Canosa-Barletta, più che un derby una rimpatriata

Terzo impegno di campionato per i biancorossi che al “San Sabino” ritrovano tanti ex

sabato 7 settembre 2024
L'ultima volta che il Barletta è stato di scena al "San Sabino" di Canosa in campionato fu sabato 2 aprile 2022, quando fu sufficiente una rete di Manuel Visani per liquidare la pratica Ortanova a vantaggio di un Barletta già aritmeticamente ammesso allo spareggio promozione contro il Martina e con la testa alla trasferta di Coppa Italia in quel di Locri.

Del resto il "San Sabino", nei travagliatissimi sette anni di esilio dal Puttilli, è stato per lungo tempo casa del Barletta e dei suoi tifosi e che vi faranno ritorno domenica pomeriggio in occasione dell'importante impegno di Strambelli e compagni contro i rossoblu di casa.

L'ultimo precedente in casa del Canosa risale alla stessa stagione, precisamente al 17 ottobre 2021 e terminò con il successo per 4-1 dei biancorossi con reti di Vicedomini,Pignataro, Morra e Lavopa (di Sangarè la rete canosina del momentaneo 1-2).
Al San Sabino il Barletta riabbraccerà inoltre tanti illustri ex, a partire dal vice di mister Gigi Di Simone, ossia quel Vincenzo Lanotte che a Barletta non ha certo bisogno di presentazioni.

Oltre a Vincenzo Lanotte fanno parte dello staff tecnico il preparatore atletico Michelangelo Cassatella e il preparatore dei portieri Gianni Salvemini. Non solo, ma fanno parte del Canosa Calcio 1948 il tecnico della juniores Giuseppe Lanotte (fratello di Vincenzo, nonchè raffinatissimo centrocampista ai tempi del Barletta di Marcello Chiricallo e del presidente Flora), e soprattutto il direttore sportivo Gianfranco "Gianco" Francavilla.

E in questo Canosa non potevano naturalmente mancare ex-Barletta anche in campo, vista la presenza in rosa del portiere Tommaso Capossele e dell'attaccante ghanese Mohammed Saani, per quella che più che una partita potrebbe sembrare per il Barletta e i suoi tifosi quasi una rimpatriata.

Poi però al fischio d'inizio ci sarà da lottare su ogni pallone con l'obiettivo di portare via dal San Sabino un risultato che, se possibile, rafforzi ancora di più quella candidatura del Barletta al ruolo di ammazza campionato che tutti (noi per primi) gli attribuiscono.
Ci sarà da lottare pallone su pallone anche perchè quella di Canosa di tutto ha l'aria fuorchè di essere una passeggiata.

La squadra di Gigi Di Simone, che nella scorsa stagione non ha disputato i playoff soltanto a causa dei nove punti di penalizzazione, è avversario al momento indecifrabile: capace di perdere in maniera netta ed inequivocabile a Galatina, così come di battere il Foggia Incedit in maniera molto più netta di quanto non dica il 2-1 finale.

La rosa allestita dal presidente Di Nunno annovera inoltre elementi di buonissima caratura come il difensore argentino Facundo Talin, i centrocampisti spagnoli Adrian Castro e Josè Solano (splendido il suo gol al Foggia Incedit), il regista brasiliano Felipe Menezes, e gli attaccanti Procida e Sanchez, oltre al già citato Mohammed Saani.

In sostanza per il Barletta il classico avversario ampiamente alla portata, ma che sarebbe folle e deleterio, se non proprio esiziale sottovalutare. Il primo vero ed importante banco di prova per un Barletta con ambizioni di primato. Un primato da conquistare, come da programmi, il prima possibile per poi poter gestire in tutta tranquillità.