Carlo Molfetta: «Londra mi ha cambiato la vita, agli Italiani per dare il massimo»
Oggi partono a Bari i campionati Cinture Nere, parola all'oro di Londra 2012
venerdì 22 novembre 2013
E' stato svelato ieri mattina presso il palazzo della Regione Puglia, alla presenza del governatore Nichi Vendola, il sipario sui campionati italiani 2013 di Taekwondo Cinture Nere, in programma a Bari nel weekend a partire da questa mattina. 400 atleti provenienti da tutta Italia si daranno battaglia al "PalaFlorio" di Bari: si parte domani con tutte le categorie femminili, per proseguire sabato e domenica con le competizioni maschili. Star della manifestazione sarà il campione olimpico Carlo Molfetta, mesagnese e medaglia d'oro a Londra 2012, che ai microfoni di Controradio Bari ha parlato del suo presente e dei suoi auspici per la manifestazione.
Carlo Molfetta, oggi partono i campionati italiani di Taekwondo a Bari. Cosa significa per te tornare in Puglia?
«E' sempre un enorme piacere tornare nella mia amata Puglia. Di qui è nata la mia volontà di partecipare ai campionati: l'ultima volta erano stati a Brindisi nel 2006, quindi appena ho saputo che sarebbero stati a Bari ho deciso di parteciparvi, nonostante mi attenda una gara importante a inizio dicembre».
Che tipo di manifestazione ti aspetti? Vai a caccia dell'undicesimo titolo italiano.
«Mi attendo un livello tecnico in crescita, come confermato dalle ultime edizioni. L'anno scorso abbiamo potuto vedere che effetto abbiano avuto le Olimpiadi sul taekwondo italiano. Mi aspetto risultati importanti nei 68 e 74 kg».
Come ti hanno cambiato la vita le Olimpiadi di Londra 2012?
«Sicuramente adesso sono molto più impegnato tra eventi, presentazioni e affini: devo conciliare le cose, non avendo smesso ma mirando a Rio 2016. Devo controllare e selezionare gli eventi a cui partecipo».
Sei rientrato da circa 24 ore da uno stage in Corea: in che condizioni fisiche arrivi al weekend del "PalaFlorio"?
«Ho lavorato moltissimo proprio per preparare l'evento di dicembre: ci siamo allenati tanto, con un carico di lavoro notevole. Sono sicuramente appesantito con le gambe e vari acciacchi subìti in Corea. Sicuramente questo non cambierà le cose. Cercherò di dare il meglio in ogni incontro».
Il taekwondo è sport di riferimento nel panorama pugliese. Nella scala gerarchica italiana a che punto siamo?
«Siamo ancora poco considerati dal punto di vista nazionale, ma le tre medaglie ottenute in quattro Olimpiadi serviranno anche a far crescere il movimento: è un mio impegno personale».
Il tuo auspicio per i Campionati del "PalaFlorio".
«Sicuramente vedere nuovi talenti e permettere alla gente di vedere e ammirare quanti più combattimenti spettacolari, in modo da far sì che il pubblico possa gustare il vero succo del taekwondo».
(Twitter: @GuerraLuca88)
Carlo Molfetta, oggi partono i campionati italiani di Taekwondo a Bari. Cosa significa per te tornare in Puglia?
«E' sempre un enorme piacere tornare nella mia amata Puglia. Di qui è nata la mia volontà di partecipare ai campionati: l'ultima volta erano stati a Brindisi nel 2006, quindi appena ho saputo che sarebbero stati a Bari ho deciso di parteciparvi, nonostante mi attenda una gara importante a inizio dicembre».
Che tipo di manifestazione ti aspetti? Vai a caccia dell'undicesimo titolo italiano.
«Mi attendo un livello tecnico in crescita, come confermato dalle ultime edizioni. L'anno scorso abbiamo potuto vedere che effetto abbiano avuto le Olimpiadi sul taekwondo italiano. Mi aspetto risultati importanti nei 68 e 74 kg».
Come ti hanno cambiato la vita le Olimpiadi di Londra 2012?
«Sicuramente adesso sono molto più impegnato tra eventi, presentazioni e affini: devo conciliare le cose, non avendo smesso ma mirando a Rio 2016. Devo controllare e selezionare gli eventi a cui partecipo».
Sei rientrato da circa 24 ore da uno stage in Corea: in che condizioni fisiche arrivi al weekend del "PalaFlorio"?
«Ho lavorato moltissimo proprio per preparare l'evento di dicembre: ci siamo allenati tanto, con un carico di lavoro notevole. Sono sicuramente appesantito con le gambe e vari acciacchi subìti in Corea. Sicuramente questo non cambierà le cose. Cercherò di dare il meglio in ogni incontro».
Il taekwondo è sport di riferimento nel panorama pugliese. Nella scala gerarchica italiana a che punto siamo?
«Siamo ancora poco considerati dal punto di vista nazionale, ma le tre medaglie ottenute in quattro Olimpiadi serviranno anche a far crescere il movimento: è un mio impegno personale».
Il tuo auspicio per i Campionati del "PalaFlorio".
«Sicuramente vedere nuovi talenti e permettere alla gente di vedere e ammirare quanti più combattimenti spettacolari, in modo da far sì che il pubblico possa gustare il vero succo del taekwondo».
(Twitter: @GuerraLuca88)