Caos "calcio-scommesse", ieri si è tenuto il secondo giorno di audizioni
Bruni, Pederzoli e Zamboni sotto il torchio degli inquirenti
mercoledì 6 luglio 2011
10.06
Prosegue il doppio binario degli interrogatori per il nuovo scandalo scommese. Da una parte l'inchiesta penale da parte della procura di Cremona, dall'altra quella della procura federale della Federcalcio. Nella città lombarda oggi è stata la volta del commercialista Manlio Bruni, secondo il quale Beppe Signori non avrebbe commesse alcun illecito. L'ex calciatore sarà ascoltato invece giovedì dal procuratore federale Palazzi. In Procura, assente Stefano Palazzi, è toccato ai suoi vice occuparsi delle audizioni in calendario, che hanno visto tra i protagonisti le società Ascoli e Cremonese e Marco Zamboni, giocatore in forza Spal.
Alex Pederzoli, centrocampista della società marchigiana, che ha dovuto rispondere per oltre 4 ore alle domande dei procuratori federali. Entrato per primo alle 15 è uscito solo alle 19.30, quando a via Allegri aveva appena finito la sua conferenza stampa il presidente della Figc, Giancarlo Abete.
Il giocatore ex-Gallipoli è stato tirato in ballo per alcune telefonate non dirette con Pirani ed è indagato a piede libero insieme a suoi tre compagni Vincenzo Sommesse e Vittorio Micolucci, che verranno ascoltati a Roma giovedì e venerdì. Per quel che riguarda la Cremonese è stato il direttore generale della società, Sandro Turotti, a raccontare come sono andati i fatti: "Mi hanno chiesto come sono andati i fatti ma come sapete ho il silenzio stampa imposto dalla società certo è che noi siamo parte lesa e che abbiamo sempre denunciato tutto".
A Cremona è toccato invece a Bruni andare sotto il torchio degli inquirenti; il commercialista bolognese ha smentito il corso delle indagini secondo cui quella dei bolognesi sarebbe stata "un'attività che si perde nel tempo" come risultato dalle due ore dell'interrogatorio rilasciato ieri davanti al procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino. Accompagnato dal suo avvocato, Fausto Bruzzese, Bruni ha spiegato la "sua" verità dei fatti agli inquirenti: «Ero il commercialista di Signori, ma non ho nessun rancore. Il gruppo dei bolognesi ha scommesso su una partita sola, Inter-Lecce, e lo ha fatto dopo voci di una combine che poi non c'é stata. E su Atalanta-Piacenza e Benevento-Pisa, combinate secondo l'accusa, noi non abbiamo giocato. Si è svolto tutto nell'arco di tre giorni e io ero all'estero. Per noi la cosa si ferma qui».
Per Marco Zamboni vi sono state due ore di colloquio senza essere accompagnato da un legale, evidentemente per la posizione di parte lesa, ma silenzio stampa ordinato, però, dal proprio presidente. «Abbiamo ribadito l'assoluta estraneità del mio assistito per qualunque eventuale illecito sportivo» ha spiegato Stefano Bordoni, legale di Marco Zamboni.
Nel pomeriggio è stato sentito anche Simone Malacarne, giocatore dell'Esperia Viareggio, che, però non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Rinviato, invece, l'interrogatorio di Ivan Tisci, ex calciatore di Genoa, Pescara e Vicenza, intercettato in una telefonata con Antonio Bellavista dove si parla della garaAtalanta- Piacenza. Domani i componenti della Procura federale si divideranno : Stefano Palazzi rimarrà a Roma, andando ad ascoltare Giorgio Buffone, Gianfranco Parlato e Marco Paoloni tutti agli arresti domiciliari e, quindi, impossibilitati a venire nella Capitale, mentre gli altri inquirenti resteranno a Cremona.
In tutto ciò, il procuratore di Cremona Di Martino ha dato parere favorevole sia all'istanza del legale di Bruni (revoca dell'obbligo di firma) sia alle istanze dei difensori del dentista Marco Pirani e del portiere della Cremonese e poi del Benevento Marco Paoloni (revocare gli arresti domiciliari). Oggi è attesa la decisione del gip Guido Salvini.
Di seguito il calendario delle prossime audizioni:
Mercoledì 6 luglio
Giorgio Buffone (ds Ravenna)
Gianfranco Parlato (ex calciatore)
Marco Paoloni (calciatore Benevento)
Giovedì 7 luglio
Gianluca Tuccella (calciatore Chieti C5)
Pierluigi Andrea Pezzali (non tesserato)
Giuseppe Signori (allenatore)
Massimo Erodiani (ex tesserato)
Vincenzo Sommese (calciatore Ascoli)
Antonio Santoni (preparatore portieri Ravenna)
Stefano Bettarini (ex calciatore)
Venerdì 8 luglio
Carlo Gervasoni (calciatore Piacenza)
Cristiano Doni (calciatore Atalanta)
Alex Pederzoli, centrocampista della società marchigiana, che ha dovuto rispondere per oltre 4 ore alle domande dei procuratori federali. Entrato per primo alle 15 è uscito solo alle 19.30, quando a via Allegri aveva appena finito la sua conferenza stampa il presidente della Figc, Giancarlo Abete.
Il giocatore ex-Gallipoli è stato tirato in ballo per alcune telefonate non dirette con Pirani ed è indagato a piede libero insieme a suoi tre compagni Vincenzo Sommesse e Vittorio Micolucci, che verranno ascoltati a Roma giovedì e venerdì. Per quel che riguarda la Cremonese è stato il direttore generale della società, Sandro Turotti, a raccontare come sono andati i fatti: "Mi hanno chiesto come sono andati i fatti ma come sapete ho il silenzio stampa imposto dalla società certo è che noi siamo parte lesa e che abbiamo sempre denunciato tutto".
A Cremona è toccato invece a Bruni andare sotto il torchio degli inquirenti; il commercialista bolognese ha smentito il corso delle indagini secondo cui quella dei bolognesi sarebbe stata "un'attività che si perde nel tempo" come risultato dalle due ore dell'interrogatorio rilasciato ieri davanti al procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino. Accompagnato dal suo avvocato, Fausto Bruzzese, Bruni ha spiegato la "sua" verità dei fatti agli inquirenti: «Ero il commercialista di Signori, ma non ho nessun rancore. Il gruppo dei bolognesi ha scommesso su una partita sola, Inter-Lecce, e lo ha fatto dopo voci di una combine che poi non c'é stata. E su Atalanta-Piacenza e Benevento-Pisa, combinate secondo l'accusa, noi non abbiamo giocato. Si è svolto tutto nell'arco di tre giorni e io ero all'estero. Per noi la cosa si ferma qui».
Per Marco Zamboni vi sono state due ore di colloquio senza essere accompagnato da un legale, evidentemente per la posizione di parte lesa, ma silenzio stampa ordinato, però, dal proprio presidente. «Abbiamo ribadito l'assoluta estraneità del mio assistito per qualunque eventuale illecito sportivo» ha spiegato Stefano Bordoni, legale di Marco Zamboni.
Nel pomeriggio è stato sentito anche Simone Malacarne, giocatore dell'Esperia Viareggio, che, però non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Rinviato, invece, l'interrogatorio di Ivan Tisci, ex calciatore di Genoa, Pescara e Vicenza, intercettato in una telefonata con Antonio Bellavista dove si parla della garaAtalanta- Piacenza. Domani i componenti della Procura federale si divideranno : Stefano Palazzi rimarrà a Roma, andando ad ascoltare Giorgio Buffone, Gianfranco Parlato e Marco Paoloni tutti agli arresti domiciliari e, quindi, impossibilitati a venire nella Capitale, mentre gli altri inquirenti resteranno a Cremona.
In tutto ciò, il procuratore di Cremona Di Martino ha dato parere favorevole sia all'istanza del legale di Bruni (revoca dell'obbligo di firma) sia alle istanze dei difensori del dentista Marco Pirani e del portiere della Cremonese e poi del Benevento Marco Paoloni (revocare gli arresti domiciliari). Oggi è attesa la decisione del gip Guido Salvini.
Di seguito il calendario delle prossime audizioni:
Mercoledì 6 luglio
Giorgio Buffone (ds Ravenna)
Gianfranco Parlato (ex calciatore)
Marco Paoloni (calciatore Benevento)
Giovedì 7 luglio
Gianluca Tuccella (calciatore Chieti C5)
Pierluigi Andrea Pezzali (non tesserato)
Giuseppe Signori (allenatore)
Massimo Erodiani (ex tesserato)
Vincenzo Sommese (calciatore Ascoli)
Antonio Santoni (preparatore portieri Ravenna)
Stefano Bettarini (ex calciatore)
Venerdì 8 luglio
Carlo Gervasoni (calciatore Piacenza)
Cristiano Doni (calciatore Atalanta)