Challenger ATP Barletta 2024: sarà finale tra Mayot e Dzumhur. Kolar e Tseng trionfano nel doppio
Il francese (polemico col pubblico) supera Jacopo Berrettini in due set. Vittoria omerica del bosniaco su uno Skatov da applausi
sabato 6 aprile 2024
19.57
Pronostico una volta tanto rispettato. La finalissima della ventitreesima edizione del Challenger ATP "Città della Disfida" in programma domani pomeriggio alle 14:30 presso il circolo "Hugo Simmen" vedrà di fronte il francese Harold Mayot e il bosniaco Damir Dzumhur, rispettivamente indicate alla vigilia come teste di serie 1 e 2 del tabellone principale.
Il 22enne proveniente da Metz (Lorena), ha avuto ragione in due set su Jacopo Berrettini, nel complesso autore comunque di un torneo molto positivo.
Piuttosto chiara si è dimostrata nel primo set la superiorità di Mayot, il quale ha in pratica tenuto in partita l'avversario grazie più che altro ad un eccesso di leziosità nel terzo game che ha permesso a Berrettini di ricambiare immediatamente il break subito nel secondo gioco. Per la cronaca il primo set si è concluso col punteggio di 6-3 per Mayot.
L'avvio del secondo parziale si è rivelato a grandi linee molto simile al primo, con Mayot che ha sin da subito provato ad allungare, non facendo però i conti con un perentorio e convincente ritorno di Berrettini che ad un certo punto si è trovato sul punteggio di 5-4 con ben due set point a disposizione e con la concreta possibilità di costringere il francese a perdere il primo set nell'intero torneo.
Purtroppo però il 25enne romano, pur incitato a gran voce dal numeroso pubblico presente sul campo centrale, sciupava la ghiottissima occasione consentendo a Mayot di raddrizzare un set che a un certo punto sembrava ormai perso.
L'equilibrio nella seconda partita continuerà tuttavia a regnare sovrano fino al tie break, quando Mayot riuscirà ad avere ragione di un esausto Berrettini al termine di un match tanto combattuto quanto bello.
Decisamente meno bella si è rivelata invece la reazione di Mayot a fine incontro, quando abbastanza stizzito dall'incessante tifo per Berrettini si è portato il dito alla bocca con l'inequivocabile gesto di voler zittire il pubblico presente sugli spalti.
Avversario di Mayot in finale sarà Damir Dzumhur. il 31enne di Sarajevo accede all'atto conclusivo del torneo al termine di una vera e propria odissea tennistica contro il solito "maratoneta" kazako Timofey Skatov (oltre nove ore giocate in soli quattro incontri).
Il primo set si è rivelato un vero e proprio incubo per un Damir Dzumhur quasi annichilito dalla freschezza e dalla fisicità del 23enne proveniente da quella che una volta si chiamava Petropavolvsk. Il primo parziale si conclude infatti con un roboante 6-1 per il kazako e con il primo set concesso da Dzumhur nell'intero torneo.
Tuttavia sin dalle primissime battute del secondo parziale Dzumhur riaccende l'interruttore ed inizia a sciorinare quel tennis di classe e di determinazione che in un passato neanche troppo lontano lo ha portato ad essere il numero 23 del ranking mondiale e ad accedere più volte al terzo turno dei tornei dello Slam.
Dinanzi ai colpi di un ritrovato Dzumhur, poco può il pur bravo Skatov conclude la seconda partita con un comunque onorevole 3-6.
L'avvio del terzo e decisivo set sembra ricalcare in tutto e per tutto l'andamento del secondo, con Dzumhur che si porta sul 3-0 e che sembra ormai padrone del match.
Tuttavia Dzumhur, e molta parte del competente pubblico del circolo "Hugo Simmen" che già prefigura un facile successo del bosniaco, non hanno ancora fatto i conti con la incredibile (almeno in questo torneo) capacità di Skatov di allungare all'estremo la vita del match e di portare allo sfinimento l'avversario. E' sufficiente infatti un lieve calo di concentrazione di Dzumhur che ecco Skatov portarsi dal parziale di 0-3 al 3-3.
E non è finita qui. Infatti una volta vistosi raggiungere sul 3-3, come se non bastasse, Dzumhur accusa un problema fisico che sembra propedeutico all'ennesima "maratona" vittoriosa di Skatov.
Questa volta però è diverso, anche perchè lo stesso Skatov accusa un risentimento alla coscia sinistra che lo condizionerà non poco nei giochi finali, soprattutto nel servizio.
Gli ultimi quattro games saranno tuttavia caratterizzati da scambi lunghi e bellissimi oltre che da colpi di alta scuola. Ma a parità di condizioni fisiche (non proprio perfette) finisce col prevalere la classe e l'esperienza di Dzumhur che chiude sul 6-4 la terza partita tra gli applausi del pubblico del circolo "Hugo Simmen" che ha eletto il bosniaco a suo beniamino, e con il gesto non proprio edificante di Mayot al termine della prima semifinale non è difficilissimo immaginare da quale parte sarà domani schierato il pubblico in occasione della finale.
Nella giornata di oggi si è disputata infine la finalissima del torneo di doppio che ha visto il successo di Zdenek Kolar (Repubblica Ceca) e Tseng Chun-Hsin (Taiwan) sui francesi Theo Arribage e Benjamin Bonzi con il punteggio di 1-6 6-3 10-7.
Un successo, quello di Kolar e Tseng che costituisce per entrambi una parziale rivincita dopo un deludente torneo nel singolare.
Il 22enne proveniente da Metz (Lorena), ha avuto ragione in due set su Jacopo Berrettini, nel complesso autore comunque di un torneo molto positivo.
Piuttosto chiara si è dimostrata nel primo set la superiorità di Mayot, il quale ha in pratica tenuto in partita l'avversario grazie più che altro ad un eccesso di leziosità nel terzo game che ha permesso a Berrettini di ricambiare immediatamente il break subito nel secondo gioco. Per la cronaca il primo set si è concluso col punteggio di 6-3 per Mayot.
L'avvio del secondo parziale si è rivelato a grandi linee molto simile al primo, con Mayot che ha sin da subito provato ad allungare, non facendo però i conti con un perentorio e convincente ritorno di Berrettini che ad un certo punto si è trovato sul punteggio di 5-4 con ben due set point a disposizione e con la concreta possibilità di costringere il francese a perdere il primo set nell'intero torneo.
Purtroppo però il 25enne romano, pur incitato a gran voce dal numeroso pubblico presente sul campo centrale, sciupava la ghiottissima occasione consentendo a Mayot di raddrizzare un set che a un certo punto sembrava ormai perso.
L'equilibrio nella seconda partita continuerà tuttavia a regnare sovrano fino al tie break, quando Mayot riuscirà ad avere ragione di un esausto Berrettini al termine di un match tanto combattuto quanto bello.
Decisamente meno bella si è rivelata invece la reazione di Mayot a fine incontro, quando abbastanza stizzito dall'incessante tifo per Berrettini si è portato il dito alla bocca con l'inequivocabile gesto di voler zittire il pubblico presente sugli spalti.
Avversario di Mayot in finale sarà Damir Dzumhur. il 31enne di Sarajevo accede all'atto conclusivo del torneo al termine di una vera e propria odissea tennistica contro il solito "maratoneta" kazako Timofey Skatov (oltre nove ore giocate in soli quattro incontri).
Il primo set si è rivelato un vero e proprio incubo per un Damir Dzumhur quasi annichilito dalla freschezza e dalla fisicità del 23enne proveniente da quella che una volta si chiamava Petropavolvsk. Il primo parziale si conclude infatti con un roboante 6-1 per il kazako e con il primo set concesso da Dzumhur nell'intero torneo.
Tuttavia sin dalle primissime battute del secondo parziale Dzumhur riaccende l'interruttore ed inizia a sciorinare quel tennis di classe e di determinazione che in un passato neanche troppo lontano lo ha portato ad essere il numero 23 del ranking mondiale e ad accedere più volte al terzo turno dei tornei dello Slam.
Dinanzi ai colpi di un ritrovato Dzumhur, poco può il pur bravo Skatov conclude la seconda partita con un comunque onorevole 3-6.
L'avvio del terzo e decisivo set sembra ricalcare in tutto e per tutto l'andamento del secondo, con Dzumhur che si porta sul 3-0 e che sembra ormai padrone del match.
Tuttavia Dzumhur, e molta parte del competente pubblico del circolo "Hugo Simmen" che già prefigura un facile successo del bosniaco, non hanno ancora fatto i conti con la incredibile (almeno in questo torneo) capacità di Skatov di allungare all'estremo la vita del match e di portare allo sfinimento l'avversario. E' sufficiente infatti un lieve calo di concentrazione di Dzumhur che ecco Skatov portarsi dal parziale di 0-3 al 3-3.
E non è finita qui. Infatti una volta vistosi raggiungere sul 3-3, come se non bastasse, Dzumhur accusa un problema fisico che sembra propedeutico all'ennesima "maratona" vittoriosa di Skatov.
Questa volta però è diverso, anche perchè lo stesso Skatov accusa un risentimento alla coscia sinistra che lo condizionerà non poco nei giochi finali, soprattutto nel servizio.
Gli ultimi quattro games saranno tuttavia caratterizzati da scambi lunghi e bellissimi oltre che da colpi di alta scuola. Ma a parità di condizioni fisiche (non proprio perfette) finisce col prevalere la classe e l'esperienza di Dzumhur che chiude sul 6-4 la terza partita tra gli applausi del pubblico del circolo "Hugo Simmen" che ha eletto il bosniaco a suo beniamino, e con il gesto non proprio edificante di Mayot al termine della prima semifinale non è difficilissimo immaginare da quale parte sarà domani schierato il pubblico in occasione della finale.
Nella giornata di oggi si è disputata infine la finalissima del torneo di doppio che ha visto il successo di Zdenek Kolar (Repubblica Ceca) e Tseng Chun-Hsin (Taiwan) sui francesi Theo Arribage e Benjamin Bonzi con il punteggio di 1-6 6-3 10-7.
Un successo, quello di Kolar e Tseng che costituisce per entrambi una parziale rivincita dopo un deludente torneo nel singolare.