Cosa resterà…del Barletta Calcio?
Ipotesi e catastrofismi sul futuro dei biancorossi
giovedì 24 maggio 2012
0.35
Un cupo pomeriggio di un qualsiasi mercoledì di mezza primavera, e in un attimo le certezze, i proclami, i progetti e le velleità sono andate in fumo. La domanda più ricorrente, all'indomani dello scarno comunicato apparso sul sito ufficiale, riguarda il futuro del sodalizio di via Vittorio Veneto: cosa resterà, effettivamente, del Barletta Calcio dopo l'addio dei due Tatò? Lo scompiglio nella tifoseria comincia a serpeggiare. Quale sarà il prossimo futuro della prima società di calcio della città? Che ne sarà dei sogni, delle ambizioni, di quel porto sicuro che sembrava il club biancorosso in un mare magnum di insicurezze e di club penalizzati per inadempienze economiche? Occorrerebbe vagliare le numerose ipotesi che il mondo pallonaro sta cominciando a pensare per cercare di codificare…l'anno che verrà. Quali sono le reali intenzioni del presidente Roberto Tatò? È davvero così deciso ad allontanarsi da un ruolo che per quasi due anni l'ha visto protagonista indiscusso fino al punto di accentrare le cariche societarie attorno alla sua figura? Le ipotesi, al momento, sono le più disparate, e vanno dalle più catastrofiste a quelle più ottimistiche.
Le supposizioni più veritiere vedono i Tatò defilati in seguito alle decisioni della Lega Pro che hanno penalizzato i biancorossi di un punto in seguito alla questione Gambling e respinto i vari ricorsi successivi. In tal senso, l'allontanamento potrebbe essere anche momentaneo, con un "ritorno di fiamma" a poche ore dall'inizio ufficiale del calciomercato.
Le ipotesi più pessimiste asseriscono che l'entusiasmo del presidente Tatò sia progressivamente svanito al termine di un campionato fatto di troppi alti e bassi. Il traguardo svanito per un solo punto e le tante occasioni perse nel corso della stagione possono aver demotivato la dirigenza, e l'allontanamento dei due Tatò potrebbe essere visto in tale ottica. Analizzando però più a fondo tale ipotesi, il presidente potrebbe decidere di non fidelizzare eccessivamente una parte della rosa che ha parzialmente (o totalmente) deluso. In questo caso, l'addio ad alcuni degli uomini con i contratti più lunghi ed esosi permetterebbe di rifondare in toto il progetto, puntando su una linea giovane da affidare ad un direttore sportivo in grado di gestire un progetto simile: nomi come Pavone potrebbero tornare di moda in caso di "rivoluzione dei giovani".
Sempre di entusiasmo si parlerebbe anche in merito della questione stadio, che avrebbe, secondo una terza ipotesi, spinto il presidente Tatò ad un provocatorio addio. In questa ottica, poco o nulla sarebbe derivante dai risultati dei campi e dei tribunali, e il gesto di Tatò sarebbe riconducibile alla delusione per la lentezza della burocrazia politica della Città della Disfida a poche ora dalla conferenza stampa di presentazione dell'(ennesimo) progetto preliminare di rifacimento dello stadio "Puttilli". In quest'ottica qualche ulteriore risvolto, si spera in positivo, potrebbe arrivare dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto preliminare di rifacimento dello stadio "Puttilli" in programma in mattinata: in caso di esito positivo, Tatò potrebbe clamorosamente tornare sui propri passi, più forte e convinto che mai, per ripartire alla grande con il suo ambizioso progetto.
In ogni caso resta da capire cosa realmente farà la famiglia Tatò: l'addio annunciato ieri pomeriggio sarà definitivo o solo momentaneo? In caso di addio definitivo, si prospetta ancora una volta un fallimento per il calcio a Barletta, oppure ci sarebbero altre figure interessate a subentrare? Qualora invece l'allontanamento del Tatò sia soltanto momentaneo, quando rientrerà? E in quale categoria si iscriverebbe il sodalizio biancorosso? Del futuro, ora come non mai, non esiste certezza. Che ne sarà di calciatori, staff, segretari, magazzinieri e quant'altro al momento nessuno può saperlo. Nelle prossime ore potrebbero arrivare ulteriori novità – magari qualche parola chiarificatrice in più rispetto alle 50 del triste e scarno comunicato stampa che annunciava l'addio. Del futuro, purtroppo, non c'è certezza, e alla tifoseria non resta che sperare e trepidare per il futuro prossimo del Barletta Calcio. Intanto sulla Città della Disfida in queste ore si addensano scure nubi cariche di pioggia. Ma la vera "perturbazione", scrosciante quanto inaspettata, avviene all'interno del mondo del pallone di Barletta.
Le supposizioni più veritiere vedono i Tatò defilati in seguito alle decisioni della Lega Pro che hanno penalizzato i biancorossi di un punto in seguito alla questione Gambling e respinto i vari ricorsi successivi. In tal senso, l'allontanamento potrebbe essere anche momentaneo, con un "ritorno di fiamma" a poche ore dall'inizio ufficiale del calciomercato.
Le ipotesi più pessimiste asseriscono che l'entusiasmo del presidente Tatò sia progressivamente svanito al termine di un campionato fatto di troppi alti e bassi. Il traguardo svanito per un solo punto e le tante occasioni perse nel corso della stagione possono aver demotivato la dirigenza, e l'allontanamento dei due Tatò potrebbe essere visto in tale ottica. Analizzando però più a fondo tale ipotesi, il presidente potrebbe decidere di non fidelizzare eccessivamente una parte della rosa che ha parzialmente (o totalmente) deluso. In questo caso, l'addio ad alcuni degli uomini con i contratti più lunghi ed esosi permetterebbe di rifondare in toto il progetto, puntando su una linea giovane da affidare ad un direttore sportivo in grado di gestire un progetto simile: nomi come Pavone potrebbero tornare di moda in caso di "rivoluzione dei giovani".
Sempre di entusiasmo si parlerebbe anche in merito della questione stadio, che avrebbe, secondo una terza ipotesi, spinto il presidente Tatò ad un provocatorio addio. In questa ottica, poco o nulla sarebbe derivante dai risultati dei campi e dei tribunali, e il gesto di Tatò sarebbe riconducibile alla delusione per la lentezza della burocrazia politica della Città della Disfida a poche ora dalla conferenza stampa di presentazione dell'(ennesimo) progetto preliminare di rifacimento dello stadio "Puttilli". In quest'ottica qualche ulteriore risvolto, si spera in positivo, potrebbe arrivare dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto preliminare di rifacimento dello stadio "Puttilli" in programma in mattinata: in caso di esito positivo, Tatò potrebbe clamorosamente tornare sui propri passi, più forte e convinto che mai, per ripartire alla grande con il suo ambizioso progetto.
In ogni caso resta da capire cosa realmente farà la famiglia Tatò: l'addio annunciato ieri pomeriggio sarà definitivo o solo momentaneo? In caso di addio definitivo, si prospetta ancora una volta un fallimento per il calcio a Barletta, oppure ci sarebbero altre figure interessate a subentrare? Qualora invece l'allontanamento del Tatò sia soltanto momentaneo, quando rientrerà? E in quale categoria si iscriverebbe il sodalizio biancorosso? Del futuro, ora come non mai, non esiste certezza. Che ne sarà di calciatori, staff, segretari, magazzinieri e quant'altro al momento nessuno può saperlo. Nelle prossime ore potrebbero arrivare ulteriori novità – magari qualche parola chiarificatrice in più rispetto alle 50 del triste e scarno comunicato stampa che annunciava l'addio. Del futuro, purtroppo, non c'è certezza, e alla tifoseria non resta che sperare e trepidare per il futuro prossimo del Barletta Calcio. Intanto sulla Città della Disfida in queste ore si addensano scure nubi cariche di pioggia. Ma la vera "perturbazione", scrosciante quanto inaspettata, avviene all'interno del mondo del pallone di Barletta.