Consigli per...una trasferta in biancorosso: Frosinone
Quinta puntata della rubrica in collaborazione con l'agenzia Pinguino Viaggi
mercoledì 24 ottobre 2012
10.14
Barlettalife.it vuole sempre sorprendere e offrire di più ai propri lettori: da questa stagione sportiva alle tante rubriche che consuetamente offriamo per curare lo sport dal punto di vista prettamente tecnico se ne è aggiunta una che analizza in profondità il valore storico-artistico-culturale della località che ospita lo spettacolo sportivo. Con "Consigli per...una trasferta in biancorosso", per ogni impegno esterno del Barletta Calcio nel torneo di Lega Pro, andremo a conoscere meglio i luoghi da visitare, i monumenti da conoscere e le prelibatezze da gustare della città che ospiterà i biancorossi, in un'esclusiva rubrica a cura dell'agenzia Pinguino Viaggi e dei suoi itinerari culturali ed eno-gastronomici. Oggi, per la puntata numero 5, è il turno di Frosinone:
LA CITTA' DI FROSINONE
Spesso identificata anche come capoluogo della Ciociaria, è un centro industriale e commerciale e un importante nodo di comunicazione del Lazio meridionale; Città volsca con il nome di Frusna e poi romana come Frùsino, nel corso della sua storia a causa della sua collocazione è stata soggetta a molteplici devastazioni e saccheggi; in conseguenza di ciò e delle distruzioni dovute ad eventi sismici (il più rovinoso dei quali fu nel 1350) conserva poche seppur importanti tracce del proprio passato, come le rovine dell'anfiteatro, i reperti conservati nel museo archeologico cittadino e il monumento funerario del II secolo in località Sant'Angelo.
Situata su di un colle che domina la valle del Sacco, Frosinone è circondata dai monti che delimitano la valle, ossia gli Ernici a Nord ed i Lepini ad Est e a Sud, dove si intravedono gli Ausoni. Il territorio comunale è attraversato dai torrenti Cenicia e Rio e dal fiume Cosa, il cui flusso, sia per cause naturali che per la captazione delle sue acque, è ormai estremamente ridotto; un tempo invece era soggetto a frequenti piene con conseguenti inondazioni. L'espansione maggiore della città si è realizzata nel corso del Novecento, scendendo disordinatamente verso la pianura lungo i crinali e le vie di comunicazione: in conseguenza di ciò si distinguono oggi nell'uso comune una Frosinone alta e una Frosinone bassa.
Monumenti e luoghi d'interesse
• Cattedrale di Santa Maria Assunta
La Cattedrale di Santa Maria Assunta è stata ampiamente rimaneggiata nel XVIII secolo rifacendosi a Sant'Andrea della Valle a Roma. Presenta un campanile romanico, alto 62 metri[17], a tre ordini di finestre bifore. Tra le opere d'arte conservate nel luogo sacro vi è una Madonna con Sant'Anna, San Giovannino e angeli del Sementi. La chiesa è Cattedrale dal 1986, anno di istituzione della diocesi.
• Chiesa abbaziale di San Benedetto
Eretta nel 1134, la chiesa abbaziale di San Benedetto che è anche la più antica Pinacoteca della città, è stata ricostruita tra il 1750 e il 1797 in forme tardobarocche, con un tiburio ottagonale e una facciata a dueordini sovrapposti; rimasta indenne alle distruzioni belliche, conserva al suo interno pregevoli tele datate tra il XVII e il XIX secolo. L'interno della chiesa presenta una navata unica, con cappelle laterali intercomunicanti, coperta con una volta a botte costolonata, stuccata e lunettata in corrispondenza di ogni finestra. All'interno della Chiesa si conserva il quadro della Madonna del Buon Consiglio di autore locale ignoto, al quale è legato un prodigio che sarebbe avvenuto il 10 luglio del 1796: mentre alcune donne erano riunite per il rosario davanti al dipinto "la Madonna apriva gli occhi e guardava i fedeli, poi il viso diveniva colore vermiglio. Alle volte l'occhio sinistro che guardava il Bambino si velava di pianto"[18]. Tra le altre tele presenti spicca quella dedicata a San Gregorio Magno realizzata dal pittore locale Mascetti nel 1899 ricopiando un affresco del pittore Gagliardi Roma. L'altare, adornato da stucchi barocchi, è dedicato alla famiglia Kambo. Sotto l'altare sono custodite e visibili le spoglie in un martire della cristianità.
• Chiesa di Santa Maria delle Grazie o di San Gerardo
La chiesa di Santa Maria delle Grazie fu eretta nel corso del XVIII secolo per volere dei vescovi di Veroli De Zaulis e De Tartagnis nel luogo dove si trovava una piccola omonima cona e la Chiesa di San Lorenzo. La chiesa, a navata unica, presenta varie cappelle laterali e un prezioso affresco del XIV secolo, posto dietro l'altare centrale, raffigurante la Madonna che allatta il Bambino, tipica immagine di devozione popolare nonché unico frammento dell'antico edificio di San Lorenzo. Nel giugno del 1776 la custodia della Chiesa fu affidata ai padri redentoristi e al culto della Madonna delle Grazie venne associata la devozione per San Gerardo Maiella. La festa del santo, l'ultima domenica di settembre, richiama ogni anno migliaia di fedeli.
• Anfiteatro romano
Le rovine di un anfiteatro romano, edificato tra la fine del I secolo e l'inizio del II secolo, sono ai piedi del colle su cui oggi sorge il centro storico della città, nei pressi del fiume Cosa. L'ipotesi che a Frosinone vi fosse un anfiteatro, venne formulata nei primi anni del 1800 da Giuseppe De Matthaeis, il quale in un suo saggio storico dedicato alla città cita alcuni documenti medievali nei quali compaiono espressioni come "juxta amphitheatrum Frusinonis" e "cum amphitheatrum", ma il sito esatto fu individuato solamente nel 1965. La parte del monumento romano lasciata in vista tra i pilastri del soprastante palazzo novecentesco è oggi visitabile. Un plastico ricostruttivo del monumento è invece esposto nel Museo Archeologico di Frosinone.
FROSINONE CALCIO
La storia del Frosinone
Una squadra di calcio più o meno organizzata nacque a Frosinone verso la fine del 1912, la U.S. Frusinate. Successivamente la squadra assunse il nome di "CXIX Legio M.V.S.N." per qualche tempo durante il regime fascista. Nel1929, si disputò un "Torneo Rionale" tra le squadre "Scalo", "Garibaldi", "Ricciotti" e "San Giorgio"; il torneo fu vinto dallo "Scalo". All'inizio degli anni Trenta, la Città di Frosinone ebbe due squadre, Frosinone A e Frosinone B. Il primo campo da gioco fu a Madonna della Neve; successivamente si giocò in via Casilina Nord ed in via Valle Fioretta, mentre l'attuale campo sportivo, "Matusa", venne costruito nel 1932. La prima vera e propria squadra di calcio della città di Frosinone fu però la Bellator Frusino, nata da un gruppo di componenti delle prime compagini cittadine all'inizio degli anni trenta. I colori sociali della squadra erano inizialmente il rosso e il blu diventando poi il giallo e l'azzurro (da cui il soprannome di "canarini"). La Bellator Frusino riuscì ad arrivare nel 1934 alla Prima Divisione (che di lì ad un anno fu ridenominata Serie C); determinante fu in questo periodo la figura del presidente Emilio Frongia.
Nella seconda metà degli Anni Trenta, la Bellator Frusinio si sciolse, venendo sostituita dal Fascio Giovanile di Combattimento (F.G.C.) Frosinone che disputò vari tornei a livello interprovinciale. Con la venuta della guerra tutti i campionati vennero sospesi e la squadra di calcio frusinate scomparve. La rinascita del Frosinone avvenne nel campionato 1945-1946: i ciociari disputarono il campionato di Seconda Divisione Lazio salendo in Prima Divisione un anno dopo, e, più tardi, furono ammessi d'ufficio nella Serie C della Lega Centro a titolo di propaganda, reputando la Federcalcio che la squadra avesse un buon potenziale in termini di bacino d'utenza. Dal 1952 al 1958, per sei anni consecutivi, i canarini disputarono il campionato di Quarta Serie, ottenendo come miglior piazzamento un quarto posto nel 1953. La partita più significativa di quest'arco di tempo fu Frosinone-Cosenza del 24 novembre 1957. Il Cosenza lottava per la promozione ma il Frosinone passò in vantaggio a tre minuti dalla fine: I giocatori del Cosenza reagirono incivilmente al gol scontrandosi con la forza pubblica accorsa in campo. L'arbitro, colpito da un atleta calabrese, finì a terra e si rialzò fischiando la fine dell'incontro: uscito dallo stadio, l'arbitro venne inseguito per qualche chilometro dai sostenitori del Frosinone. Il Cosenza inoltrò ricorso e la Caf gli diede ragione ribaltando a tavolino il risultato del campo. Si espresse il proprio risentimento nei confronti della Lega Professionisti per l'ingiustizia subita e venne minacciato il ritiro dal campionato, che si verificò in seguito alla mancata presentazione nella gara di ritorno a Cosenza dopo aver subito altre penalizzazioni da parte della Lega e aver rinunciato a giocare a Marsala e Tempio Pausania. I personaggi più importanti di quel ciclo furono i presidenti Domenico Ferrante e Angelo Cristofari (una delle figure di spicco della storia del club), l'allenatore Genta, i giocatori Azzoni, Gabriele, Diglio, Dini, Spinato, Quercia, Braglia, Fortuna, Surina, Piccolomini.
Tifoseria
La tifoseria di Frosinone è sempre stata considerata come una delle piazze più calde del centro sud, con un pubblico relativamente numeroso se si considera la partecipazione della squadra ai campionati minori di Serie C e Serie D. Durante i primi campionati di Serie C1 ai quali il Frosinone prese parte sul finire degli anni '80, lo stadio Matusa registrava sempre il tutto esaurito o quasi, con una presenza di circa 10 mila spettatori, anche maggiore rispetto alla attuale presenza di spettatori frusinati durante gli ultimi campionati del Frosinone in Serie B, sebbene vada considerata l'assenza delle partite in tv negli anni '80.
La tifoseria del Frosinone è gemellata esclusivamente con i tifosi della Paganese, ma dal 1987 mantiene ottimi rapporti anche con quella del Messina. Più recente l'amicizia con i tifosi sardi dell'Olbia. Nel 2012 nasce un bel rapporto di amicizia con i tifosi dell'Avellino. In passato vi furono rapporti di amicizia anche con le tifoserie di Casertana e Cassino, oggi rivali.. Per quanto riguarda le rivalità, la più accesa è senza dubbio quella contro i "cugini" pontini del Latina, rivalità che va oltre il calcio. Tra le rivalità più sentite ci sono anche quelle con le tifoserie di Reggina (tifoseria gemellata con Latina e in rivalità col Messina), e più recente, con quella del Foggia. Le rivalità con Brindisi, Giulianova, Martina, Nocerina e Benevento sono sorte tutte intorno agli anni 90, mentre quelle col Siena e il Campobasso risalgono agli anni '80 e sono ormai sopite.
Lo stadio "Matusa"
L'impianto è stato costruito nel 1932 ed ospita le partite interne del Frosinone; all'origine lo stadio era senza settori e recintato da una staccionata lungo tutto il campo da gioco. Alla fine degli anni trenta venne realizzata la prima tribuna centrale scoperta e, successivamente, nel 1949 anche la tribuna centrale coperta ed il settore dei distinti di fronte. Si tratta dell'unico stadio d'Italia ad avere la copertura realizzata da un'unica volta "a conchiglia", con un arco di cemento che parte dalle fondamenta dietro la stessa ed avvolge la tribuna. Sempre alla fine degli anni '40, venne realizzata la gradinata prospiciente alla tribuna, e poi, alla fine degli anni settanta vennero costruite con struttura metallica le due curve. Infine, nel giugno del 2006, con la storica promozione in Serie B del Frosinone da 5.600 posti, si è passati a una capienza di 9.680 posti ampliando la tribuna centrale coperta, i distinti e le due curve. Il 14 novembre 2006 lo stadio Matusa ha ospitato l'amichevole della Nazionale di calcio dell'Italia Under-21 contro la Repubblica Ceca.
Capienza: 9.680 posti
Posti Tribuna Centrale Coperta: 480
Posti Tribuna Laterale Nord: 250
Posti Tribuna Laterale Sud: 250
Posti Distinti: 2900
Posti Curva Nord: 2800
Posti Curva Sud: (Settore Ospiti) 3000
LA CITTA' DI FROSINONE
Spesso identificata anche come capoluogo della Ciociaria, è un centro industriale e commerciale e un importante nodo di comunicazione del Lazio meridionale; Città volsca con il nome di Frusna e poi romana come Frùsino, nel corso della sua storia a causa della sua collocazione è stata soggetta a molteplici devastazioni e saccheggi; in conseguenza di ciò e delle distruzioni dovute ad eventi sismici (il più rovinoso dei quali fu nel 1350) conserva poche seppur importanti tracce del proprio passato, come le rovine dell'anfiteatro, i reperti conservati nel museo archeologico cittadino e il monumento funerario del II secolo in località Sant'Angelo.
Situata su di un colle che domina la valle del Sacco, Frosinone è circondata dai monti che delimitano la valle, ossia gli Ernici a Nord ed i Lepini ad Est e a Sud, dove si intravedono gli Ausoni. Il territorio comunale è attraversato dai torrenti Cenicia e Rio e dal fiume Cosa, il cui flusso, sia per cause naturali che per la captazione delle sue acque, è ormai estremamente ridotto; un tempo invece era soggetto a frequenti piene con conseguenti inondazioni. L'espansione maggiore della città si è realizzata nel corso del Novecento, scendendo disordinatamente verso la pianura lungo i crinali e le vie di comunicazione: in conseguenza di ciò si distinguono oggi nell'uso comune una Frosinone alta e una Frosinone bassa.
Monumenti e luoghi d'interesse
• Cattedrale di Santa Maria Assunta
La Cattedrale di Santa Maria Assunta è stata ampiamente rimaneggiata nel XVIII secolo rifacendosi a Sant'Andrea della Valle a Roma. Presenta un campanile romanico, alto 62 metri[17], a tre ordini di finestre bifore. Tra le opere d'arte conservate nel luogo sacro vi è una Madonna con Sant'Anna, San Giovannino e angeli del Sementi. La chiesa è Cattedrale dal 1986, anno di istituzione della diocesi.
• Chiesa abbaziale di San Benedetto
Eretta nel 1134, la chiesa abbaziale di San Benedetto che è anche la più antica Pinacoteca della città, è stata ricostruita tra il 1750 e il 1797 in forme tardobarocche, con un tiburio ottagonale e una facciata a dueordini sovrapposti; rimasta indenne alle distruzioni belliche, conserva al suo interno pregevoli tele datate tra il XVII e il XIX secolo. L'interno della chiesa presenta una navata unica, con cappelle laterali intercomunicanti, coperta con una volta a botte costolonata, stuccata e lunettata in corrispondenza di ogni finestra. All'interno della Chiesa si conserva il quadro della Madonna del Buon Consiglio di autore locale ignoto, al quale è legato un prodigio che sarebbe avvenuto il 10 luglio del 1796: mentre alcune donne erano riunite per il rosario davanti al dipinto "la Madonna apriva gli occhi e guardava i fedeli, poi il viso diveniva colore vermiglio. Alle volte l'occhio sinistro che guardava il Bambino si velava di pianto"[18]. Tra le altre tele presenti spicca quella dedicata a San Gregorio Magno realizzata dal pittore locale Mascetti nel 1899 ricopiando un affresco del pittore Gagliardi Roma. L'altare, adornato da stucchi barocchi, è dedicato alla famiglia Kambo. Sotto l'altare sono custodite e visibili le spoglie in un martire della cristianità.
• Chiesa di Santa Maria delle Grazie o di San Gerardo
La chiesa di Santa Maria delle Grazie fu eretta nel corso del XVIII secolo per volere dei vescovi di Veroli De Zaulis e De Tartagnis nel luogo dove si trovava una piccola omonima cona e la Chiesa di San Lorenzo. La chiesa, a navata unica, presenta varie cappelle laterali e un prezioso affresco del XIV secolo, posto dietro l'altare centrale, raffigurante la Madonna che allatta il Bambino, tipica immagine di devozione popolare nonché unico frammento dell'antico edificio di San Lorenzo. Nel giugno del 1776 la custodia della Chiesa fu affidata ai padri redentoristi e al culto della Madonna delle Grazie venne associata la devozione per San Gerardo Maiella. La festa del santo, l'ultima domenica di settembre, richiama ogni anno migliaia di fedeli.
• Anfiteatro romano
Le rovine di un anfiteatro romano, edificato tra la fine del I secolo e l'inizio del II secolo, sono ai piedi del colle su cui oggi sorge il centro storico della città, nei pressi del fiume Cosa. L'ipotesi che a Frosinone vi fosse un anfiteatro, venne formulata nei primi anni del 1800 da Giuseppe De Matthaeis, il quale in un suo saggio storico dedicato alla città cita alcuni documenti medievali nei quali compaiono espressioni come "juxta amphitheatrum Frusinonis" e "cum amphitheatrum", ma il sito esatto fu individuato solamente nel 1965. La parte del monumento romano lasciata in vista tra i pilastri del soprastante palazzo novecentesco è oggi visitabile. Un plastico ricostruttivo del monumento è invece esposto nel Museo Archeologico di Frosinone.
FROSINONE CALCIO
La storia del Frosinone
Una squadra di calcio più o meno organizzata nacque a Frosinone verso la fine del 1912, la U.S. Frusinate. Successivamente la squadra assunse il nome di "CXIX Legio M.V.S.N." per qualche tempo durante il regime fascista. Nel1929, si disputò un "Torneo Rionale" tra le squadre "Scalo", "Garibaldi", "Ricciotti" e "San Giorgio"; il torneo fu vinto dallo "Scalo". All'inizio degli anni Trenta, la Città di Frosinone ebbe due squadre, Frosinone A e Frosinone B. Il primo campo da gioco fu a Madonna della Neve; successivamente si giocò in via Casilina Nord ed in via Valle Fioretta, mentre l'attuale campo sportivo, "Matusa", venne costruito nel 1932. La prima vera e propria squadra di calcio della città di Frosinone fu però la Bellator Frusino, nata da un gruppo di componenti delle prime compagini cittadine all'inizio degli anni trenta. I colori sociali della squadra erano inizialmente il rosso e il blu diventando poi il giallo e l'azzurro (da cui il soprannome di "canarini"). La Bellator Frusino riuscì ad arrivare nel 1934 alla Prima Divisione (che di lì ad un anno fu ridenominata Serie C); determinante fu in questo periodo la figura del presidente Emilio Frongia.
Nella seconda metà degli Anni Trenta, la Bellator Frusinio si sciolse, venendo sostituita dal Fascio Giovanile di Combattimento (F.G.C.) Frosinone che disputò vari tornei a livello interprovinciale. Con la venuta della guerra tutti i campionati vennero sospesi e la squadra di calcio frusinate scomparve. La rinascita del Frosinone avvenne nel campionato 1945-1946: i ciociari disputarono il campionato di Seconda Divisione Lazio salendo in Prima Divisione un anno dopo, e, più tardi, furono ammessi d'ufficio nella Serie C della Lega Centro a titolo di propaganda, reputando la Federcalcio che la squadra avesse un buon potenziale in termini di bacino d'utenza. Dal 1952 al 1958, per sei anni consecutivi, i canarini disputarono il campionato di Quarta Serie, ottenendo come miglior piazzamento un quarto posto nel 1953. La partita più significativa di quest'arco di tempo fu Frosinone-Cosenza del 24 novembre 1957. Il Cosenza lottava per la promozione ma il Frosinone passò in vantaggio a tre minuti dalla fine: I giocatori del Cosenza reagirono incivilmente al gol scontrandosi con la forza pubblica accorsa in campo. L'arbitro, colpito da un atleta calabrese, finì a terra e si rialzò fischiando la fine dell'incontro: uscito dallo stadio, l'arbitro venne inseguito per qualche chilometro dai sostenitori del Frosinone. Il Cosenza inoltrò ricorso e la Caf gli diede ragione ribaltando a tavolino il risultato del campo. Si espresse il proprio risentimento nei confronti della Lega Professionisti per l'ingiustizia subita e venne minacciato il ritiro dal campionato, che si verificò in seguito alla mancata presentazione nella gara di ritorno a Cosenza dopo aver subito altre penalizzazioni da parte della Lega e aver rinunciato a giocare a Marsala e Tempio Pausania. I personaggi più importanti di quel ciclo furono i presidenti Domenico Ferrante e Angelo Cristofari (una delle figure di spicco della storia del club), l'allenatore Genta, i giocatori Azzoni, Gabriele, Diglio, Dini, Spinato, Quercia, Braglia, Fortuna, Surina, Piccolomini.
Tifoseria
La tifoseria di Frosinone è sempre stata considerata come una delle piazze più calde del centro sud, con un pubblico relativamente numeroso se si considera la partecipazione della squadra ai campionati minori di Serie C e Serie D. Durante i primi campionati di Serie C1 ai quali il Frosinone prese parte sul finire degli anni '80, lo stadio Matusa registrava sempre il tutto esaurito o quasi, con una presenza di circa 10 mila spettatori, anche maggiore rispetto alla attuale presenza di spettatori frusinati durante gli ultimi campionati del Frosinone in Serie B, sebbene vada considerata l'assenza delle partite in tv negli anni '80.
La tifoseria del Frosinone è gemellata esclusivamente con i tifosi della Paganese, ma dal 1987 mantiene ottimi rapporti anche con quella del Messina. Più recente l'amicizia con i tifosi sardi dell'Olbia. Nel 2012 nasce un bel rapporto di amicizia con i tifosi dell'Avellino. In passato vi furono rapporti di amicizia anche con le tifoserie di Casertana e Cassino, oggi rivali.. Per quanto riguarda le rivalità, la più accesa è senza dubbio quella contro i "cugini" pontini del Latina, rivalità che va oltre il calcio. Tra le rivalità più sentite ci sono anche quelle con le tifoserie di Reggina (tifoseria gemellata con Latina e in rivalità col Messina), e più recente, con quella del Foggia. Le rivalità con Brindisi, Giulianova, Martina, Nocerina e Benevento sono sorte tutte intorno agli anni 90, mentre quelle col Siena e il Campobasso risalgono agli anni '80 e sono ormai sopite.
Lo stadio "Matusa"
L'impianto è stato costruito nel 1932 ed ospita le partite interne del Frosinone; all'origine lo stadio era senza settori e recintato da una staccionata lungo tutto il campo da gioco. Alla fine degli anni trenta venne realizzata la prima tribuna centrale scoperta e, successivamente, nel 1949 anche la tribuna centrale coperta ed il settore dei distinti di fronte. Si tratta dell'unico stadio d'Italia ad avere la copertura realizzata da un'unica volta "a conchiglia", con un arco di cemento che parte dalle fondamenta dietro la stessa ed avvolge la tribuna. Sempre alla fine degli anni '40, venne realizzata la gradinata prospiciente alla tribuna, e poi, alla fine degli anni settanta vennero costruite con struttura metallica le due curve. Infine, nel giugno del 2006, con la storica promozione in Serie B del Frosinone da 5.600 posti, si è passati a una capienza di 9.680 posti ampliando la tribuna centrale coperta, i distinti e le due curve. Il 14 novembre 2006 lo stadio Matusa ha ospitato l'amichevole della Nazionale di calcio dell'Italia Under-21 contro la Repubblica Ceca.
Capienza: 9.680 posti
Posti Tribuna Centrale Coperta: 480
Posti Tribuna Laterale Nord: 250
Posti Tribuna Laterale Sud: 250
Posti Distinti: 2900
Posti Curva Nord: 2800
Posti Curva Sud: (Settore Ospiti) 3000
Rubrica a cura di:
PINGUINO VIAGGI- BARLETTA
via Rizzitelli, 28
76121 Barletta -BT-
tel/fax 0883345282
filialebarletta@pinguinoviaggi.net
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