Caos "calcio-scommesse", la smentita di Marco Paoloni

Il portiere del Benevento respinge tutte le accuse

sabato 11 giugno 2011
A cura di Luca Guerra
Era la testimonianza più attesa per la Lega Pro, ma dalla sua voce sono arrivate solo smentite. Questo l'esito dell'interrogatorio di sei ore al quale è stato sottoposto il portiere del Benevento Marco Paoloni, additato come il "referente" per la terza serie del calcio italiano dell'organizzazione che cercava di manipolare le partite nell'organizzazione "calcio-scommesse".

«Non ho mai mosso un dito per far perdere le mie squadre », ha esordito così Paoloni davanti al Procuratore. Il calciatore ha raccontato, di essere entrato nel giro delle per ripianare i debiti che lo attanagliavano e di aver promesso ai vari indagati di influire sui risultati delle varie partite ma al tempo stesso ha ammesso di aver dato il meglio di sé sul campo. Paoloni ha inoltre rigettato le accuse in merito alla somministrazione degli ansiolitici ai suoi compagni di squadra. Il suo legale, tuttavia, non ha voluto spiegare come mai il calciatore si fosse fatto prescrivere la ricetta. «Aveva contatti quotidiani solo con Erodiani, conosceva i colleghi ma non li usava per manipolare le partite », ha tagliato corto la Di Paolo.


Al termine dell'interrogatorio, durato oltre sei ore, il legale del calciatore , Emanuela Di Paolo, ha dichiarato che l'estremo difensore dei sanniti « ha chiarito la sua posizione e negato ogni responsabilità in merito all'ansiolitico somministrato ai suoi compagni di squadra ».


Scarcerati cinque imputati – Intanto Il gip di Cremona Guido Salvini ha firmato le prime cinque scarcerazioni per altrettanti imputati nell'inchiesta. I provvedimenti sono a carico di Francesco Giannone, Giorgio Buffone e Gianfranco Parlato che dal carcere andranno agli arresti domiciliari. Per Manlio Bruni scatta l'obbligo di firma, mentre Mauro Bressan torna in totale libertà.