: ben venga un altro pubblico come quello visto contro il Lecce, ben venga un tifo così presente. I ragazzi sentono il calore del loro tifo e lo fanno vedere anche in campo». Spalti caldi, ma anche poco accoglienti stanti le condizioni dell'impianto sportivo barlettano: «Sono domande che andrebbero fatte alla politica-replica il responsabile dell'area tecnica-avere uno stadio nuovo sarebbe fantastico, si vivrebbe il calcio in maniera diversa. Si parla del restyling del "Puttilli" dal 1991, mi auguro che entro l'anno prossimo, alle "nozze d'argento", potremo vedere l'avvio dei lavori».

Mister Sesia dopo il pareggio di Cosenza ha spiegato di aspettarsi un vice-Fall dall'ultima settimana di calciomercato, destinata a concludersi lunedì 2 febbraio, fronte sul quale Delvecchio sarà impegnato: «Il nostro reparto carente è l'attacco-spiega il dt biancorosso-abbiamo solo Fall come punta centrale e stiamo lavorando per offrire un'alternativa: Ahmet ha fatto sino ad oggi un lavoro straordinario e anche lui dovrà rifiatare di tanto in tanto. Negli altri ruoli siamo coperti, quindi la nostra necessità dal punto di vista tecnico è una punta centrale. Le uscite si fanno, ma si concluderanno negli ultimi giorni: ci sono calciatori che sin qui hanno trovato poco spazio e sono un patrimonio del Barletta. Tengo a sottolineare che sono dei ragazzi straordinari: tutti coloro che spesso non entrano si sono sempre allenati alla perfezione e hanno contribuito a creare questo grande gruppo, penso a Sokoli, Kiakis, Guarco, De Martino, Palazzolo, Rizzitelli, per dirne alcuni-conclude Delvecchio-So che stare fuori non è bello, ma loro in sei mesi non hanno mai creato un problema e si sono comportati da veri uomini».
(Twitter: @GuerraLuca88)