Certificati di attività agonistica, Amati: «Liberalizzazione e tutela salute camminano insieme»

Ieri audizione in II Commissione Regionale

mercoledì 10 luglio 2013
«Liberalizzazione nel rilascio delle certificazioni per lo sport agonistico e tutela della salute degli sportivi possono, e devono, camminare insieme». È questo il risultato dell'utile audizione svolta ieri in II commissione con i rappresentanti della medicina sportiva delle ASL e del CONI. «Abbiamo ricevuto ottime indicazioni, in vista della discussione in aula prevista per martedì prossimo, utili a meglio calibrare un provvedimento legislativo che regga la tutela della salute con la possibilità che tutti i medici sportivi specializzati possano certificare l'idoneità alla pratica sportiva agonistica». Lo ha dichiarato il consigliere regionale Fabiano Amati, primo firmatario della proposta di legge "Semplificazioni in materia di rilascio di certificazioni di idoneità all'attività sportiva agonistica", sottoscritta con i Consiglieri regionali Antonio Maniglio, Nino Marmo, Pino Romano, Erio Congedo, Dino Marino, Donato Pentassuglia, Ruggiero Mennea, Salvatore Negro, Maurizio Friolo, Andrea Caroppo, Michele Mazzarano, Arnaldo Sala, Donato Pellegrino, Gerardo De Gennaro, Michele Boccardi, Davide Bellomo, Giovanni Epifani, Anna Rita Lemma, Antonio Martucci, Michele Monno.

n precedenza era stato auditi Domenico Accettura, Salvatore Valente e Vitangelo Andriola in rappresentanza rispettivamente della Federazione Medici sportivi CONI e del Servizio di Medicina dello sport dell'ASL BA. Il primo ha richiamato in particolare l'aspetto degli standard di qualità garantiti dal sistema attuale (certificati di idoneità rilasciati dai Centri di Medicina dello sport e da Servizi ASL dedicati), che potrebbero non essere mantenuti nel momento in cui si liberalizzasse il rilascio delle autorizzazioni (come prevede la pdl) a centri medici privati diretti da medici specialisti in Medicina dello sport, considerati i notevoli requisiti strumentali e di attrezzature imposti nelle diverse tipologie di idoneità richieste dai differenti tipi di sport, che talvolta si rivelano non sufficienti per un valido potere diagnostico per alcune patologie insidiose.

Valente e Andriola hanno fatto presente le difficoltà in cui versano le ASL soprattutto per quanto concerne la disponibilità delle figure mediche specialistiche e in particolare per lo svolgimento degli esami specialistici (ECG da sforzo, ecocardio, etc) per i quali si pongono tempi improponibili, considerate le liste d'attesa che contraddistinguono le prestazioni erogate dalle aziende.
La pdl risulta iscritta all'ordine del giorno delle seduta del Consiglio regionale del 16 luglio prossimo. Sarà la Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari a decidere se discutere il provvedimento, fermo rimanendo l'esame preliminare in sede congiunta in II e III commissione. (e.lor.)

«La proposta di legge colmerà il mancato adeguamento della Regione Puglia a specifiche norme nazionali di settore, avendo cura di introdurre in aula elementi di tutela della salute che opportunamente sono state suggerite dai professionisti auditi questa mattina in commissione; tali elementi vertono su un esplicito rinvio all'assessorato delle Politiche della Salute delle modalità esecutive di formazione dell'albo dei professionisti privati autorizzati, in conformità con le vigenti disposizioni legislative e regolamentari, recanti il possesso di idonea attrezzatura utile ad una certificazione differenziata per discipline sportive e alla informatizzazione del procedimento di rilascio o diniego della certificazione. A questo punto del percorso, sono dell'opinione che anche in questa materia saremo in grado di semplificare e modernizzare i procedimenti, senza tralasciare elementi di merito (tutela della salute) che opportunamente sono stati posti alla nostra attenzione e che se pur già previsti da norme e discipline obbligatorie è sempre meglio esplicitare nel testo normativo, a scanso di ogni equivoco». Questa la conclusione di Amati.