Delvecchio: «La società ha rispettato i piani, organico completo e attrezzato»
Il dt biancorosso promuove il calciomercato del Barletta
martedì 3 febbraio 2015
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Le offerte respinte per Liverani, Fall, Venitucci e De Rose, il "testa a testa" per Ingretolli, il lavoro per il futuro: l'ultimo giorno del calciomercato invernale 2015 in casa Barletta ha regalato tanti spunti e racconti. Tra questi spicca quello di Gennaro Delvecchio, responsabile dell'area tecnica biancorossa, al suo primo mese di mercato completo (era arrivato in agosto) da dt: ecco il suo bilancio raccolto nei salotti dell'Ata Hotel Executive dai microfoni di BarlettaViva.
Gennaro Delvecchio, partiamo dagli obiettivi rispettati: la conferma dei pezzi pregiati e il completamento dell'organico.
«La società ha rispettato i piani stabiliti, ha rispettato ciò che questa piazza merita, nonostante delle offerte anche abbastanza importanti per alcuni giocatori. Alla fine parlano i fatti e la squadra è rimasta così come tutti i tifosi del Barletta volevano».
E' risaputo che le sirene dell'ultimo giorno di trattative sono difficili da respingere: c'è stata un'offerta pesante per un calciatore in particolare?
«Proposte ce ne sono state, naturalmente ci siamo resi conto dell'importanza dei nostri giocatori per i nostri programmi finali e siamo stati bravi a resistere senza farci prendere per la gola».
Lunga la trattativa che ha condotto a Ingretolli: qual è stata la molla determinante?
«Questo è un calciatore che 10 giorni fa stava finendo al Trapani: poi il Pescara ha trovato l'accordo con la Torres, e dopo i problemi emersi nella trattativa con i sardi, dal momento in cui c'era una promessa verbale con il Barletta, abbiamo lottato con la concorrenza del Melfi e alla lunga, con tenacia, siamo stati bravi a portarla a casa. Lui voleva Barletta».
Velocci è stato un arrivo che ha spiazzato in molti: come si è sviluppata la trattativa?
«Velocci è un calciatore sul quale l'allenatore della Primavera del Genoa Liverani puntava tanto, ha anche fatto qualche amichevole in pre-campionato con la prima squadra. Se ne parlava molto bene anche tre-quattro anni fa, poi non ha avuto la crescita che ci si attendeva, ma crediamo in lui. E' un giovane di prospettiva, come ne abbiamo altri, e questo testimonia la nostra progettualità: dovremo lavorarci un pò, ma se capiremo che ha delle qualità importanti abbiamo un accordo con il Genoa per il quale potrà diventare nostro a giugno».
La conferma dei big è anche un messaggio all'ambiente e ai calciatori stessi a tenere alta la tensione a partire dalla sfida di domenica contro la Reggina?
«Credo che domenica abbiamo la partita più difficile del campionato: arriva una squadra ostica, che ha battuto il Lecce e che ha un obiettivo nella testa, quello di raggiungere almeno i playout: verranno a Barletta determinati e combattendo sul campo».
Otto mesi fa eri in campo, ora hai vissuto il primo calciomercato intero da dirigente: cosa cambia?
«Mi sembra di non giocare più da 10 anni (ride, ndr). Sei mesi fa giocavo a Bari, e devo dire che rispetto alla carriera da calciatore cambiano le emozioni e le responsabilità. Ora è cambiato tutto: sono orgoglioso di quello che faccio perchè lavoro per la mia città, nel luogo in cui sono cresciuto e mi sono formato, e metto la mia esperienza a disposizione di tutti coloro che lavorano nel Barletta Calcio, sperando grazie alla mia tenacia di raggiungere l'obiettivo-salvezza quanto prima possibile. Tutto quello che faccio a Barletta per me ha un sapore particolare».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Gennaro Delvecchio, partiamo dagli obiettivi rispettati: la conferma dei pezzi pregiati e il completamento dell'organico.
«La società ha rispettato i piani stabiliti, ha rispettato ciò che questa piazza merita, nonostante delle offerte anche abbastanza importanti per alcuni giocatori. Alla fine parlano i fatti e la squadra è rimasta così come tutti i tifosi del Barletta volevano».
E' risaputo che le sirene dell'ultimo giorno di trattative sono difficili da respingere: c'è stata un'offerta pesante per un calciatore in particolare?
«Proposte ce ne sono state, naturalmente ci siamo resi conto dell'importanza dei nostri giocatori per i nostri programmi finali e siamo stati bravi a resistere senza farci prendere per la gola».
Lunga la trattativa che ha condotto a Ingretolli: qual è stata la molla determinante?
«Questo è un calciatore che 10 giorni fa stava finendo al Trapani: poi il Pescara ha trovato l'accordo con la Torres, e dopo i problemi emersi nella trattativa con i sardi, dal momento in cui c'era una promessa verbale con il Barletta, abbiamo lottato con la concorrenza del Melfi e alla lunga, con tenacia, siamo stati bravi a portarla a casa. Lui voleva Barletta».
Velocci è stato un arrivo che ha spiazzato in molti: come si è sviluppata la trattativa?
«Velocci è un calciatore sul quale l'allenatore della Primavera del Genoa Liverani puntava tanto, ha anche fatto qualche amichevole in pre-campionato con la prima squadra. Se ne parlava molto bene anche tre-quattro anni fa, poi non ha avuto la crescita che ci si attendeva, ma crediamo in lui. E' un giovane di prospettiva, come ne abbiamo altri, e questo testimonia la nostra progettualità: dovremo lavorarci un pò, ma se capiremo che ha delle qualità importanti abbiamo un accordo con il Genoa per il quale potrà diventare nostro a giugno».
La conferma dei big è anche un messaggio all'ambiente e ai calciatori stessi a tenere alta la tensione a partire dalla sfida di domenica contro la Reggina?
«Credo che domenica abbiamo la partita più difficile del campionato: arriva una squadra ostica, che ha battuto il Lecce e che ha un obiettivo nella testa, quello di raggiungere almeno i playout: verranno a Barletta determinati e combattendo sul campo».
Otto mesi fa eri in campo, ora hai vissuto il primo calciomercato intero da dirigente: cosa cambia?
«Mi sembra di non giocare più da 10 anni (ride, ndr). Sei mesi fa giocavo a Bari, e devo dire che rispetto alla carriera da calciatore cambiano le emozioni e le responsabilità. Ora è cambiato tutto: sono orgoglioso di quello che faccio perchè lavoro per la mia città, nel luogo in cui sono cresciuto e mi sono formato, e metto la mia esperienza a disposizione di tutti coloro che lavorano nel Barletta Calcio, sperando grazie alla mia tenacia di raggiungere l'obiettivo-salvezza quanto prima possibile. Tutto quello che faccio a Barletta per me ha un sapore particolare».
(Twitter: @GuerraLuca88)